Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La critica del diritto giurisprudenziale e le riforme legislative
Maria Gigliola di Renzo Villata
La prima metà del Settecento tra conservazione e cambiamento
Critica del diritto giurisprudenziale e [...] , di «riformare intieramente» la vetusta legislazione criminale toscana «troppo severa», frutto di massime romane e «dell’anarchia dei bassi tempi, e specialmente non adattata al dolce e mansueto carattere della nazione». Egli stesso predispone nei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] sosteneva il principio che lo ius feudale avesse natura scritta.
Un diritto scritto è sottratto infatti all’anarchia apparente della consuetudine e, soprattutto, è oggetto immediato delle operazioni di analisi, critica e giudizio interpretativo di ...
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In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] economica (Nozick) e come libertà essenzialmente politica (Rawls). La prospettiva di riferimento influisce sulla concezione della g.: Nozick (Anarchia, Stato e utopia, 1974) ha una visione della g. assai vicina a quella già propria di Spencer e del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] , il quale – ed è questo l’elemento di novità ‒, affidato a se stesso, si sarebbe potuto risolvere nella disgregazione, nell’anarchia sotto la spinta della Vita, della vitalità (temi ripresi poi, in forma compiuta, nei suoi ultimi scritti).
Da questo ...
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BAJ, Enrico
Federica De Rosa
Nacque a Milano il 31 ottobre 1924, primogenito di Angelo e di Maria Luisa Rastelli, entrambi ingegneri. Il padre proveniva da una famiglia milanese di costruttori; la [...] circa duecento opere che raccontavano il suo lavoro dal 1951 (alcune di grandi dimensioni come Guernica, I funerali dell’anarchico Pinelli e L’Apocalisse); nel 2002 ritornò sul tema delle Dame, presentate l’anno successivo da Dorfles alla galleria ...
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NITTI, Francesco Saverio
Giuseppe Barone
NITTI, Francesco Saverio. – Nacque a Melfi (Potenza), il 19 luglio 1868 da Vincenzo e da Filomena Coraggio.
La famiglia aveva salde convinzioni antiborboniche [...] di Acquafredda vide la luce La decadenza dell’Europa (Firenze 1922), uno scritto ricco di lucide e amare considerazioni sull’anarchia delle relazioni fra gli Stati europei che richiamava la caduta dell’Impero romano. Nell’estate-autunno del 1923, a ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] superamento delle fluttuazioni cicliche e delle crisi periodiche del sistema capitalistico, le cui cause venivano individuate nell'"anarchia della produzione", nella "mancanza di coordinazione fra capitale e lavoro", nel i rovesciamento di quello che ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] , per assumere le forme tipiche della sua vita moderna. Restaurato l'ordine, posto termine in maniera definitiva all'anarchia via via ricorrente nell'età precedente, contemperate in forma nuova le esigenze della vita autonoma e costituzionale dell ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] della giustizia sia neutrale rispetto a concezioni alternative del bene e della comunità (siano queste di tipo libertario, o anarchico, o socialista, o neocomunitario), e non può dimostrare in questo senso la priorità del giusto sul bene. Per Taylor ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Sussidiarietà
Angelo Rinella
La sussidiarietà: dai diversi angoli di visuale alla prospettiva giuridica
Il carattere polisenso della formula linguistica 'sussidiarietà' deriva in linea di massima dalla [...] , 1860, ora in Politische Schriften: eine Auswhal, Köln 1966.
Nozick, R., Anarchy, State and utopia, New York 1974 (tr. it.: Anarchia, Stato e utopia, Firenze 1981).
Pace, A. (a cura di), Quale, dei tanti federalismi?, Padova 1997.
Ponthier, J.M., La ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...