Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] il primo progenitore come quello che è migliore, e così hanno fatto i Maghi e alcuni dei sapienti posteriori, come Empedocle e Anassagora, che hanno posto l’uno come elemento l’amicizia, l’altro come principio l’intelletto. (ibidem, XIV, 1091 b 4-13 ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] termine, nella forma greca del νοῦς, è inaugurato da Anassagora, che con esso identifica la divinità ordinatrice del cosmo. Platone, subordinando il mondo materiale dei sensibili (αἰσϑητά) a quello ideale degli intelligibili (νοητά) e determinando ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] , c. è azione di un elemento omogeneo su un altro (si conosce il «simile con il simile»), mentre per Anassagora gli elementi in questione risultano opposti (si conosce infatti il «contrario con il contrario»). Platone, riprendendo la problematica dei ...
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Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] Per lo scettico, che concorda con Erofilo, i phainómena sono tutto ciò su cui si può lavorare e non sono, come per Anassagora, una «pallida idea degli ádēla». ‘Dogma’ centrale della metodologia scettica è che non esiste una via per scoprire gli ádēla ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] il racconto di Plutarco (Nicias, 23, 3-5), il primo ad aver scritto un libro sulle fasi lunari era stato Anassagora; ciò aveva contribuito a renderlo noto, ma al tempo stesso lo aveva coinvolto nella diffidenza generale verso quelli che "allora ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] forma all’interno della materia, anche se in modo tale da risultare occulta (latitatio formarum, una posizione attribuita ad Anassagora); (b) la seconda prevede un ruolo meramente passivo del principio materiale, che riceve da un agente esterno e ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] De plantis latino, tradotto da Alfredo di Sareshel, è diviso in due libri. Nel Libro I si discute la dottrina di Anassagora, di Empedocle e di Platone, citati all'inizio, relativa all'eventuale esistenza di un'anima delle piante. Si conclude per la ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] l'Uno nel numero e nella materia e lo ha detto infinito. (pp. 542-544)
Dopo aver menzionato Anassagora, Leucippo, Democrito, Epicuro ed Empedocle, Barebreo giunge ad Aristotele per poi commentare Platone servendosi del testo di Proclo:
Aristotele ...
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omeomeria
omeomerìa s. f. [dal gr. ὁμοιομέρεια, comp. di ὁμοιο;- «omeo-» e μέρος «parte»]. – Termine con cui Aristotele designa le particelle elementari infinitamente piccole, da Anassagora denominate «semi», che costituiscono i corpi e tali...
nous
noùs 〈nus〉 s. m. [traslitt. del gr. νοῦς «intelletto»]. – Nella terminologia filosofica, l’intelletto, la mente, la ragione, sia umana sia divina: Anassagora chiamò n. la divina ragione ordinatrice del mondo. Talora usato al femm. (forse...