Scrittore norvegese (Drammen 1854 - Kristiania 1910). Spirito razionalista, dottrinario e paradossale fino all'anarchia, espresse le sue idee soprattutto nel romanzo Fra Kristiania-Bohêmen ("Dalla bohème [...] perseguita con una serie di scritti narrativi e teorici (Syk kjaerlighet "Amore malato", 1893; Anarkiets bibel "Bibbia dell'anarchismo", 1906) trovarono, pur fra i contrasti, viva eco negli scrittori norvegesi del secondo Ottocento, non ultimo Ibsen. ...
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Critico letterario e uomo politico italiano (Belveglio 1895 - Roma 1959); esordì come collaboratore dell'Ordine nuovo. Scrisse due volumi di critica: L'anarchia di Vittorio Alfieri, 1924; Colloqui col [...] Manzoni, 1940. Fu membro attivo dell'emigrazione antifascista, schierandosi prima nelle file del partito socialista quindi a fianco del movimento di Giustizia e Libertà, e svolgendo da Radio Londra propaganda ...
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Narratore e polemista, nato a Parigi nel 1894. Medico della periferia industriale di Parigi, è passato attraverso varie esperienze politiche o piuttosto di fazioni intellettuali. Dapprima simpatizzante [...] per un comunismo fortemente tinto d'anarchia, si volse poi ad una collerica campagna antisemita della quale sono documento i pamphlets Bagatelles pour un massacre, 1937 (traduzione italiana: Bagattelle per un massacro, Milano 1938) e Écoles pour les ...
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Uomo politico e scrittore francese (Losanna 1767 - Parigi 1830). Massimo teorico del costituzionalismo liberale, esprime nelle sue opere la costante preoccupazione di evitare l’arbitraria concentrazione [...] autorità, anticipando così il juste milieu del posteriore liberalismo francese. Fuori di esso, sono i due opposti estremismi dell'anarchia e della dittatura militare: lo prova l'esperienza della Rivoluzione francese (di essa C. accetta con la Staël l ...
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Scrittore austriaco (Klagenfurt 1880 - Ginevra 1942). Dopo essersi lasciato alle spalle un'insostenibile situazione familiare e la frequentazione di collegi e accademie militari, si diplomò in ingegneria [...] tratta da Nietzsche che aveva dissolto l'idea stessa di soggetto, la sua identità e la sua unità in un'anarchia di atomi; mentre il suo Übermensch, l'"oltreuomo", indicava un nuovo stadio antropologico, proiettato oltre i tradizionali confini dell'io ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] popoli". In questo processo anche la forma politica della Sicilia "fondata già dai re normanni, e poi caduta nei tempi dell'anarchia, né ristabilita appieno sotto Martino" subì alterazioni e ne adottò le novità cui "veniano di mano in mano gli stati ...
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Poeta italiano (Genova 1871 - ivi 1919). Cambiò spesso residenza e attività (fu tra l'altro insegnante e giornalista), conducendo una vita irregolare ed eccentrica, che ricorda per certi aspetti quella [...] musicalità dell'espressione; per questo aspetto essa ha esercitato un suo influsso sui poeti successivi, da Sbarbaro a Montale. Tra le altre sue opere si ricordano l'opuscolo Dai paesi dell'anarchia (1894) e la commedia Don Chisciotte (1916). ...
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Agàmben, Giorgio. - Saggista italiano (n. Roma 1942); docente di estetica presso le università di Macerata (1988-92), Verona (1993-2003) e IUAV di Venezia. Ha promosso e curato per Einaudi, fino al 1996, [...] Che cos'è reale? (2016); nel 2017, il testo autobiografico Autoritratto nello studio e i saggi Karman e Creazione e anarchia. L'opera nell'età della religione capitalistica; Il Regno e il Giardino (2019); A che punto siamo? L'epidemia come politica ...
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Scrittore, morto a Treviso il 21 gennaio 1969. Proseguì la sua attività giornalistica collaborando, oltre che alla Gazzetta del popolo e al Corriere della sera, a vari quotidiani e periodici quali La Stampa, [...] negativo sulla società industriale e consumistica alla quale oppone un suo ambiguo culto della natura fondato sull'anarchia degl'istinti edonistici ma aborrente dalla violenza, oscillante tra il "brontolìo del conservatore" e sogni di società ...
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Poeta, romanziere, drammaturgo e saggista inglese, nato a Londra il 10 febbraio 1902. Ha fatto studî di fisiologia e biochimica. Pacifista convinto, durante la seconda guerra mondiale rifiutò di prestare [...] , che il C. possiede. Tale visione consiste in una filosofia basata su umanismo, pacifismo e su una forma di anarchia fondata sopra l'interpretazione personale dell'antropologia sociale e della psichiatria.
Bibl.: D. Stanford, The freedom of poetry ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...