Inserzione di una vocale fra due consonanti, in modo che si determini una nuova sillaba; serve per lo più ad alleggerire il gruppo ai fini della pronunzia: così nel fiorentino inghilese per inglese, nel romanesco ìcchese per ix, o nel lat. poculum per il più antico poclom ...
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Impressione gradevole data dall’incontro di certi suoni nel corpo di una parola ( e. interna) o in parole consecutive ( e. esterna o della frase), talora invocata in linguistica per spiegare taluni casi [...] di assimilazione o di anaptissi. Si contrappone a cacofonia.
In particolare si dice eufonico un suono, per lo più non etimologico, inserito fra due suoni consecutivi che produrrebbero iato o darebbero impressione sgradevole all’orecchio (per es. la ...
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Immissione, nell’interno di un gruppo fonetico o sintattico, di un suono non etimologico (per es., -v- in rovina che è il lat. ruina, t nel fr. a-t-il). Un caso particolare di e. è l’anaptissi (➔).
Gioco [...] enigmistico consistente nell’indovinare, attraverso una definizione enigmatica in versi, due parole di cui la seconda ha una lettera interna più della prima (per es., cane-carne) ...
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anaptissi
s. f. [dal gr. ἀνάπτυξις «apertura», der. di ἀναπτύσσω «svolgere, aprire»]. – In fonetica, epentesi vocalica, l’inserzione cioè di una vocale fra due consonanti (di solito fra occlusiva e liquida o viceversa), in modo che si determini...
anorganico
anorgànico agg. [comp. di an- priv. e organico] (pl. m. -ci). – 1. Lo stesso, ma meno com., che inorganico, per indicare i corpi privi di organi, appartenenti cioè al regno minerale. 2. In medicina, di fenomeno o sintomo non legato...