metodo dei moving planes
Daniele Cassani
Metodo che si colloca nell’ambito dello studio di proprietà geometriche delle soluzioni (positive) di equazioni alle derivate parziali ellittiche non lineari. [...] . Ripetendo il ragionamento partendo dal punto antipodale a P0 si ottiene u(P∑)≤u(PΝ) e dunque u è simmetrica rispetto al piano equatoriale; ora π è arbitrario, da cui la simmetria radiale della soluzione u.
→ Analisi non lineare: metodi variazionali ...
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Fisico e matematico (Roma 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, scoprì e misurò [...] insufficiente nella trattazione di Cavalieri, valse a diffondere il nuovo metodo, che precorreva immediatamente la moderna analisi infinitesimale. T., inoltre, estese la teoria con l'introduzione degli indivisibili curvi; egli, cioè, confrontava due ...
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Livello massimo, al di sopra o al di sotto del quale si verifica un fenomeno.
Fisica
Angolo limite
In ottica, nel passaggio di un raggio da un mezzo a un altro con indice di rifrazione assoluto inferiore [...] del l. di una funzione a quello di l. di funzioni più semplici. Le seguenti formule, di uso continuo in analisi, sono casi particolari del principio:
[1] formula
[2] formula[3]
Il principio non è direttamente applicabile quando conduce a ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] partire dal suo Foundations of the theory of signs (1938) della teoria dei s. in sintassi, semantica e pragmatica, intesa come analisi e studio della situazione in cui il s. viene usato, indagine sul rapporto tra s. e interpreti.
Tra linguistica ed ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] di significato che sono in rapporto d’interdipendenza. L. Bloomfield (1933), pur mettendo in luce i limiti di un’analisi scientifica del significato, ha proposto una teoria per cui il significato dell’enunciato viene identificato con la situazione in ...
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Logico, matematico e filosofo britannico (Ramsgate 1861 - Cambridge, Mass., 1947). La sua attività speculativa fu caratterizzata in un primo tempo da indagini sui fondamenti e i problemi della logica matematica [...] : di qui l'elaborazione di una cosmologia filosofica ove fosse possibile superare la contrapposizione soggetto-oggetto e l'analisi matematico-meccanica della natura. W. indica come "luogo" cruciale della sua visione del mondo l'"evento" in cui ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'intuizionismo di Brouwer
Anne L. Troelstra
L'intuizionismo di Brouwer
Nella dissertazione Over de Grondslagen der Wiskunde (I fondamenti della [...] di Amsterdam, Brouwer iniziò con impegno a lavorare al suo programma e ben presto scoprì che, perché la ricostruzione dell'analisi fosse efficace, era necessario che egli rivedesse le sue idee sul continuo. Intorno al 1913 Brouwer si rese conto che ...
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invarianza
invarianza [Der. di invariante] [LSF] Proprietà di ciò che è invariante, spesso sinon. di conservazione. ◆ [FAF] La circostanza per cui una data relazione tra grandezze fisiche rimane invariata [...] : la condizione nella quale la varianza del sistema, valutata secondo la regola delle fasi, è nulla. ◆ [ALG] I. per deformazione: v. analisi non lineare: I 142 d. ◆ [ALG] I. per rotazione: v. simmetrie in meccanica quantistica: V 218 e, d. ◆ [MCQ] I ...
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teorema di esistenza degli zeri
Luca Tomassini
Sia f una funzione continua a valori reali su un intervallo chiuso [a,b] della retta reale ℝ e sia c un numero reale compreso tra f(a) e f(b). Il teorema [...] una funzione ha necessariamente degli zeri, ma può essere considerato anche uno dei principali teoremi di esistenza dell’analisi matematica classica. Il teorema può inoltre essere generalizzato al caso di spazi topologici: una funzione continua f:X ...
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risolubile
risolùbile [agg. Der. del lat. resolubilis "che si può risolvere", dal part. pass. resolutus del lat. resolvere "sciogliere di nuovo"] [ALG] Equazione algebrica r. per radicali, o r. algebricamente: [...] cerchio e la duplicazione del cubo, perché la loro risoluzione richiedeva l'uso di linee diverse dalla retta e dal cerchio. L'analisi compiuta nel 19° sec. ha dimostrato che sono r. con la riga e il compasso quei problemi di geometria piana che si ...
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analisi
anàliṡi s. f. [dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. – 1. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio; si oppone a sintesi, e...
analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio a.; ricerca a., condotta con minuta...