ANASSAGORA (᾿Αναξαγόρας)
G. Sena Chiesa
Filosofo greco. Nato a Clazomene in Asia Minore, visse tra il 499 e il 428 a. C. circa. Di A. non sono finora stati identificati con sicurezza ritratti a tutto [...] tondo. Le sole immagini che portino il suo nome appaiono su due monete bronzee della città natale, Clazomene. La prima è databile intorno al 100 a. C, e mostra il filosofo seduto su di un globo con lo ...
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Filosofo greco (499-428 a. C.); amico e maestro di Pericle, accusato di empietà dovette fuggire da Atene, dove s'era stabilito, e rifugiarsi a Lampsaco. Ci restano alcuni frammenti della sua opera Sulla natura. A. appartiene a quella corrente del pensiero presocratico che ebbe nome di "pluralismo". Pone infatti, come principio della molteplicità infinita delle cose, una molteplicità ugualmente infinita ...
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1. Filosofo (sec. 5º a. C.), discepolo di Anassagora, noto per la sua interpretazione allegorica di Omero e per le sue identificazioni degli eroi con elementi del cosmo e degli dèi con parti dell'organismo [...] umano (Achille, il Sole; Elena, la Terra; Apollo, la cistifellea; Dioniso, la milza; ecc.). 2. Discepolo (331-278 a. C.) di Epicuro, una delle personalità più spiccate e geniali della cerchia epicurea. ...
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noùs (dal gr. "intelletto") Nella terminologia filosofica, intelletto, mente, ragione. Anassagora chiamò N. la divina ragione universale ordinatrice del mondo a partire dal caos. ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] il primo progenitore come quello che è migliore, e così hanno fatto i Maghi e alcuni dei sapienti posteriori, come Empedocle e Anassagora, che hanno posto l’uno come elemento l’amicizia, l’altro come principio l’intelletto. (ibidem, XIV, 1091 b 4-13 ...
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Filosofo greco del sec. 5º a. C. Poco si sa della sua vita. Fu un tardo seguace della scuola ionica e specialmente di Anassimene, che egli difese tentando d'interpretarlo attraverso Anassagora, e cioè [...] il Nοῦς, l'Intelletto, fosse da identificare col principio cosmico dell'aria. Per conciliare poi il pluralismo di Anassagora con il monismo di Anassimene, egli riteneva che solo ammettendo l'unità sostanziale delle diverse omeomerie fosse possibile ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] termine, nella forma greca del νοῦς, è inaugurato da Anassagora, che con esso identifica la divinità ordinatrice del cosmo. Platone, subordinando il mondo materiale dei sensibili (αἰσϑητά) a quello ideale degli intelligibili (νοητά) e determinando ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] della o delle cause che lo determinano.
Il concetto filosofico
Il termine f. (ϕαινόμενον) si incontra nella filosofia greca già in Anassagora, e poi anche in Platone e Aristotele con il significato di ‘ciò che si manifesta ai sensi’. Ma mentre in ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] , c. è azione di un elemento omogeneo su un altro (si conosce il «simile con il simile»), mentre per Anassagora gli elementi in questione risultano opposti (si conosce infatti il «contrario con il contrario»). Platone, riprendendo la problematica dei ...
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Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] Per lo scettico, che concorda con Erofilo, i phainómena sono tutto ciò su cui si può lavorare e non sono, come per Anassagora, una «pallida idea degli ádēla». ‘Dogma’ centrale della metodologia scettica è che non esiste una via per scoprire gli ádēla ...
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omeomeria
omeomerìa s. f. [dal gr. ὁμοιομέρεια, comp. di ὁμοιο;- «omeo-» e μέρος «parte»]. – Termine con cui Aristotele designa le particelle elementari infinitamente piccole, da Anassagora denominate «semi», che costituiscono i corpi e tali...
nous
noùs 〈nus〉 s. m. [traslitt. del gr. νοῦς «intelletto»]. – Nella terminologia filosofica, l’intelletto, la mente, la ragione, sia umana sia divina: Anassagora chiamò n. la divina ragione ordinatrice del mondo. Talora usato al femm. (forse...