Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] Nordest. In un certo senso si tratta di un riavvicinamento al Veneto, con tutto quel che comporta: una certa ‘anarchia’ salariale per esempio e la difficoltà di intervento delle organizzazioni sindacali(179).
Gli sfruttati e gli assediati
Dal 1951 ...
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Imperialismo
WWolfgang J. Mommsen
di Wolfgang J. Mommsen
Imperialismo
sommario: 1. Definizione dell'imperialismo. a) L'evoluzione semantica del concetto di imperialismo . b) La formazione del concetto [...] - di tutte le forme primarie di concorrenza: ‟Il capitale finanziario non chiede libertà, ma dominio [...] aborrisce l'anarchia della concorrenza e promuove l'organizzazione solo per condurre la concorrenza in ambiti sempre più vasti. Per riuscire in ...
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I sestieri popolari
Alessandro Casellato
Il caso è di quelli che si dicono da manuale: un gruppo dirigente, coeso e influente, mette mano a una città e prova a ridarle forma secondo un progetto che, [...] («campagna, va a remengo ti, e la tera, e el rospo che non la magna», diceva il padre di Caterina, barcaiolo anarchico, a quel contadino di Tessera che non voleva fargli sposare la figlia) che, per colmo di paradosso, esprime in Veneto il massimo ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] rivoluzione ha giustamente sottolineato il ruolo carismatico di Daniele Manin, nonostante la sua diffidenza nei confronti dell’‘anarchia’ popolare. Nella seconda fase della rivoluzione, quando Venezia era divenuta luogo di rifugio per i mazziniani ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] della scomparsa di Giustiniano, «ab adventu Longobardorum et primis italici regni principiis», conducendola sino all’anarchia medievale, quando le città italiane «memorabilia inter se bella gesserunt, gravissimaque seditiones exercuerunt» (la sua ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] potere era continuamente minacciato dalle rivolte. Appare comprensibile, dal suo punto di vista, che per frenare l'anarchia e rafforzare il proprio potere egli affidasse le cariche principali dell'amministrazione centrale ereditata dagli Svevi ed i ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] si ritroveranno a fare i conti con uno Stato che li assocerà ai perturbatori dell’ordine pubblico, accomunandoli ad anarchici e radicali nelle repressioni ordinate da Di Rudinì. L’enciclica Saepe Numero che Leone XIII promulgò quell’anno tentando ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] e Firenze con i nuovi poteri statali che esse venivano costituendo; il suo disprezzo va ai residui del passato, come l’anarchia del Regno di Napoli (o, come egli la chiama, la potentatus exilitas, la pochezza del potere centrale), in preda alle ...
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GIOVANNA I d'Angiò, regina di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Nacque nel dicembre 1325, primogenita dell'unico figlio di re Roberto d'Angiò, Carlo duca di Calabria, e della sua seconda moglie Maria di Valois. [...] concrete per la riconquista della Sicilia che, piuttosto che dalla forza del Regno, fu resa possibile dalla situazione di anarchia che regnava nell'isola, dove durante la minore età di Ludovico II si contendevano il predominio gli esponenti dell ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] tipiche delle società di antico regime, in particolare l'imperversare della violenza e della criminalità, nonché il diffuso spirito di anarchia e di rivolta.
Il carattere endemico di queste cause spiega in parte il motivo per cui, sotto G., la lotta ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...