COMANDINI, Ubaldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Cesena (provincia di Forlì) il 25 marzo del 1869 da Giacomo e da Maria Galbucci, in una famiglia che aveva tradizioni repubblicane e risorgimentali. Laureatosi [...] pubblica per contrastare l'influenza clericale. Soprattutto si occupò della scuola primaria, impegnandosi per combattere la piaga dell'analfabetismo e per migliorare le condizioni economiche e morali dei maestri. L'attività del C. in favore della ...
Leggi Tutto
La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] su di esse. Temi come l’assetto demografico delle diverse aree del paese, l’urbanesimo, le migrazioni interne, l’analfabetismo e il livello di scolarità, il diffondersi dei mezzi di comunicazione di massa, ecc. furono proposti all’attenzione degli ...
Leggi Tutto
VALENTI, Gioacchino Alfredo detto Ghino
Riccardo Faucci
– Nacque a Macerata il 14 aprile 1852 da Teofilo, avvocato civilista e professore nella locale università, in cui fu anche preside della facoltà [...] riforma dell’istruzione agraria non dovesse subire troppi condizionamenti, ma mirare in alto, puntando non solo a combattere l’analfabetismo, ma anche a formare personale con conoscenza di «elementi di fisica, di chimica, di meteorologia, di botanica ...
Leggi Tutto
PAPO, Luigi
Vanni D'Alessio
(Luigi Papo de Montona). – Nacque il 23 giugno 1922, da Guglielmo e da Maria Gregori, a Grado (Gorizia), luogo di origine della madre.
Visse inizialmente a Montona, borgo [...] della stampa slava», scrisse che «l’Italia istituì scuole, non ne soppresse, portò la cultura là dove prima imperava l’analfabetismo e gli allogeni slavi – dimentichi ormai della terra d’origine, fieri di essere stati sudditi veneti, fieri di essere ...
Leggi Tutto
PAVESI, Giulio
Michele Cassese
– Nacque nel 1510 a Quinzano (Brescia), da genitori bergamaschi di cui non è noto il nome.
Entrò fra i domenicani nel convento di S. Clemente a Brescia e divenne magister di [...] dei ministeri, la sufficienza nelle lettere, il grado di alfabetizzazione, evidenziando un alto tasso d’ignoranza e diffuso analfabetismo. Nel 1557 Pavesi iniziò la visita pastorale, ispezionando la cattedrale e le quattro chiese maggiori della città ...
Leggi Tutto
PIGLIARU, Antonio
Antonello Mattone
– Nacque a Orune (Nuoro) il 17 agosto 1922, da Pietro e Maria Murgia, entrambi maestri elementari.
Rimasto orfano di padre in tenera età, si trasferì a Sassari per [...] Ichnusa, affrontando temi a lui assai cari come quello del rapporto tra politica e cultura, della lotta contro l’analfabetismo, delle prospettive di sviluppo economico e sociale della Sardegna, divenendo – anche grazie a Ichnusa – il più autorevole ...
Leggi Tutto
BACCELLI, Alfredo
Gian Paolo Nitti
Figlio unico di Guido e di Amalia De' Cinque, nacque a Roma il 10 sett. 1863. Compì gli studi universitari di giurisprudenza e di lettere nell'università di Roma, [...] fu la sua attività. Si interessò alla riforma della scuola media edell'ispettorato scolastico, fondò l'Ente contro l'analfabetismo e si adoperò anche per intensificare gli scambi culturali e per aumentare le scuole italiane all'estero. Nel settore ...
Leggi Tutto
CALDERONI, Francesco
Sisto Sallusti
Di questo attore, forse di origine ferrarese, attivo nella seconda metà del sec. XVII, dà una prima informazione, in due brevi ma significativi incisi, L. Riccoboni, [...] alla castigatezza dei personaggi. Uomo di una certa istruzione (sapeva leggere e scrivere in un ambiente di quasi generale analfabetismo), ma soprattutto di acuta sensibilità, il C. cercò di ripristinare la dignità dell'attore, riuscendo in siffatto ...
Leggi Tutto
Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] Croce) e una lenta ripresa materiale, pur fra le piaghe, difficilmente eliminabili, dell’affollamento urbano, dell’analfabetismo, della delinquenza, della camorra, delle epidemie; mali combattuti e in parte sanati con provvedimenti vari (sventramenti ...
Leggi Tutto
Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] o popolari: la travagliata formazione dello Stato nazionale, il basso tenore di vita delle popolazioni, l’alto tasso di analfabetismo e la stessa sfiducia della classe politica circa l’utilità delle b. non offrivano le condizioni per lo sviluppo di ...
Leggi Tutto
analfabetismo
s. m. [der. di analfabeta]. – Condizione di chi è analfabeta: non si vergogna di confessare apertamente il suo a.; a. di ritorno, quello di chi, avendo appreso a leggere e a scrivere, ha perso tale capacità per mancanza di esercizio...
analfabeta
analfabèta (ant. analfabèto) agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo analphabetus, gr. ἀναλϕάβητος, comp. di ἀν- priv. e ἀλϕάβητος «alfabeto»] (pl. m. -i). – Che non sa né leggere né scrivere: era figlia di un montanaro a.; confessò di...