OTORINOLARINGOLOGIA (dal gr. οὖς "orecchio", ῥίς "naso", λάρυγξ "laringe" e λόγος "studio")
Umberto Calamida
È lo studio delle affezioni dell'orecchio, del naso e della gola.
Storia. - Nella remota antichità, [...] timpanica; Empedocle accenna al labirinto, e spiega il suono con l'impressione dell'aria su esso; Democrito e Anassagora illustrano in modo diverso la funzione della voce.
Periodo ippocratico. - Ippocrate descrive le suppurazioni acute e croniche ...
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GRAVITAZIONE
Paolo Straneo
. La caduta dei corpi pesanti (gravi) sulla Terra rientra come caso particolare nel fatto generalissimo che due masse in presenza, poste comunque nello spazio, sono sollecitate [...] , ma distinte in grandi masse: la massa della Terra, e quelle dell'acqua (mare), dell'aria e del fuoco.
Empedocle e Anassagora, verso la metà del sec. V a. C., esprimono assai nettamente l'idea di questa attrazione, più generale della gravità, che ...
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LUNA (XXI, pagina 650)
Lucio Gialanella
Quella parte dell'astronomia, che si occupa dello studio della Luna, si designa col nome generale di selenologia (dal greco Σελήνη "Luna", e λόγος "discorso"); [...] ne sapevano assai poco, limitandosi a scorgere nel contrasto delle sue ombre e dei suoi chiari figure più o meno simboliche. Anassagora è il primo che abbia immaginato la natura della Luna del tutto simile a quella della Terra, con monti, valli, mari ...
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Galassia
Giovanni Buti
Renzo Bertagni
È il nome greco (Γαλαξίας, latino Galaxias) della latina Lactea Via, la Via Lattea: espressione mai usata da Dante. In Pd XIV 97-99, D. ricorre a essa come quella [...] deviazione del sole in conformità alla favola di Fetonte (If XVII 107-108, Pg IV 71-72, Pd XXXI 124-125); per Anassagora e Democrito è lume del sole ripercosso; quanto ad Aristotele, il suo pensiero espresso in Meteor. 1, 8 non risulta chiaro per ...
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DIOGENE LAERZIO (Διογένης Λαέρτιος)
A. Pertusi
Grammatico, non filosofo, ma seguace di Epicuro, vissuto verosimilmente all'epoca di Alessandro Severo (222-235). Scrisse una specie di storia della filosofia [...] (vi, 2, 11), il Portico di Zeus e il Pompeion di Atene (vi, 2, 3), il sepolcro di Mausolo (v. il detto di Anassagora, ii, 3, 6), vi sono citati anche numerosi artisti: un architetto (Architas, libro Περὶ μηχανῆς, viii 4, 5), sei pittori (Menippos, vi ...
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VITRUVIO (Vitruvius Pollio)
Francesco Pellati
La fama di V. è quasi unicamente affidata al suo trattato (i Dieci Libri di Architettura), che, ove se ne eccettuino alcune epitomi da esso derivate (Faventino, [...] di Agatarco e da quelli che sulle leggi della prospettiva lineare, rivelate già dai vasi attici del sec. V, scrissero Anassagora e Democrito. Dopo i quali, V. ricorda tutta la tradizione letteraria nel campo degli studî architettonici, in Grecia e a ...
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vita
La condizione di ciò che vive, cioè degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di conservare, ed eventualmente reintegrare, la propria forma e [...] frammenti parla della v. come dell’armonica unione dei quattro elementi (fuoco, aria, terra e fuoco), o dello stesso Anassagora, che definisce semi (σπέρματα) gli aggregati che formano gli uomini e tutti i viventi. In questa intuizione del reale ...
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Termine correlativo ad effetto: comunemente significa ciò da cui e per cui una cosa è, in guisa che posta la causa, sia l'effetto, e, soppressa quella, questo non sia. Il rapporto della causa all'effetto [...] naturali primarie dalle secondarie (che risultano da una causa anteriore) è già fatta dai pitagorici; alla causa intellettuale accenna Anassagora, che ebbe chiara idea delle cause naturali e intravide la causa finale (lo scopo in vista del quale un ...
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. Il nome greco, χάος (connesso con χαίνειν, χάσκειν "essere aperto, spalancato"), indica in genere un'"apertura" una "lacuna" nella continuità delle cose: s'intende quindi come esso sia stato adoperato [...] così nello stesso sviluppo del naturalismo greco, nel quale riceveva una formulazione specificamente teorica con la dottrina di Anassagora della mescolanza di tutte le cose precedente all'opera discriminatrice dell'Intelletto. Ma, a questo modo, esso ...
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Qualsiasi indagine sulla c. deve preliminarmente accertare (1) come conosciamo e (2) cosa possiamo conoscere. Rispetto al primo punto, le risposte tradizionalmente offerte dalla filosofia sono che conosciamo [...] fisico, come l’acqua, l’aria, il fuoco ecc., cioè elementi che cadono sotto i sensi. Questa opinione verrà corretta da Anassagora, che introdurrà l’intelletto o νοῦς come principio di tutte le cose, e dirà che non bisogna riferire ogni cosa ai sensi ...
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omeomeria
omeomerìa s. f. [dal gr. ὁμοιομέρεια, comp. di ὁμοιο;- «omeo-» e μέρος «parte»]. – Termine con cui Aristotele designa le particelle elementari infinitamente piccole, da Anassagora denominate «semi», che costituiscono i corpi e tali...
nous
noùs 〈nus〉 s. m. [traslitt. del gr. νοῦς «intelletto»]. – Nella terminologia filosofica, l’intelletto, la mente, la ragione, sia umana sia divina: Anassagora chiamò n. la divina ragione ordinatrice del mondo. Talora usato al femm. (forse...