L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] . L’emigrazione fu così uno dei fattori cruciali nell’italianizzazione in Italia e fuori, favorendo la diminuzione dell’analfabetismo (De Mauro 1963: 61-63). L’evoluzione più recente dei mezzi di comunicazione a distanza (TV satellitari, telefoni ...
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Vedi Costa d'Avorio dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Pilastro del sistema di potere della Francia in Africa occidentale anche dopo la fine del colonialismo, la Costa d’Avorio si è rivelata [...] circa 37.000 un decennio prima).
Nonostante gli sforzi compiuti e il sistema scolastico che ricalca quello francese, il tasso di analfabetismo rimane alto. Il rispetto dei diritti umani, in quello che era definito un paese parzialmente libero, si è ...
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CELLI, Angelo
Arnaldo Cantani
Marina De Marinis
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Nacque a Cagli (Pesaro) da Cristoforo e da Teresa Amatori il 25 marzo 1857. Di modeste condizioni, rimase presto orfano e poté proseguire gli studi [...] azione di educazione igienica da effettuarsi soprattutto attraverso l'istruzione scolastica. Si dedicò perciò alla lotta contro l'analfabetismo con la valida collaborazione della moglie Anna, con la quale creò nell'Agro romano numerose scuole per ...
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Vedi Sudan dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Raggiunta l’indipendenza dal condominio anglo-egiziano nel 1956, il Sudan è stato lacerato per buona parte della sua storia recente dai conflitti [...] lingua inglese in un sistema improntato al modello islamico e fondato sull’arabo. L’istruzione resta comunque carente, nel 2010 l’analfabetismo era stimato al 29% e nel 2012 il tasso di scolarizzazione è stato del 54%.
Il Sudan è il quinto stato ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] cancellare di colpo le varietà dialettali parlate. Solo creando condizioni culturali diverse e più progredite, riducendo l’analfabetismo e facendo circolare più largamente in tutti gli strati sociali la «culta parola», cioè la lingua letteraria ...
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PETRELLI, Nello Valentino
Roberto Del Grande
(detto Tino). – Nacque a Fontanafredda, in provincia di Pordenone, il 6 agosto 1922 da Valentino e da Margherita Nadin.
La famiglia, di origini contadine, [...] i temi di attualità che le riviste illustrate proponevano all'attenzione dell'opinione pubblica vi fu l’analfabetismo degli italiani, prodotto anche dall’altissima dispersione scolastica a cui venivano associati problemi di delinquenza minorile. Le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli ebrei nel Medioevo centrale
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla vita e alla cultura ebraica dei secoli XI-XII [...] , caratteristica di un’ampia sezione del mondo ebraico (entro il quale virtualmente non sussiste il fenomeno dell’analfabetismo) e che conduce, in breve, a una vera e propria specializzazione professionale d’interi nuclei familiari. Dall ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Settecento si apre all’insegna di una politica di recupero del controllo statale [...] residenza.
Ma anche nelle zone più arretrate accade che una fitta rete d’istruzione coesista con un diffuso analfabetismo; e un insieme di insegnamenti dalla fisionomia assai mobile, intersecati e sovrapposti, caratterizza in effetti il sistema del ...
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GIUSSO, Girolamo
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 25 maggio 1843 nel palazzo Filomarino della Torre da Luigi e Maria Teresa Giusso, una lontana parente sposata in seconde nozze dal padre. Discendeva [...] la relazione finale, in cui, oltre ai problemi di rimboschimento, irrigazione e viabilità, condannò la grave piaga dell'analfabetismo e pose il tema del secolare pendolarismo fra campagna e città, proponendo la costruzione di case rurali. Sempre in ...
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Qualsiasi fonte o mezzo che valga a fornire aiuto, soccorso, appoggio, sostegno, specialmente in situazioni di necessità. In economia si parla di risorse naturali, fornite dalla natura, e non naturali, [...] ’impiego di sempre nuove risorse sono state inoltre l’aumento dell’istruzione e la drastica diminuzione dell’analfabetismo nei paesi industrializzati, la crescita della creatività umana e lo sviluppo continuo delle conoscenze soprattutto scientifiche ...
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analfabetismo
s. m. [der. di analfabeta]. – Condizione di chi è analfabeta: non si vergogna di confessare apertamente il suo a.; a. di ritorno, quello di chi, avendo appreso a leggere e a scrivere, ha perso tale capacità per mancanza di esercizio...
analfabeta
analfabèta (ant. analfabèto) agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo analphabetus, gr. ἀναλϕάβητος, comp. di ἀν- priv. e ἀλϕάβητος «alfabeto»] (pl. m. -i). – Che non sa né leggere né scrivere: era figlia di un montanaro a.; confessò di...