IMPERATORE e IMPERO
Giuseppe CARDINALI
Francesco ERCOLE
Antichità romana. - Epoca repubblicana. - La parola imperator in origine significa genericamente colui il quale imperat, chiunque, cioè, sia [...] cercò e trovò in parte nella maestà del nome imperiale il principal mezzo di lotta e di vittoria contro il feudalesimo e l'anarchia, che fino al sec. XII turbarono l'Impero, in Germania e in Italia, con disordini, rivolte e guerre civili. E ciò, più ...
Leggi Tutto
SACCHETTI, Franco
Natalino Sapegno
Scrittore, nato forse a Ragusa circa il 1330 da Benci di Uguccione, di famiglia fiorentina guelfa nobile e, secondo il Villani, antica; morì, pare, nel 1400. L'esercizio [...] , e la conseguente convinzione di vivere in un'epoca di decadenza, di costumi rilassati, di corruzione e di anarchia; la nostalgia infine di una religiosità più vivida, più schietta e più vicina all'essenza del cristianesimo, ben naturale ...
Leggi Tutto
Uno dei capi e dei maggiori fattori dell'indipendenza argentina. Nacque a Buenos Aires l'8 giugno I770 dal ligure Domenico Belgrano Peri, ivi stabilito dal 1759, e, compiuti gli studî secondarî nel collegio [...] che lo avevano preso troppo alla lettera. Affidatagli l'organizzazione dell'esercito del Nord, nel quale serpeggiava l'anarchia, B. tenne il difficile incarico per tre anni, spiegandovi il suo spirito autoritario ed energico, ma guadagnandovi una ...
Leggi Tutto
Nacque a Montevideo (Uruguay) il 9 giugno 1774. Giovanissimo, cominciò a dirigere le tenute agricole del padre; e si trovò pertanto a capo di un grande nucleo di gauchos che lavoravano sotto la sua direzione [...] i suoi panegiristi ne fanno un eroe, un "liberatore" come Bolívar. Gli Argentini lo chiamavano patriarca dell'anarchia; gli Uruguaiani, invece, padre dell'indipendenza nazionale. Per il Larrazabal (Vida del libertador Simón Bolívar, Madrid 1918 ...
Leggi Tutto
SEISTAN (A. T., 92)
Giuseppe CARACI
F. G.
Territorio di confine tra Persia e Afghānistān all'incirca tra il 30° e il 32° N. e il 61°-63° E. La frontiera politica divide in due una zona morfologicamente [...] Kayānī) che si affermava discendente dai Ṣaffāridi, e che fu poi spazzata via dall'invasione mongola. Seguì un periodo di anarchia; formatasi in Persia la dinastia Ṣafawide (sec. XVI) i principi del Sigistān tornarono a essere suoi tributarî, come lo ...
Leggi Tutto
Scultore, nato a Montauban (Tarn-et-Garonne) il 30 ottobre 1861, morto a Vesinet il 1° ottobre 1929. Figlio d'un falegname e nipote d'un tagliatore di pietre, il B. attribuì sempre gran parte delle sue [...] B. è il maestro incontrastato della scultura francese, quegli che più ha fatto, insieme con Aristide Maillol, per strapparla all'anarchia. Il suo genio è misto d'entusiasmo e di volontà, di lirismo e di ragionamento; talvolta un po' sistematico, ma ...
Leggi Tutto
JUÁREZ, Benito Pablo
Mario Menghini
Presidente della repubblica del Messico, nato a Guelatao, nello stato di Oajaca, il 21 marzo 1806, morto a Messico il 18 luglio 1872. Discendente da razza indiana, [...] , una nuova rivolta, fomentata da generali avversi al J., minacciò di riuscir fatale al Messico, che fu per più mesi in preda all'anarchia; nel frattempo il J. moriva per un colpo apoplettico.
Bibl.: Burke, A Life of B. J., Londra 1894; A. Pereyra, J ...
Leggi Tutto
SARPI, Paolo
Antonella Barzazi
(Pietro). – Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco, mercante, originario di San Vito in Friuli, e dalla veneziana Isabella Morelli.
Morto precocemente [...] cultura delle élites. Il punto di partenza era l’impossibilità di raggiungere la tranquillità d’animo e di vivere «in anarchia», che spingeva gli uomini a cercare l’aiuto di due «naturali medicine» della loro debolezza: la «repubblica», ovvero l ...
Leggi Tutto
La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] e da molti viaggiatori italiani e stranieri, fino al secolo XVIII – nonché della sua frammentazione e del suo particolarismo anarchico, feroce e litigioso, così che il Regno di Napoli appariva «un paradiso abitato da diavoli» e un popolano napoletano ...
Leggi Tutto
RE, Filippo
Gabriella Bonini
Rossano Pazzagli
RE, Filippo. – Nacque a Reggio Emilia il 20 marzo 1763 da Rinaldo e da Marianna Vezzani in una famiglia benestante di origine lombarda impegnata nel commercio [...] la fase rivoluzionaria e repubblicana, temendo che la sollevazione indotta dall’arrivo delle armi francesi generasse arbitrio e anarchia. Così, dal 24 giugno al 2 luglio 1798, ai tempi della Costituzione Cisalpina e del primo Direttorio, si ...
Leggi Tutto
anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...