CEPPI, Nicola Girolamo
Antonio Fiori
Nacque a Roma nel 1659 e studiò nel convento di S. Agostino. Entrato nell'Ordine agostiniano, divenne lettore di teologia e nel 1685 incominciò a svolgere attività [...] di predicatore. Nel 1688 pubblicò a Roma la sua prima opera, con lo pseudonimo di Scipio De Paluncis (anagramma di Nicolaus De Cippis), Epitome logica quam e fundamentis fundamentarii doctoris F. Aegidi Columnae ... eruebat Scipio De Paluncis, un ...
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Poeta tedesco (Brockut, Slesia, 1604 - Liegnitz 1655). Studiò diritto forse all'univ. di Francoforte sull'Oder. Nel 1644 divenne consigliere del duca di Brieg, che seguì a Liegnitz nel 1653. Dopo una prima [...] deutscher Reimensprüche (1638), un anno prima della morte, nel 1654, sotto lo pseudonimo di Salomon von Golau (anagramma di Logau) pubblicò i Deutscher Sinngedichte drei tausend, i quali costituiscono un culmine nell'epigrammatica tedesca. La critica ...
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Novellatore (m. dopo il 1406), non si sa se sia veramente nato a Firenze. Fu notaio; riparato, forse per ragioni politiche, a Dovadola presso Forlì, dal 1378 a dopo il 1385 vi scrisse cinquanta novelle, [...] burlesco che lo conclude. Scarsa originalità hanno le novelle, che per venticinque giorni due innamorati, il cappellano Aurecto (anagramma di Auctore) e la monaca Saturnina, si raccontano nel parlatorio di un convento. Graziose alcune ballate che i ...
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Astronomo e bibliografo domenicano (Saorgio, Nizza, 1714 - Roma 1794); dal 1759 fu prefetto della biblioteca Casanatense, che portò a grande splendore arricchendola di migliaia di volumi, stampati (soprattutto [...] del catalogo (5 voll., 1761-1790). A lui si deve anche un Catalogus historico-criticus Romanarum editionum saeculi XV (1783). Nel convento della Minerva fondò un osservatorio astronomico, delle cui ricerche rese conto sotto l'anagramma Dadei Ruffi. ...
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Famiglia veneta, nota fin dal sec. 10º nel Vicentino sotto il nome di Marassi, poi nel suo ramo principale divenuta Marassi da Seratico, quindi Serego. Fu di sentimenti ghibellini; un Oberto si trasferì [...] di Marassi, ottenne feudi e titolo di duca di Pietragliata. Il ramo veneto cominciò la propria ascesa con Cortesia (anagramma di Seratico), marito di Lucia della Scala e governatore generale a Verona delle armi di Antonio della Scala, e soprattutto ...
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Gentildonna francese (Roma 1588 - Parigi 1665), figlia di Jean de Vivonne, ambasciatore di Francia, e di Giulia Savelli; sposò (1600) Charles d'Angennes, poi marchese di Rambouillet. Dama di grande eleganza [...] ", che improntò il costume, il linguaggio, la letteratura francese nella prima metà del sec. 17º. Intorno alla gentile Arthénice (anagramma del suo nome trovato da Malherbe) convennero il Corneille, J. Chapelain, J.-L. de Balzac, A. de Vangelas, A ...
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Bara, Theda
Giuliana Muscio
Nome d'arte di Theodosia Goodman, attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Cincinnati il 29 luglio 1890 e morta a Los Angeles il 7 aprile 1955. Prototipo della [...] 'industria cinematografica attraverso l'identificazione tra diva e personaggio: si disse infatti che il suo nome d'arte fosse l'anagramma di Arab Death ("morte araba"), e che fosse nata nel deserto del Sahara, figlia di un artista francese e della ...
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Diplomatico e viaggiatore (Saint-Mihiel, Meuse, 1656 - Marsiglia 1738). Console generale francese in Egitto dal 1692, poi (dal 1702) a Livorno, divenne ispettore per i possedimenti francesi del Mediterraneo [...] di una Description de l'Égypte (1735, ristampata più volte), la sua fama è però rimasta affidata soprattutto a Telliamed (anagramma di de M.), ou entretiens d'un philosophe indien avec un missionaire français (pubbl. postumo, ad Amsterdam, 1748) in ...
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ERASMO da Narni, detto il Gattamelata
Antonio Menniti Ippolito
Nacque intorno al 1370 a Narni (prov. di Terni) da Paolo, di professione fornaio, e da Melania Gattelli di Todi. Il suo vero nome di battesimo [...] fu poi soprannominato Gattamelata, a seconda delle interpretazioni, per la sua furbizia, per il suo "parlar dolce", o come anagramma del nome della madre. Nulla sappiamo intorno alla sua infanzia e alla sua prima formazione: le prime notizie lo danno ...
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Filosofo (Tornareccio, Chieti, 1782 - Napoli 1849); avversario sia dei Borboni, sia dei liberali, fu a lungo in esilio; nel 1825 tornò a Napoli e vi restò fino alla morte; presidente dell'Accademia Pontaniana [...] Introduzione alla filosofia naturale del pensiero (1824), Principi della genealogia del pensiero (3 voll., 1825-29), furono pubblicate sotto l'anagramma di Pitre Lallebasque e più tardi ristampate con titolo mutato (Opere filosofiche, 4 voll., 1830). ...
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anagramma
s. m. [comp. del gr. ἀνά (che qui indica inversione) e γράμμα «lettera», rifacimento del gr. tardo ἀναγραμματισμός, che aveva questo stesso sign., der. di ἀναγραμματίζω «invertire le lettere di una parola»] (pl. -i). – Sostituzione...
anagrammare
(ant. anagrammatiżżare) v. tr. [der. di anagramma]. – Invertire o disporre diversamente l’ordine delle lettere di una o più parole in maniera da formare un anagramma: anagrammando «carte» si ottiene «certa», «creta», «trace» e...