L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] ), la congiunzione perché è compatibile anche con i motivi, e la causa è inferita. Lo stesso si può dire della locuzione anaforica per questo presente in (29). In (26) è codificata una relazione di successione temporale, e la causa è inferita. In (27 ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] direttamente utilizzati al livello della frase, del testo e della situazione. Questi tratti richiedono un accordo anaforico (➔ accordo; ➔ anafora), mediante il quale si individua il referente.
Sotto questo aspetto, i clitici sono simili ai pronomi ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] il ruolo di «anticipatore cataforico» (➔ catafora), mentre il secondo lo ribadisce, assumendo la funzione di «ripresa anaforica» (➔ anafora):
(6) Come non è necessario essere grandi fotografi per fare una foto alla propria ragazza (basta una ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] ed è ripreso obbligatoriamente da un pronome atono legato al verbo, mentre non sono ammesse riprese attraverso le altre forme di anafora esemplificate in (2-5). Va da sé che nei casi di anteposizione di un soggetto o di un complemento diretto ripreso ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] , che può essere colmata con l’aiuto del primo sintagma nominale (la gonna rossa) grazie a un meccanismo anaforico (➔ anafora). L’italiano ammette l’uso dell’articolo determinativo in funzione pronominale solo davanti a un aggettivo. Negli altri casi ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] dato dal ➔ contesto, e non necessariamente il momento dell’enunciazione: in tal caso la temporalità è detta anaforica (➔ anafora).
Più specificamente, il ➔ presente esprime:
(a) simultaneità rispetto al momento dell’enunciazione: leggo un libro;
(b ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] possono essere accompagnati da una congiunzione; inoltre, mentre le congiunzioni sono sempre collocate a inizio di frase, gli anaforici hanno una posizione libera all’interno della frase (Prandi 2006: 224 segg., 322 segg.). Di questa natura sono ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] in avanti (➔ catafora) verso la consecutiva; il connettivo che introduce la subordinata attua invece un rinvio all’indietro (➔ anafora). Tra le due proposizioni si crea infatti un senso d’attesa «che esige una risoluzione nella subordinata» (Agostini ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] dipendono dalla formulazione linguistica concreta del discorso; una classica ripartizione distingue tra f. per aggiunta (anafora, gradazione, enumerazione ecc.), f. per sottrazione (ellissi, zeugma ecc.), f. per trasferimento (anastrofe, iperbato ecc ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] piuttosto generico, operano come ➔ incapsulatori, cioè come meccanismo di coesione (➔ coesione, procedure di) per lo più anaforica (➔ anafora) collegandosi a un intero discorso precedente (meno spesso, susseguente):
(21) [oggi sulla città c’è stato ...
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anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...
anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...