JAÉN (A. T., 39-40)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Claudia MERLO
Capoluogo della provincia spagnola omonima (v. sotto), nell'Andalusia. Il centro abitato sorge a 574 m. s. m., sulle [...] M. Jabalcuz a S., una zona pianeggiante, fertile di oliveti, vigneti e campi di cereali, che fa parte della campiña andalusa: il Guadalquivir la lambisce a N. correndo presso la Sierra Morena. Eccetto una piccola porzione a E. tributaria del Segura ...
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LAZARILLO
Salvatore BATTAGLIA
. Con il titolo: Vida de Lazarillo de Tormes y de sus fortunas y adversidades apparvero nel 1554 (rispettivamente a Burgos, Alcalá, Anversa) tre edizioni della stessa opera, [...] Lazaro con caratteri analoghi. Ma il nome e il tipo di Lazarillo erano già comparsi: p. es. se ne parla nella Lozana andalusa (1528) di F. Delicado, mentre le burle del servo al cieco mendicante erano già note alle farse medievali (v. soprattutto Le ...
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MURILLO, Bartolomé Esteban
José F. Rafols
Pittore, nato a Siviglia il 31 dicembre 1617, morto ivi il 3 aprile 1682. Era figlio di Gaspar Esteban (unico cognome usato dal padre), ma assunse il nome della [...] o nel Sogno del patrizio del Prado. Ammiriamo la soavità dei suoi angioletti eterei e insieme cosi umani, e la Vergine andalusa che sopra un cielo di splendore vola con l'ingenuità d'una fanciulla. Il maestro, che nelle preferenze dei pittori moderni ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] dalla teoria del ritmo di al-Kindī, includendovi un intero passaggio che ricorda gli scritti di al-Fārābī.
La tradizione andalusa
Dopo la conquista araba (711), la Penisola Iberica divenne teatro di uno dei più affascinanti esempi di contatto fra ...
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RESTA, Vermondo
Carlos Plaza
RESTA, Vermondo. – Vermondo, o Bermundo, come si firma nel suo testamento e in alcuni codicilli, fu «natural de la ciudad de Milán», nato «de los difuntos vecinos» della [...] del monastero di S. Lorenzo el Real a El Escorial. In seguito, Vermondo conciliò il lavoro nell’arcidiocesi andalusa con le visite al cantiere del grande edificio ecclesiastico, diretto in loco dal gesuita Andrés Ruiz; più precisamente, il ...
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L'Africa islamica: introduzione
Vincenzo Strika
L'Islam è penetrato in Africa attraverso due vie principali: l'Africa settentrionale e il Corno d'Africa. Mentre la prima diede vita a un'arte che [...] Sahara. Costoro, se momentaneamente posero freno alla Reconquista, riportando l'ordine in Andalusia, rimasero peraltro soggiogati dall'arte e dalla cultura andalusa, valendo con ciò a intensificare ulteriormente l'influenza della Spagna musulmana ...
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L'Africa islamica: Algeria
Federico Cresti
Francesca Romana Stasolla
Alessandra Bagnera
Gabriel Camps
Maria Giovanna Stasolla
Maria Antonietta Marino
Elisabeth Fentress
di Federico Cresti
Inquadramento [...] di T.), costruita nel 1339, durante il sultanato di Abu'l-Hasan, presso la tomba di un uomo di origine andalusa considerato santo e lì sepolto oltre un secolo prima. Vicino alla moschea si innalza una madrasa, costruita nel 1347, unico edificio ...
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NAUDIN, Emilio Clodovaldo
Piero Faustini
NAUDIN, Emilio Clodovaldo. – Nacque a Parma il 23 ottobre 1823 da Giuseppe e da Margherita Leoni.
Il padre, parmense di origine francese, grazie al buon nome [...] (1874-75, e poi nel 1877 nel Tannhäuser di Wagner), tra Madrid e Barcellona dal 1875 al 1879, e in una tournée andalusa con la compagnia di Joan Goula nel 1877.
A partire dal 1880 le condizioni della voce lo costrinsero a limitare il repertorio quasi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande ricchezza culturale e religiosa che caratterizza l’area islamica si rispecchia [...] la medicina accademica non verrà meno fino alla fine del XVI secolo.
Ad Avicenna non mancano i critici, soprattutto in area andalusa, lontano da Hamadan (l’antica Ecbatana) dove Avicenna aveva lavorato. Tra loro il padre di ibn Zuhr, latinizzato in ...
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GIANNETTI, Giovanni
Luca Giannetti
Nacque a Napoli il 25 marzo 1869 da Giuseppe, musicista dilettante allievo di S. Mercadante, che lo avviò agli studi musicali in tenera età. A soli sette anni si esibì [...] d.); Melanconia, per violino e pianoforte (Torino s.d.); Nu core fauzo, canzone napoletana (E. Scarpetta, Milano s.d.); Serenata andalusa, per pianoforte (Torino s.d.).
Opere teatrali rimaste inedite: Lezione d'amore (1910), Don Paez (da A. de Musset ...
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andalusite
andaluṡite s. f. [der. di andaluso, col suff. -ite]. – Minerale rombico, nesosilicato di alluminio, che si presenta in cristalli prismatici, di colore da rosso a grigio; le andalusiti trasparenti, usate come gemme, manifestano un...
andaluso
andaluṡo agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Andalusìa, regione della Spagna merid.: i marmi a.; danze a.; come sost., abitante o nativo dell’Andalusia. Razza a., polli a., razza di polli a mantello generalm. grigio reticolato di nero (tale...