Stagecoach
Aldo Viganò
(USA 1939, Ombre rosse, bianco e nero, 96m); regia: John Ford; produzione: Walter Wanger Productions Inc.; soggetto: dal racconto Stage to Lordsburg di Ernest Haycox; sceneggiatura: [...] di tutti i tempi", ma di sicuro è un film cardine e il titolo più famoso di un genere nel quale AndréBazin vedeva "il cinema americano per eccellenza". Su quella diligenza, che attraversa un territorio denso di ostili premonizioni (è la Monument ...
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Rivette, Jacques
Ugo G. Caruso
Regista e critico cinematografico francese, nato a Rouen il 1° marzo 1928. Cineasta originale e raffinato, è unanimemente considerato, tra i registi storici della Nouvelle [...] Godard e Claude Chabrol: insieme avrebbero frequentato la Cinémathèque française di Henri Langlois e si sarebbero riuniti intorno ad AndréBazin.Iniziò a scrivere nel 1950 su "La gazette du cinéma" e, dal 1952, sui "Cahiers du cinéma", segnalandosi ...
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Profondità di campo
Dario Tomasi
La p. di c., o profondità di fuoco (ingl. depth of field), è la distanza tra il punto più vicino e il punto più lontano (rispetto all'apparecchio da ripresa) della scena [...] ritorno alla p. di c. fu il teorico francese AndréBazin. Il postulato di base su cui questi si muoveva e immaginifica come Tim Burton e i fratelli Joel ed Ethan Coen.
Bibliografia
A. Bazin, Qu'est-ce que le cinéma?, 1-4, Paris 1958-1962 (trad. it ...
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Cronaca di un amore
Rinaldo Censi
(Italia 1950, bianco e nero, 110m); regia: Michelangelo Antonioni; produzione: Franco Villani per Fincine; soggetto: Michelangelo Antonioni; sceneggiatura: Michelangelo [...] la volontà di Antonioni di segnare una distanza rispetto all'esperienza neorealista. Aspetto, quest'ultimo, segnalato acutamente da AndréBazin, che parla appunto di un approdo verso un "cinema-scrittura". Dietro questa storia, il film mostra infatti ...
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Les 400 coups
Flavio Santi
(Francia 1958, 1959, I quattrocento colpi, bianco e nero, 93m); regia: François Truffaut; produzione: Georges Charlot per Les Films du Carrosse/SEDIF; soggetto: François Truffaut; [...] partita di calcio, per arrivare al mare che non ha mai visto.
Primo lungometraggio di François Truffaut, dedicato ad AndréBazin, il film è autobiografico non tanto nei fatti (Truffaut fu un ragazzo 'difficile') quanto nel tracciato psicologico che ...
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Les vacances de Monsieur Hulot
Gianfranco Cercone
(Francia 1951-52, 1953, Le vacanze di Monsieur Hulot, bianco e nero, 96m); regia: Jacques Tati; produzione: Fred Orain per Cady/Discina; sceneggiatura: [...] . Intorno a questa silhouette semi-vuota ("una velleità ambulante" che "eleva la timidezza a principio ontologico", la definisce AndréBazin), acquistano ancor più rilievo i personaggi, i luoghi e le situazioni in cui si imbatte; nella resa dei quali ...
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Seven Men from Now
Edward Buscombe
(USA 1956, I sette assassini, colore, 77m); regia: Budd Boetticher; produzione: Andrew V. McLaglen, Robert E. Morrison per Batjac; sceneggiatura: Burt Kennedy; fotografia: [...] fuorilegge. Nel duello finale, l'ex sceriffo ha la meglio su Masters. Stride si allontana assieme alla vedova Greer.
AndréBazin definiva Seven Men from Now "il western più intelligente che io conosca, ma anche il meno intellettuale; il più sottile ...
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Los olvidados
Rinaldo Censi
(Messico 1950, I figli della violenza, bianco e nero, 88m); regia: Luis Buñuel; produzione: Oscar Dancigers per Ultramar; sceneggiatura: Luis Buñuel, Luis Alcoriza, Max Aub, [...] stesso Jaibo in punto di morte sogna un cane rabbioso che corre verso di lui. Come ha autorevolmente affermato AndréBazin: "Non dimenticheremo mai questo pezzo di carne, palpitante come una piovra appena uccisa, offerto da una madre sorridente come ...
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Hiroshima, mon amour
Stefano Todini
(Francia/Giappone, 1958, 1959, bianco e nero, 91m); regia: Alain Resnais; produzione: Argos Film/Como Film/ Daiei Motion Picture/Pathé/Overseas; sceneggiatura: Marguerite [...] il suo amante nipponico. Il fascino dei primissimi piani e dei dettagli sottolinea una nuova estetica, già sottoscritta da AndréBazin, padre teorico e vessillifero della Nouvelle vague, e da Alexandre Astruc: la caméra-stylo, la cinepresa da usare ...
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Gion no shimai
Mariann Lewinsky
(Giappone 1936, Le sorelle di Gion, bianco e nero, 69m, durata originale 95m); regia: Mizoguchi Kenji; produzione: Nagata Masaichi per Daiichi; soggetto: dal romanzo [...] dall'alto e composizioni giocate sulla profondità dell'immagine mostrano lo stile maturo del regista giunto al suo apogeo. Per AndréBazin e per gli autori della Nouvelle vague, l'incontro con i più tardi film storici di Mizoguchi, come Saikaku ...
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