Farmaci, i più frequentemente usati, per combattere gli stati dolorosi. Appartengono a due categorie: gli a. antinfiammatori e gli a. narcotici. Al primo gruppo appartengono l’amminofenazone, l’acido acetilsalicilico e molti altri (➔ FANS). Di azione antidolorifica più intensa sono quelli del secondo gruppo, come morfina, codeina, meperidina, metadone. Tutti gli a. narcotici danno abitudine e farmacodipendenza ...
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fentanyl
Farmaco oppiaceo derivato dalla morfina. Potente analgesico, viene usato in chirurgia come anestetico o come sedativo e analgesico nei tempi post operatori. Trova anche indicazione nella terapia [...] del dolore correlato a presenza di neoplasie ...
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MORFINA (C17H19O3N + H2O)
Luigi MASCARELLI
Alberico BENEDICENTI
È il primo alcaloide estratto dal regno vegetale. Scoperta causalmente nell'oppio da C. Derosne fu riconosciuta come alcaloide da F. [...] , T. Sydenham fino dal sec. XVII poteva definire l'oppio: medicamentum a coelo demissum. Per ottenere questo risultato analgesico è però necessario introdurre la morfina per via parenterale o ipodermica altrimenti l'effetto è tardo o manca.
Le dosi ...
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agopuntura
s. f. – Infissione di aghi nei tessuti del corpo, secondo modalità tecniche particolari, a scopo terapeutico o analgesico. È una pratica medica tradizionale cinese, risalente a ca. 6.000 anni [...] dell'a. ha conosciuto un notevole progresso, tanto che in Occidente si stanno proponendo interpretazioni dell'effetto analgesico dell'a. non in termini filosofici ma di neurofisiologia e neuroendocrinologia sperimentale. D'altra parte, l'efficacia ...
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Composto chimico, estere etilico del cincofene, C19H17NO2; si presenta in cristalli gialli insolubili in acqua; trova impiego in medicina come analgesico e antipiretico; è noto con diversi nomi. ...
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morfina
Sostanza derivata dall’oppio, dal quale è stata isolata agli inizi del 19º secolo. Viene utilizzata a scopi terapeutici, come potente analgesico (➔ analgesia) e nella terapia del dolore (➔), [...] ma è anche assai diffuso il suo uso come sostanza d’abuso (➔ droghe). L’uso della m. come analgesico è correlato al fatto che la sostanza si lega ai recettori oppioidi endogeni, con azione simile, ma molto più potente, delle encefaline e delle ...
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oppiòide Sostanza (detta anche opiato) avente un effetto farmacologico simile a quello della morfina; gli o. si caratterizzano per un forte effetto analgesico e stupefacente e possono essere di origine [...] naturale (per es., gli alcaloidi noscapina, codeina, tebaina presenti nell'oppio insieme alla morfina), semisintetica o sintetica (eroina, metadone, ecc.); il termine ha perciò significato più vasto di ...
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morfinosimile, peptide
Sostanza proteica prodotta dal cervello, capace di legarsi ai recettori oppioidi esercitando sull’organismo effetti simili a quelli della morfina. L’effetto principale è quello [...] analgesico, pur avendo i peptidi m. un ruolo nella neuromodulazione, tale da regolare anche il comportamento, l’apprendimento, le emozioni. I principali peptidi m. sono rappresentati dalle beta-endorfine e dalle encefaline. ...
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neuroleptoanalgesia
Tecnica anestesiologica mediante la quale si inducono analgesia e depressione psichica senza narcosi e rilasciamento muscolare. Si attua mediante iniezione endovenosa di un neurolettico [...] associato a un analgesico o narcotico. ...
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Derivato acetilico dell’acido salicilico; ha formula HOOCC6H4OCOCH3 ed è noto con il nome commerciale di aspirina, uno dei farmaci di più largo consumo nel mondo, usato come analgesico, antireumatico, [...] antipiretico. Si prepara acetilando l’acido salicilico (con anidride acetica, cloruro d’acetile ecc.). Si presenta in cristalli bianchi di sapore acidulo, con punto di fusione di 135 °C; s’idrolizza dando ...
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analgesico
analgèṡico agg. e s. m. [der. di analgesia] (pl. m. -ci). – Di sostanza, rimedio o trattamento che sopprime o mitiga il dolore, antidolorifico: farmaco a. (o assol. analgesico s. m.); intervento chirurgico a scopo analgesico. I...
analgesia
analgeṡìa s. f. [dal gr. ἀναλγησία «insensibilità al dolore», der. di ἀναλγής «senza dolore», comp. di ἀν- priv. e ἄλγος «dolore»]. – 1. Nel linguaggio medico, abolizione della sensibilità dolorifica, sia organica (dovuta a lesioni...