Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Europa islamica
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Europa conosce più volte una stabile presenzaislamica. Ai circa [...] ’una quarantina d’anni vive l’emirato costituito, verso l’846, sul territorio di Taranto strappato ai Bizantini da musulmani andalusi esiliati a Creta e comandati da un non meglio identificato Saba. L’entità, sopravvissuta fino all’883, tre anni dopo ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] è costretta ad abbandonarla e tra il 1157 e il 1160 si trasferisce in due dei principali quartieri ebraici del Sud dell'Andalus: Lucena e Granada. È forse allora che nasce l'amicizia con la famiglia dei Tibbōn (Yôsēf, Yehûdāh, Šemû᾽ēl e Mōšeh ibn ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Agronomia
Mohamed El Faïz
Expiración García Sánchez
Agronomia
῾Ilm al-filāḥa: l'agronomia fra scienza, arte e mestiere
All'agronomia (dal greco agrós 'campo' [...] e per il suo influsso il grande movimento agronomico, una vera e propria 'età dell'oro' della creatività, che si sviluppò nell'Andalus tra l'XI e l'inizio del XIII secolo. Le origini di questo movimento risalgono al X sec. quando a Cordova, capitale ...
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Yusuf ibn Tashufin
Fondatore della dinastia almoravide (n. 1010 ca.-m. 1106), cugino di Abu Bakr ibn ‛Umar. Berbero di stirpe Sanhaja, conquistò, alla testa di un esercito composto da berberi, africani [...] e mercenari cristiani, il Nord Africa e la Penisola Iberica, spazzando via i re di Taifas andalusi dopo la vittoria contro i cristiani a Zallaqa. Descritto dalla tradizione come sovrano virtuoso ed equanime, a lui è attribuita la fondazione di ...
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Capitale del Marocco Francese: è situata a 350 m. s. m., sulle due rive dell'Oued-Fez, affluente di sinistra dell'Oued Sebou, che si apre un passaggio attraverso le montagne verso l'Atlantico. Fez deve [...] la popolazione era di 107.343 ab., di cui 9638 Europei. La maggioranza è quindi musulmana, ma gli emigrati tunisini e andalusi hanno popolato la città di elementi più raffinati dei Berberi marocchini; l'università al-Qarawiyīn e il santuario di Mūlāy ...
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L'Africa islamica: Marocco
Ronald Messier
Maria Antonietta Marino
Patrice Cressier
Alessandra Bagnera
Federico Cresti
Simona Artusi
Elisabeth Fentress
di Ronald Messier
Il Marocco è per i musulmani [...] , Missions au Maroc. En tribu, Paris 1914; E. García Gómez, El supuesto sepulcro de Mu'tamid de Sevilla en Âghmât, in Al-Andalus, 18 (1953), pp. 402-11; A. Huici Miranda (ed.), Colección de crónicas árabes de la reconquista, II. Al-Bayân al-Mugrib fī ...
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FALENA, Ugo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 25 apr. 1875 da Antonio e da Maria Belardinelli. Dopo una serie di lavori, non presi in considerazione dalla critica ufficiale e scritti mentre era segretario, [...] pieno, schietto, caloroso", pur ravvisandovi un certo sapore quinteriano ("... ma il Falena ha fatto più melanconico il sorriso dei commediografi andalusi e s'è palesato più filosofo", in Il Giorn. d'Italia, 25 marzo 1907). In effetti il F., autore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Reinos de Taifas: gli Stati musulmani nella penisola iberica
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La quarantina di staterelli [...] accordo dai cristiani di “politeismo” ma ciò non impedisce allo stesso Ordoño IV di León di cercar rifugio più tardi in al-Andalus e di pietire l’aiuto del nuovo califfo al-Hakam II quando a sua volta si troverà a malpartito coi suoi correligionari ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] da un certo Ḫalaf ibn al-Mu῾āḏ (attivo nel 1000 ca.), che sembra rappresentare il primo esempio noto di uno strumento andaluso di questo genere; vi troviamo i disegni di una rete (con indicatori per 27 stelle che corrispondono al tipo III di ...
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MAURI
Augustin BERNARD
Francesco BEGUINOT
. Nome con cui i Latini designavano una parte degli indigeni dell'Africa settentrionale, e che ebbe varia estensione a seconda dei tempi. Dalle fonti classiche [...] (Mori) tutti i musulmani e particolarmente quelli dell'Africa e della Spagna. Più tardi tale nome venne applicato agli Andalusi, cacciati dalla Spagna dai cristiani, i quali contribuirono poi a formare la popolazione delle città del Marocco, dell ...
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andalusite
andaluṡite s. f. [der. di andaluso, col suff. -ite]. – Minerale rombico, nesosilicato di alluminio, che si presenta in cristalli prismatici, di colore da rosso a grigio; le andalusiti trasparenti, usate come gemme, manifestano un...
andaluso
andaluṡo agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Andalusìa, regione della Spagna merid.: i marmi a.; danze a.; come sost., abitante o nativo dell’Andalusia. Razza a., polli a., razza di polli a mantello generalm. grigio reticolato di nero (tale...