PRATI (de' Prati), Giovanni
Umberto Bosco
Poeta, nato a Campomaggiore nelle Giudicarie (Trento), il 27 gennaio 1814; morto a Roma il 9 maggio 1884. Dasindo, che il P. soleva indicare come suo paese [...] un suo idillio, I fiori, pubblicato nella strenna Dono di primavera, nel quale si cantava una donna, Atilia, trasparente anagramma di Italia, gli procurò una breve prigionia. Trasferitosi nel 1841 a Milano, vi pubblicò quello stesso anno il poemetto ...
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Umanista e studioso di teoria musicale, nato a Bologna il 24 agosto 1531 morto a S. Alberto di Piano il 30 settembre 1612. Attese prima allo studio delle lettere greche, ebraiche e latine, e poi delle [...] Macrobio Ambrosio, A. Teodosio, ecc.,
Il nome di Alemanno Benelli, che figurava autore del Desiderio, non è altro che l'anagramma di Annibale Melone, decano dei musici della Signoria di Bologna e amico devoto del Bottrigari, il quale l'aveva convinto ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 1° nov. 1705 dal patrizio Francesco di Nicolò, che apparteneva ad un ramo secondario dei Donà riva de Biasio, e da Fontana Maria Zen. [...] aveva coltivato con un certo impegno le lettere: tra il 1727 e il 1729 aveva scritto, al riparo di un anagramma, Doncio Lodano, una tragedia, Druso, più tardi "rifiutata dall'autore", un dramma giudicato "forse non dispreggievole", Pisistrato, la cui ...
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LAGOMARSINI, Girolamo
Franco Arato
Nacque a Puerto de Santa María (presso Cadice, in Spagna) il 30 sett. 1698 da un mercante genovese e da madre spagnola, e trascorse l'infanzia tra Cadice e Siviglia: [...] gli ultimi voti).
Al primo periodo aretino risale un'operetta satirica, la Risposta di Golmario Pepugiesmarsigliano [anagramma di Giuseppe Lagomarsini] maestro nella città di Clusiadepoli (Trevigi [Lucca] 1723), dove "affine di dimostrarsi potente ...
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MARENZIO, Luca
Paolo Fabbri
MARENZIO (Marenzi), Luca. – Nacque con ogni probabilità a Coccaglio (presso Brescia) verosimilmente nel 1553, da Giovan Francesco, «coadiutor nel studio» di un «procuratore» [...] Maria Piccioni; quei distici latini contengono infatti il motto «Canis, sicut almae coeli sirenes», dichiarato preliminarmente anagramma di «Lucas Marentius cocaliensis». Lo precede analogo componimento in lode del destinatario della raccolta, Andrea ...
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BUONI, Tommaso (Bonius, Buono Tommasi, Buoso Thomani)
Gianni Ballistreri
Nessuna notizia biografica ci è pervenuta su questo poligrafo, fiorito tra la fine del sec. XVI e gli inizi del XVII, tranne le [...] B. si era stabilito a Venezia, dove stampò tutte le sue opere: nel 1601 vi pubblicava, sotto il facile anagramma di Buono Tommasi, La tremenda compagnia de' Tagliacantoni e Mangiapilastri, curiosa narrazione di gusto picaresco, e nel 1603 un volume ...
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Gys, Leda
Gianluca Farinelli
Nome d'arte di Giselda Lombardi, attrice cinematografica, nata a Roma il 10 marzo1892 e morta ivi il 2 ottobre 1957. Difficile ricostruire pienamente la carriera di un'attrice [...] Trilussa: nacque una relazione che sarebbe durata sino al 1916. Fu il poeta, infatti, a trovarle il nome d'arte (anagramma di Giselda) e a introdurla alla Cines, dove era in corso un rinnovamento generazionale delle attrici: nel 1912 erano arrivate ...
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Cinquecento diece e cinque
Pietro Mazzamuto
. Numero col quale D. in Pg XXXIII 43 indica o propriamente un'epoca, o simbolicamente un personaggio che avrebbe dovuto liberare la società di tutto quanto [...] . I primi commentatori del Purgatorio ne compresero subito il valore di simbolo e considerarono il DXV come l'anagramma di dux, pensando genericamente, senza alcuna indicazione di figure storiche, a un condottiero, imperatore o principe, che sarebbe ...
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SALUSTRI, Carlo Alberto Camillo
Gabriele Scalessa
(Trilussa). – Secondogenito di due figli, nacque a Roma il 26 ottobre 1871 da Vincenzo, cameriere, e da Carlotta Poldi, sarta.
Dopo la prematura scomparsa [...] , che lo pubblicò nel Rugantino – di cui era direttore – del 30 ottobre 1887. Il testo recava già la firma Trilussa (anagramma del suo cognome), con cui fu conosciuto e pubblicò poi tutta la produzione successiva.
Fra le circa novanta poesie e prose ...
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SCÈVE, Maurice (o Sève, di cui Scève è la trascrizione dotta)
Natale Addamiano
Poeta francese, nato verso il 1510 a Lione, ivi morto verso il 1560 o 1562. Nel 1533, studente di giurisprudenza ad Avignone, [...] per gruppi di nove da figure o emblemi. La profonda oscurità del poema è voluta. Délie è una donna, ma è anche l'anagramma di l'Idée. L'opera, celebre ai suoi tempi, morì con lui. A imitazione del Marot, compose alcuni Blasons, brevi liriche in cui ...
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anagramma
s. m. [comp. del gr. ἀνά (che qui indica inversione) e γράμμα «lettera», rifacimento del gr. tardo ἀναγραμματισμός, che aveva questo stesso sign., der. di ἀναγραμματίζω «invertire le lettere di una parola»] (pl. -i). – Sostituzione...
anagrammare
(ant. anagrammatiżżare) v. tr. [der. di anagramma]. – Invertire o disporre diversamente l’ordine delle lettere di una o più parole in maniera da formare un anagramma: anagrammando «carte» si ottiene «certa», «creta», «trace» e...