ASCOLI PICENO
E. Simi Varanelli
(gr. ῎Ασϰουλον; lat. Asculum Picenum, Asclum, Asculus)
Città delle Marche, capoluogo di provincia. Sorta alla confluenza del fiume Tronto e del torrente Castellano, l'antica [...] ; V. Paoletti, La cattedrale di Ascoli, nella storia e nell'arte, Ascoli Piceno 1908; E. Cesari, La chiesa dei SS. Vincenzo ed Anastasio in Ascoli Piceno, Empoli 1919; L. Serra, L'arte nelle Marche, 2 voll., Pesaro-Roma 1929-1934; R. Elia, Le chiese ...
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Comune delle Marche (158,02 km2 con 47.404 ab. nel 2020), capoluogo della provincia omonima. Il centro, posto lungo la Via Salaria, è situato a 154 m s.l.m. su un pianoro alla confluenza del fiume Tronto e del torrente Castellano. Il nucleo urbano, entro la cinta muraria, conserva una struttura ortogonale. ... ...
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PICENO La città, che secondo una valutazione del 1958 conta 49.179 ab. (nel comune), si è notevolmente sviluppata nell'ultimo decennio, al di fuori del suo perimetro storico. Sono sorti, nelle zone pianeggianti marginali al vecchio centro, il quartiere Luciani (a E), il Borgo Chiaro (a N) e il quartiere ... ...
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Condizioni economiche (p. 812). L' industria del seme bachi sino al 1933-34, prima cioè che si delineasse la crisi dell'industria serica, aveva assunto uno sviluppo notevolissimo tanto che la produzione dello stesso seme, effettuata dai numerosi stabilimenti ascolani, rappresentava i due terzi dell'intera ... ...
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PICENO Città capoluogo di una delle quattro provincie marchigiane, antichissimo centro piceno, poi municipio romano, ha nome greco-romano: "Ασκουλον, con le varietà "Ασκλον ("Ασκλον τὸ Πικηνόν in Strabone) e "Ασκϕλος, Asculum Picenum presso Cesare, Asclum nell'Itin. Anton., Asclo Piceno nella Tavola ... ...
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SUTTON HOO, Tesoro di
L. Freeman Sandler
Corredo funerario di una nave-tomba pagana (contenuto nel maggiore di un gruppo di quindici tumuli), scoperto nel 1939 a S., nella contea del Suffolk, nell'Inghilterra [...] tramite la Gallia merovingia. Il maggiore di questi oggetti è un ampio piatto, detto di Anastasio poiché reca impressi due stampi di controllo dell'imperatore Anastasio I (491-518). La ciotola scanalata è l'oggetto che maggiormente gli si avvicina ...
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ISAURA VETUS
G. Ambrosetti
(῎Ισαυρα; ηᾓ παλαιαᾕ ᾿Ισαυριᾒα; Isaura; Colonia Isauria). − Città dell'Isauria, regione microasiatica, fra Pisidia e Licaonia.
Centro principale di una popolazione di montanari, [...] . Nel V sec. cittadini isaurici ebbero a Costantinopoli una posizione privilegiata: Zenone fu imperatore, ma il successore Anastasio I dovette domarne le pretese autonomiste. Sotto Giustiniano la provincia fu retta da un comes. Regione di frontiera ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] quadrata. Il progetto edilizio di San Bernardo, ivi; L. Speciale, Una cellula e i suoi libri: i SS. Vincenzo e Anastasio alle Tre Fontane e Casamari, ivi.M. Mihályi
Vetrate e pavimenti
L'evoluzione delle vetrate e dei pavimenti all'interno delle ...
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GRUE
Maura Picciau
Famiglia di ceramisti originaria di Castelli in Abruzzo, attiva dal XVII sec. a tutto il XVIII. La famiglia è attestata a Castelli già nel XVI secolo; ma il cognome era Trua, divenuto [...] fu sepolto nella chiesa di S. Pietro.
Pochi sono i dati biografici certi relativi agli altri figli di Carlo Antonio: Anastasio, indirizzato anche lui alla vita ecclesiastica, seguì le orme del fratello, rifiutando i voti e dedicandosi alla pittura di ...
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CONCILIO
K. Corrigan
Il termine c. designa l'adunanza ufficiale in cui vescovi e altri membri della gerarchia ecclesiastica si riuniscono per prendere decisioni riguardanti questioni dottrinali e disciplinari. [...] , facendo inserire, al posto del sesto c., ritratti dell'imperatore e del patriarca Sergio. Il successore di Filippico Bardane, Anastasio II (713-715), che fu antimonotelita, fece mettere al posto di questi ritratti un'immagine del sesto c., a sua ...
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MANNO, Francesco
Rosella Carloni
Nacque a Palermo da Girolamo e da Petronilla Salsella (o Sabella) il 20 nov. 1752. Avviato dai genitori all'arte orafa, preferì dedicarsi alla pittura, come i fratelli [...] volta il Redentore che presenta a Dio Padre la mensa eucaristica con s. Francesco Caracciolo e i ss. Vincenzo e Anastasio, al centro della tribuna il Divino Agnello, sugli angoli del catino absidale i Quattro angeli con simboli delle Virtù cardinali ...
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DEGASPERI, Giovanni
Rossella Fabiani Padovini
Molto scarse sono le notizie disponibili circa la famiglia e le origini del D., proveniente dal Canton Ticino, regione dalla quale sono giunti a Trieste [...] ); largo Barriera, 15 (1826); via S. Maurizio, 7 (1827); via Martiri della Libertà, 5 (1827); via Mazzini, 47 (1828); via S. Anastasio, 8-10-12 (1829; demolito nel 1973); viale XX Settembre, 27 (1832); piazza della Valle, 2 (1835); via S. Nicolò, 10 ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] protobizantina e soprattutto per le grandi fasi edilizie legate all'attività degli imperatori evergeti del VI secolo (Anastasio e Giustiniano in particolare), una sorta di bipartizione del territorio imperiale in due grandi aree di diversa cultura ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] Argirio, S. Filippo di Seminara, S. Giorgio di Bovalino, S. Giovanni Theriste, S. Maria del Patir; in Lucania, i Ss. Elia e Anastasio di Carbone; in Sicilia, S. Filippo di Fragalà, S. Maria di Mili, Ss. Pietro e Paolo di Agrò, il SS. Salvatore di ...
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anastasi
anàstaṡi s. f. [dal gr. ἀνάστασις «resurrezione»]. – Nome greco della resurrezione di Cristo e di quella finale dei morti (ad esso si riconnette il nome proprio Anastasio, Anastasia); designò anche il luogo del sepolcro di Cristo,...
guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare senza vedere, così come si può vedere...