saturazione Processo attraverso cui un corpo (o un sistema materiale, o una sostanza) si rende o diventa saturo, cioè tale che certe sue caratteristiche, essendo salite al più alto livello possibile, non [...] precipitazione di carbonato di calcio; quando S=0, l’acqua è chimicamente stabile, cioè non forma né scioglie depositi di carbonato di calcio.
rapporto fra la quantità di calce trovata nell’analisi della miscela e quella teoricamente necessaria a ...
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Parte della chimica analitica applicata che ha per oggetto la determinazione della quantità di acqua contenuta in un campione. Si distinguono metodi che prima della determinazione richiedono la separazione [...] idrogeno. Nei metodi gravimetrici il prodotto della reazione di titolazione viene separato e pesato.
Tra i metodi chimico-fisici di analisi rientrano i metodi elettrometrici, nei quali l’acqua presente in un campione di un certo materiale viene ...
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Chimico britannico (Glasgow 1852 - High Wycombe 1916). Premio Nobel per la chimica nel 1904, le prime ricerche di R. riguardarono la chimica organica: studiò gli acidi toluici, preparò la piridina da acido [...] tra gli alcaloidi chinina, cinconina e piridina, si dedicò a ricerche di chimica-fisica, con particolare riguardo all'analisi dei gas: sulla base di vecchi lavori di H. Cavendish, che aveva evidenziato (1788) un residuo dell'aria atmosferica dopo ...
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In chimica, studio di tutte le varie disposizioni nello spazio che gli atomi di una molecola possono assumere in relazione ai vincoli geometrici e al contenuto energetico della molecola stessa. Infatti [...] non può avere una struttura planare ma esiste in due forme non planari, dette a sedia (più stabile) e a barca. L’analisi c. estesa a molecole complesse, a polimeri biologici, sintetici ecc. ha consentito di collegare certi aspetti della reattività ...
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In chimica e in biochimica, tecnica spettrofotometrica di analisi basata sull’irradiamento di un campione con radiazione di piccola lunghezza d’onda (ultravioletto) e sulla misura qualitativa e quantitativa [...] invece di fosforescenza se questo tempo è circa mille volte più lungo (milionesimi di secondo).
Uno strumento per analisi fluorimetrica ( fluorimetro) consta essenzialmente (v. fig.) di una sorgente irradiante (lampada a vapori di mercurio o a xeno ...
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Chimico e farmacista (Angers 1754 - ivi 1826). Figlio di un farmacista, a partire dal 1774 studiò chimica a Parigi con H.-M. Rouelle; farmacista-capo alla Salpêtrière; ricoprì incarichi accademici [...] , P. elaborò la sua legge a partire dall'analisi ponderale di minerali e di composti metallici (alcuni dei di questa legge mise fine ad un secolare convincimento tra i chimici secondo il quale le sostanze potevano reagire tra loro in varie ...
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Chimico italiano (Calvello 1850 - Napoli 1893). Allievo di S. Cannizzaro, assistente all'Università di Roma (1876), ordinario di Chimica docimastica presso la Scuola di Applicazione per gl'Ingegneri di [...] del biossido di molibdeno. I suoi studi si sono concentrati nella caratterizzazione chimica di minerali e sull’elaborazione di nuove metodiche di chimica analitica per l'analisi delle acque potabili, settore in cui ha acquisito competenza tale da ...
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Chimico (Wernigerode 1743 - Berlino 1817); esercitò prima la professione di farmacista, poi si dedicò alle ricerche chimiche, e (dal 1810) insegnò a Berlino. Tra i primi in Germania a seguire e divulgare [...] nuova nomenclatura nella farmacopea. Introdusse nei metodi di analisi quantitativa i criterî di accuratezza e di esattezza derivati e può essere considerato uno dei fondatori della chimica analitica: alcune metodiche da lui introdotte, come ...
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Chimico (Berlino 1709 - ivi 1782), direttore del laboratorio chimico dell'Accademia delle scienze di Berlino (1760). Compì importanti ricerche per lo sviluppo della chimica analitica: in partic., fece [...] uso sistematico dell'analisi per via umida e del cannello ferruminatorio; determinò la composizione di diversi minerali (gesso, barite, organismi viventi; appurò (1758) le differenze di natura chimica fra sodio e potassio (nei sali); si servì del ...
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Chimico e naturalista (Katrineberg 1735 - Medevi 1784), fu uno dei protagonisti dell'affermazione della chimica come scienza autonoma. A lui si deve la definizione di un metodo sistematico di analisi qualitativa [...] per la determinazione del peso di un metallo in un campione di minerale. Sviluppò inoltre il concetto di affinità chimica, da lui interpretata sulla base del principio newtoniano di attrazione gravitazionale, e pose le basi del concetto di valenza ...
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analisi
anàliṡi s. f. [dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. – 1. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio; si oppone a sintesi, e...
chimico
chìmico agg. e s. m. [dal lat. mediev. chimicus, agg. der. di chìmia «chimica»; v. alchimia] (pl. m. -ci). – 1. agg. Della chimica, attinente alla chimica: la scienza ch.; metodi, processi, procedimenti ch., ecc. Che si fa o è ottenuto...