farmacodipendenza
Giuseppe Pimpinella
Utilizzo compulsivo di un farmaco da parte di un soggetto nonostante gli effetti negativi che possono derivarne. La f. può verificarsi in presenza di dipendenza [...] ad azione simile per mitigare i sintomi della sindrome da astinenza (come il metadone, nel caso di dipendenza da analgesici narcotici). Se sono presenti contemporaneamente depressione o altri disturbi dell’umore, questi vanno trattati, in quanto la f ...
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Malattia infettiva acuta e contagiosa, endemica ed epidemica, causata da particolari virus (virus influenzali) di cui sono stati finora individuati un tipo A (1933), un tipo B (1940) e un tipo C (1950), [...] virus.
Contro l’i. non è stato ancora trovato un rimedio specifico: la terapia è prevalentemente sintomatica (analgesici, antitermici, stimolanti vari ecc.); gli antibiotici sono utili per combattere le complicazioni. L’impiego di vaccini preventivi ...
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GUILLEMIN, Roger
Claudio Massenti
Endocrinologo, nato a Digione l'11 gennaio 1924. Conseguito il dottorato in medicina a Lione e il Ph. D. in medicina e chirurgia sperimentale presso l'università di [...] Hao Li nell'ipofisi di cammello; delle altre due, l'α-endorfina in prove di laboratorio avrebbe rivelato effetti analgesici e tranquillanti, la γ-endorfina, invece, sarebbe apparsa suscettibile d'indurre un comportamento violento. Con altre ricerche ...
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Il termine droga, derivato probabilmente dall'olandese droog ("secco", "asciutto") o dal tedesco troken ("secco"), in origine è stato associato a varie sostanze vegetali aromatiche, con carattere di spezie, [...] Dall'oppio si ricavano numerosi alcaloidi, tra i quali la morfina e l'eroina. La prima viene prevalentemente utilizzata come analgesico, la seconda, estratta dalla prima, anche per la efficacia stupefacente sensibilmente più elevata, non ha alcun uso ...
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MORFINA (C17H19O3N + H2O)
Luigi MASCARELLI
Alberico BENEDICENTI
È il primo alcaloide estratto dal regno vegetale. Scoperta causalmente nell'oppio da C. Derosne fu riconosciuta come alcaloide da F. [...] , T. Sydenham fino dal sec. XVII poteva definire l'oppio: medicamentum a coelo demissum. Per ottenere questo risultato analgesico è però necessario introdurre la morfina per via parenterale o ipodermica altrimenti l'effetto è tardo o manca.
Le dosi ...
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Danno da farmaci
Stefano Cagliano
La medicina contemporanea ha di fronte, tra gli altri, due problemi strettamente correlati. Da un lato aumenta la percentuale di anziani e la diffusione di malattie [...] che ogni anno circa 700.000 persone si rivolgono a un pronto soccorso per danni da farmaci, nel 40% dei casi analgesici o antibiotici. Pubblicata nello stesso anno (Budnitz, Pollock, Weidenbach et al. 2006), l’indagine ha fatto emergere che circa 1/4 ...
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Medicina e cure palliative
Claudio Cartoni
Nell’accezione comune del termine, e soprattutto in Italia, palliativo comunica un significato di limite, di inadeguatezza, rispetto agli obiettivi che ci [...] ricetta del Servizio sanitario nazionale. Tale norma, se da un lato consentirà un più facile accesso ai farmaci analgesici oppiacei per i pazienti, dall’altro esclude però dalla prescrizione facilitata i medici non dipendenti dal Servizio sanitario ...
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Congelamento
Giancarlo Urbinati
In medicina si intende per congelamento l'insieme di lesioni che si determinano per effetto dell'esposizione a basse temperature in certi segmenti corporei, specialmente [...] o coperture. Le infezioni saranno prevenute e trattate con antibiotici, mentre per combattere il dolore si farà largo ricorso agli analgesici.
Bibliografia
r.f. edlich et al., Cold injuries, "Comprehensive Therapy", 1989, 15, pp. 13-21; h.a. konton ...
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anestesia - Anestesia subaracnoidea
Stefano Faenza
L’anestesia subaracnoidea è un tipo di anestesia loco-regionale. Si effettua iniettando l’anestetico locale sul fascio di nervi afferenti alla colonna [...] l’effetto del blocco, il paziente recupera una piena sensibilità e pertanto è necessario predisporre un trattamento analgesico postoperatorio. Un effetto collaterale sgradevole (piuttosto raro e prevalente nei pazienti di giovane età) è quello di ...
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(X, p. 139; App. II, i, p. 579; III, i, p. 366; IV, i, p. 427; V, i, p. 619)
Gli orientamenti alla fine del Novecento
di Filippo Asole
Nessuna definizione può rendere l'idea del salto di qualità che la [...] in anestesia, in Minerva anestesiologica, 1990, 56, pp. 261-67.
E.I. Eger, Desflurane animal and human pharmacology, in Anesthesia and Analgesia, 1992, 75, Suppl. 4, pp. 3-7.
E.J. Frink, T.P. Malan, M. Atlas et al., Clinical comparison of sevoflurane ...
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analgesia
analgeṡìa s. f. [dal gr. ἀναλγησία «insensibilità al dolore», der. di ἀναλγής «senza dolore», comp. di ἀν- priv. e ἄλγος «dolore»]. – 1. Nel linguaggio medico, abolizione della sensibilità dolorifica, sia organica (dovuta a lesioni...
analgesico
analgèṡico agg. e s. m. [der. di analgesia] (pl. m. -ci). – Di sostanza, rimedio o trattamento che sopprime o mitiga il dolore, antidolorifico: farmaco a. (o assol. analgesico s. m.); intervento chirurgico a scopo analgesico. I...