Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] generico. Se catafora e sorgente non sono a contatto, si forma una catena cataforica, simile a quella creata dalle anafore (➔ anafora), entro la quale i diversi tipi di espressione cataforica possono alternarsi. Nel caso dell’incipit riprodotto in (4 ...
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antitesi
Francesco Tateo
. Denominata anthiteton o anthitesis presso i Greci, è conosciuta dai retori latini come contentio, contrarium, oppositio, contrapositum. Consiste nell'accostamento di due parole [...] più ch'a bene usi (Pd III 106). L'esempio più tipico, anche perché sviluppato in una serie di membri paralleli e teso dall'anafora, è quello di If XIII 4-6 Non fronda verde, ma di color fosco; / non rami, schietti, ma nodosi e 'nvolti; / non pomi v ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] ed è ripreso obbligatoriamente da un pronome atono legato al verbo, mentre non sono ammesse riprese attraverso le altre forme di anafora esemplificate in (2-5). Va da sé che nei casi di anteposizione di un soggetto o di un complemento diretto ripreso ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] agisce l’investimento retorico (la doppia anadiplosi di mi tocca e senza stupirmi, l’epifora di resiste, l’anafora di mi abbraccia, l’epanadiplosi di sto, con riformulazione semantica: prima resto immobile, poi sto male), figurale (personificazione ...
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Per parole generali si intende un gruppo eterogeneo di parole dal significato generico, che può però essere determinato quando queste si riferiscano o a un referente implicitamente noto, o a un referente [...] la loro occorrenza non sembra vincolata al richiamo o all’anticipazione di un referente. Tuttavia, essi veicolano spesso un elemento anaforico (Halliday & Hasan 1976: 125), con cui formano un tutt’uno:
(9) ti hanno detto che per la tua salute ...
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variatio
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nel mutare la forma consueta per evitare il tedio. Essa riguarda, già nella tradizione classica, sia le forme grammaticali che quelle rientranti [...] D. tiene generalmente fede. Varrà la pena di citare almeno un caso tipico, quello di Pd XIX 124 ss., dove l'anafora collega le tre terzine successive, ma il parallelismo è serbato solo nella prima e terza terzina, laddove la seconda varia l'ordine ...
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Invocazione rivolta a Dio, alla divinità, con la parola o col pensiero, per chiedere aiuto, protezione, salute, favori.
Tipologie
La p. è un fenomeno religioso di larghissima diffusione: benché finora [...] per es., Clemente Alessandrino, Origene, Tertulliano e Cipriano, se ne occupassero ampiamente. P. eucaristica È la grande p. (detta anche anafora o canone) che si dice mentre si svolge la parte centrale della messa: è una p. di azione di grazie e di ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] D. al trisavolo in XVI 16-18, e i Ditemi con cui si avviano due t. consecutive ai vv. 22 e 25. Per concludere su tali procedimenti anaforici scandenti t. o serie di t. diverse, si veda Pd XX 37-72, ove si hanno sei coppie di t., la cui seconda t. è ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] , quae turris confusionis interpretatur; hanc formam locutionis hereditati sunt filii Heber, qui ab eo dicti sunt Hebraei: qui l'anafora (repetitio) è impreziosita dalle due allitterazioni locutionis locutus est e locutionis locuti sunt. VE I VII 6-7 ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] , che può essere colmata con l’aiuto del primo sintagma nominale (la gonna rossa) grazie a un meccanismo anaforico (➔ anafora). L’italiano ammette l’uso dell’articolo determinativo in funzione pronominale solo davanti a un aggettivo. Negli altri casi ...
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anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...
anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...