Poeta svedese (Karlstad 1898 - Stoccolma 1961). Autore di canzoni e ballate notevoli per la musicalità del verso e l'agilità della rima, che si prestano al tradizionale accompagnamento di chitarra e violino, [...] ), come patrono e portavoce degli umili sotto la maschera di un clown malinconico e scanzonato, vagamente anarchico. Seguirono: Barfotabarn ("Bimbi scalzi", 1933); Goggles ("Occhialoni", 1938); Med många kulörta lyktor ("Con molte lanterne variopinte ...
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underground Movimento culturale e artistico che si oppone intenzionalmente alla cultura tradizionale e ufficiale, utilizzando forme espressive e sistemi di diffusione e di produzione alternativi rispetto [...] , in altre nazioni e specialmente nell’Europa occidentale, caratterizzato da un esasperato sperimentalismo e da un atteggiamento ideologico trasgressivo e anarchico che hanno largamente influenzato la cultura giovanile anche negli anni successivi. ...
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MANZINI, Giovannina (Gianna)
Margherita Ghilardi
Figlia unica di Giuseppe e di Leonilda Mazzoncini, nacque a Pistoia il 24 marzo 1896. L'infanzia, piena di paure e malinconica, fu segnata dalla separazione [...] dell'ultimo romanzo.
La figura del padre si staglia in Ritratto in piedi (Milano 1971) illuminata dall'ideale anarchico per cui rinunciò alla famiglia. Di origini modenesi, Giuseppe aveva frequentato ambienti repubblicani prima di unirsi agli ...
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Trisolino, Gerardo. – Poeta e saggista italiano (n. Francavilla Fontana, Brindisi, 1952). Nelle sue poesie (La cravatta di Stolypin, 1987; Il giovane clochard, 1996; Odio Ménière, 2017) alterna il registro [...] tra le quali si citano: Ideologia, scrittura e Sardegna in Dessì (1984); Libertino e libertario. La poesia dell’anarchico Cesare Teofilato (1991); Scritture brevi. Incursioni nell’ultimo Novecento (2002); Come leggere “Nniccu Furcedda” di G. Bax ...
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Saggista romeno (Raşinari, Sibiu, 1911 - Parigi 1995). Figlio di un prete ortodosso, studiò in Romania, ove pubblicò le prime opere, tra cui Lacrimi şi sfinti (1937; nuova ed. fr. Des larmes et des saints, [...] come testimone della "décomposition" del mondo contemporaneo, continuatore e insieme negatore di Nietzsche, reazionario e anarchico, apostolo di una scrittura frammentaria e fortemente aforistica: Précis de décomposition (1949; trad. it. 1996 ...
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Scrittore danese (Odense 1940 - m. 2005). Redattore della combattiva Politisk revue (1965-67), presente in tutte le lotte radicali, nel 1970 aggiunse al suo nome quello di Kløvedal, il paese degli elfi, [...] ", 3 voll., 1975). Tra le sue opere narrative: Hvem var Malatesta ("Chi era M.", 1969), dedicato all'anarchico italiano; Holger Danske ("Oggeri il Danese", 1970), con il quale inizia una personale rivisitazione del passato nazionale, culminata ...
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Prévert, Jacques
Bruno Roberti
Poeta, scrittore e sceneggiatore francese, nato a Neully-sur-Seine (Hauts-de-Seine) il 4 febbraio 1900 e morto a Omonville-la-Petite (Manche) l'11 aprile 1977. Le sue [...] soggetti di film in cui la satira e il burlesco si stemperano in una vena comico-surreale aerea e permeata di anarchismo (e qualche volta di intellettualismo), il sogno si unisce alla sorpresa e la grazia leggera all'acume sarcastico: tra questi il ...
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CAMERONI, Felice
Alessandra Briganti
Nacque a Milano il 4 apr. 1844 da Giuseppe e Fioralba Centemeri. Il padre, repubblicano, era impiegato alla Cassa di Risparmio, carriera che seguì anche il C. fino [...]
Qui il C. si occupava ancora di letteratura italiana e straniera e sporadicamente di politica, in chiave repubblicana e anarchica. Nel decennio 1880-1890la sua attività di pubblicista diminuì sensibilmente (scrisse solo sulla Farfalla fino al 1883 e ...
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Poeta norvegese (Kristiansund 1889 - Oslo 1968), il maggiore della generazione tra le due guerre mondiali, formatosi in un'atmosfera di pessimismo e di disperato negativismo. Personale anche nelle prime [...] militante nel 1938. Ha cantato, in fiera polemica contro ogni forma di dogmatismo politico e religioso, la figura dell'anarchico solitario (Hustavler "Le tavole della legge", 1929), che combatte per una verità e una giustizia del tutto immanenti. È ...
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Scrittore e patriota (Gavorrano, Grosseto, 1834 - Livorno 1894), mazziniano, preparò una rivolta in Toscana nel 1857, che fallì e costò al B. due arresti e un anno di prigionia. Nel 1859 entrò nell'esercito [...] sul Messaggero e sul Telegrafo dal 1886 (raccolta poi in volume nel 1902), lasciò i ricordi dell'impresa; essa, insieme con le Noterelle dell'Abba, è la più vivace e limpida rievocazione della spedizione garibaldina. Morì assassinato da un anarchico. ...
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anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...
anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...