PLATONE e ARISTOTELE
F. Adorno
F. Adorno
Sono raccolte in questo articolo le notizie, contenute nelle opere dei due filosofi, che interessano la storia delle arti figurative è la terminologia critica. [...] l'ordine sociale, entro i termini di una determinata lotta politica) e un'altra concezione che s'era venuta delineando attraverso un Anassagora e un Democrito, attraverso un Gorgia e un Protagora e che, se da un lato rispondeva a un modo nuovo d ...
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Zeller, Eduard
Filosofo e storico tedesco della filosofia (Kleinbottwar, Württemberg, 1814 - Stoccarda 1908). Fu prof. nelle univv. di Berna (dal 1847), Marburgo (dal 1849), Heidelberg (dal 1862), Berlino [...] Mondolfo, 1938), 3 (Eleati, a cura di G. Reale, 1967), 4 (Eraclito, a cura di R. Mondolfo, 1961), 5 (Empedocle, atomisti, Anassagora, a cura di A. Capizzi, 1969); della 2ª parte (Da Socrate ad Aristotele), il vol. 3 (Platone e l’Accademia antica, a ...
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Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, [...] gli Eleati nel contrapporre un essere vero e non sensibile - con le quattro radici di Empedocle, le omeomerie di Anassagora e gli atomi di Democrito - alla natura sensibile e fenomenica, furono un essere assoluto e oggettivo, non relativo al ...
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Nome di vari personaggi dell'antichità, tra i quali:
1. Archelao, antico poeta greco (3º sec. a. C.), del Chersoneso egiziano, presso Alessandria; raccolse sotto il titolo Mostri (᾿Ιδιοϕυῆ) un libro di [...] probabilmente che di Mileto); filosofo (sec. 5º-4º a. C.), della cui opera resta un breve frammento. Scolaro di Anassagora, accolse anche motivi di Anassimene e di Diogene di Apollonia: il caos primordiale degli elementi è infatti da lui identificato ...
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MELISSO di Samo
Guido Calogero
Filosofo greco della scuola eleatica, vissuto nel sec. V a. C. Dovette anche rivestire, nella sua patria, importanti cariche politiche: l'unica notizia precisa concerne [...] dell'eterna durata del mondo assoluto rispetto al divenire che ne deriva nell'empirico. Quando Empedocle, Anassagora, Democrito, Platone conciliano eleatismo ed eraclitismo attribuendo l'immobile eternità del primo agli elementi, o ai principi ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] degli dei, in nome di un più alto ideale divino. Ad Atene il nuovo pensiero entrò, al tempo di Pericle, con Anassagora di Clazomene; e subito, con i sofisti, andò tanto oltre da investire con la sua critica audace e demolitrice tutto il sistema ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le teorie meteorologiche
Antonio Clericuzio
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella scienza greca e romana il campo di indagine della meteorologia include un’ampia [...] mari, secondo Democrito, non sono eterni, ma subiscono un progressivo prosciugamento e la salsedine ha origine dalla terra. Per Anassagora, la salinità dei mari deriva dai fiumi, le cui acque, filtrando attraverso la terra, ne sciolgono e raccolgono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo vivente: le piante, gli animali e gli uomini
Antonio Clericuzio
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In questo capitolo sono trattate le dottrine dei Greci [...] al 500 a.C., afferma che “l’uomo differisce dagli animali perché egli solo comprende, mentre quelli sentono, ma non comprendono”; Anassagora di Clazomene stabilisce che la peculiarità dell’uomo è l’uso delle mani: “L’uomo è il più intelligente degli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il sistema tecnico dei Greci
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con l’affermarsi dei sistemi filosofici della Ionia, [...] dei saperi pratici. Guidate dal sapere, le mani portano l’uomo a conoscere la natura. A completare questo percorso, Anassagora dichiara che il cielo non è popolato da divinità: il Sole e le stelle sono pietre incandescenti, incendiate dalla rapidità ...
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provvidenza (provedenza)
Guy Dominique Sixdenier
In D. designa sia la virtù morale della ‛ previdenza ', o capacità di ordinare le azioni future proporzionando i mezzi al fine, e in tal senso rientra [...] de futuris providendis ".
Come attributo divino, p. è divenuto termine filosofico con Platone: la ragione universale che, secondo Anassagora, domina il mondo (Platone Phaedo 97c; Arist. Metaph. I 3, 984b 15-20), diviene in Platone un'intelligenza ...
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omeomeria
omeomerìa s. f. [dal gr. ὁμοιομέρεια, comp. di ὁμοιο;- «omeo-» e μέρος «parte»]. – Termine con cui Aristotele designa le particelle elementari infinitamente piccole, da Anassagora denominate «semi», che costituiscono i corpi e tali...
nous
noùs 〈nus〉 s. m. [traslitt. del gr. νοῦς «intelletto»]. – Nella terminologia filosofica, l’intelletto, la mente, la ragione, sia umana sia divina: Anassagora chiamò n. la divina ragione ordinatrice del mondo. Talora usato al femm. (forse...