Uomo politico del regno di Castiglia (Cañete 1390 circa - Valladolid 1453). Figlio naturale di un nobile aragonese, fu il favorito di Giovanni II di Castiglia; nel 1423 fu nominato connestabile del regno. [...] dalla regina Isabella di Portogallo, moglie di Giovanni II, fu accusato di fellonia e giustiziato. Fiero nemico dell'anarchia nobiliare e dell'intervento dello straniero nel governo dello stato, fu uomo sensibile all'arte, come dimostrano i suoi ...
Leggi Tutto
Giasone di Fere
Signore di Fere in Tessaglia dal 380 a.C. ca. (m. 370 a.C.). Fu il maggiore politico che avesse mai governato in quella regione. Nel 374 a.C. riuscì a dominare anche su Farsalo e a farsi [...] e spartani. Era giunto all’apice del suo potere e aveva apprestato un grande esercito, forse con mire egemoniche sulla Grecia, quando fu assassinato (370). La Tessaglia fu da allora preda dell’anarchia sino a che non fu assorbita dalla Macedonia. ...
Leggi Tutto
CASERIO, Sante Ieronimo
Alessandro Coletti
Penultimo di otto fratelli, nacque l'8 settembre del 1873 a Motta Visconti, nelle vicinanze di Milano, da Martina Broglia e da Giovanni, che era un contadino [...] .
Fonti e Bibl.: L'Illustr. itl., 1° luglio 1894, p. 3; 8 luglio 1894, pp. 19 ss.; E. Sernicoli, L'anarchia e gli anarchici, Milano 1894, I, p. 367; E. Sernicoli, Gli attent. contro i sovrani, principi e primi ministri: note cronol., Milano 1894, p ...
Leggi Tutto
Figlia (n. in Ungheria 1371 - m. Napoli 1435) di Carlo III e di Margherita di Durazzo, successe al fratello Ladislao nel 1414. Sposata nel 1415 a Giacomo di Borbone, questi l'anno successivo finì imprigionato, [...] suo erede Alfonso d'Aragona (1421), poi si ravvide e scelse lo stesso Luigi (1423). Ma il padrone, in tutta quell'anarchia, fu Sergianni, il quale però, resosi odioso alla nobiltà napoletana, finì con l'essere ucciso da una congiura (1432), cui seguì ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Professore di filosofia del diritto e filosofia politica, è il più importante studioso italiano di diritto e politica della seconda metà del Novecento, nel corso della quale ha assunto nel dibattito pubblico [...] della teoria politica (società civile e Stato, diritto e potere, etica e politica, pace e guerra, Stato e anarchia). Nel ruolo di filosofo militante è intervenuto incisivamente, in tutte le stagioni della storia della Repubblica, nel dibattito ...
Leggi Tutto
ENRICO
Carluccio Frison
Fu l'ultimo dei tre arcivescovi di provenienza germanica (Widgero, Unfrido ed E. in ordine di successione), che ressero la sede arcivescovile di Ravenna dopo la morte di Gebeardo [...] il rapido deterioramento dei rapporti fra l'Impero e il mondo locale emiliano-roniagnolo, dove, in un clima di crescente anarchia, presero il sopravvento assai presto le forze, non più contenute, del particolarismo con tutte le loro rivalità. Questa ...
Leggi Tutto
Uomo politico e generale corinzio (400 circa - 336 a. C.). Stratega di Siracusa, molti anni dopo aver liberato la città (365) dalla tirannide, comandò una spedizione (345) per aiutare i democratici di [...] (345) per aiutare i Siracusani democratici, rifugiatisi a Leontini al ritorno di Dionisio II, e per porre fine all'anarchia in Siracusa e nell'isola. Quando i Cartaginesi inviarono in Sicilia una spedizione, Iceta, signore di Leontini, si accordò ...
Leggi Tutto
Robertson, William
Storico scozzese (Borthwick, Midlothian, 1721-Edimburgo 1793). Pastore, figlio di un ministro presbiteriano, combatté contro i giacobiti, prendendo anche parte alla repressione della [...] una «Visione dei progressi della società civile in Europa», un’esposizione sintetica dello sviluppo della storia europea dall’anarchia feudale all’organizzazione dello Stato moderno, che costituisce tuttora la parte più nota della sua opera. Nel 1777 ...
Leggi Tutto
GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] popoli". In questo processo anche la forma politica della Sicilia "fondata già dai re normanni, e poi caduta nei tempi dell'anarchia, né ristabilita appieno sotto Martino" subì alterazioni e ne adottò le novità cui "veniano di mano in mano gli stati ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (Genova 1871 - ivi 1919). Cambiò spesso residenza e attività (fu tra l'altro insegnante e giornalista), conducendo una vita irregolare ed eccentrica, che ricorda per certi aspetti quella [...] musicalità dell'espressione; per questo aspetto essa ha esercitato un suo influsso sui poeti successivi, da Sbarbaro a Montale. Tra le altre sue opere si ricordano l'opuscolo Dai paesi dell'anarchia (1894) e la commedia Don Chisciotte (1916). ...
Leggi Tutto
anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...