rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] morti e i vivi parean vivi / non vide mei di me chi vide il vero, Pg XII 67-68.
Rilevante la risposta di Catalano, con l'anafora della parola tronca in r.: E 'l frate: " Io udi' già dire a Bologna / del diavol vizi assai, tra' quali udi' / ch'elli è ...
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STILISTICA (fr. stylistique; sp. estilística; ted. Stilistik; ingl. stylistics)
Vittorio Santoli
La stilistica come un insieme di teorizzamenti o di precetti intorno allo stile cominciò a costituirsi [...] lo schematizzamento delle "figure", nata e fiorita ugualmente nell'antichità. Siffatto schematizzamento di fenomeni linguistici (anafora, chiasmo, allitterazione, omoioteleuto, ecc.), non inutile all'intelligenza entro gli schemi della grammatica ...
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Decennali
Andrea Matucci
Il primo Decennale
Del primo Decennale, che risale all’autunno del 1504, possediamo tre redazioni, testimoniate da un codice autografo (BSAF, C VI 27), da un manoscritto laurenziano [...] alcuna cagion, esser potrebbe / di questo mondo non buon geometra (Dec. I, vv. 373-81).
Se Salviati è indicato con l’anafora dantesca di «costui», Soderini entra in scena per mezzo della sua immagine araldica, fra notazioni di tranquillità e di «pace ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] (Choi-Jonin 2009).
Tra gli elementi correlati si determina un rinvio ana-cataforico (cioè al tempo stesso anaforico e cataforico; ➔ anafora; ➔ catafora). Data una coppia di termini correlati (x, y), sono definite correlate le strutture sintattiche in ...
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PORTA, Antonio (pseud. di Paolazzi, Leo)
Alessandra Briganti
Poeta e narratore, nato a Milano il 9 novembre 1935, morto a Roma il 12 aprile 1989. Laureatosi con una tesi sui rapporti tra D'Annunzio e [...] in sequenze narrative quasi geometricamente strutturate (attraverso analogie grammaticali, calchi sintattici, un uso ossessivo dell'anafora, una moltiplicazione semanticamente variata di segmenti ritmici costanti), che però non riescono a comporsi in ...
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I pronomi di ripresa sono ➔ pronomi che, segnalando la rete di relazioni tra elementi nominali e pronominali, provvedono alla coesione di un testo (➔ coesione, procedure di), ossia alla sua organizzazione [...] dal punto di attacco. Se la pro-forma si trova dopo il suo punto di attacco si parla di relazioni anaforiche (2) (➔ anafora); se si trova prima si parla di relazioni cataforiche (3) (➔ catafora):
(2) [Mario] lo conosco troppo bene per non chiedergli ...
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zeugma
Francesco Tateo
Figura retorica, conosciuta nella tradizione latina anche col nome di detractio, consistente nel collegare una serie di membri paralleli del periodo con un solo verbo. Nella sua [...] particolarmente espressiva nella preghiera di Bernardo, un esempio tipico, se pur raro, dove la disposizione del verbo e l'anafora concorrono a creare un forte effetto di stile grande: In te misericordia, in te pietate, / in te magnificenza, in ...
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Donato (Aelius Donatus)
Giorgio Brugnoli
Grammatico latino (forse Roma, metà del IV secolo). Le Artes grammaticae di Donato, l'Ars minor in otto capitoli e l'Ars maior in tre libri, costituirono, insieme [...] popolare e citato avulso dal testo da Priscano Gramm., in Grammatici, cit., II 73 r. 19 e insieme al v. 664, come esempio di anafora, da Carisio Gramm., ibid. I 281 r. 16-17, da Diomede Gramm., ibid. 445 r. 15-16, da Donato Gramm., ibid. IV 398 r ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] non si trova più in posizione prolettica (non ha più dunque una funzione cataforica), ma si comporta come un anaforico (➔ anafora).
Come le completive, le dichiarative possono essere distinte in soggettive, oggettive e oblique, secondo la funzione ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] ), la congiunzione perché è compatibile anche con i motivi, e la causa è inferita. Lo stesso si può dire della locuzione anaforica per questo presente in (29). In (26) è codificata una relazione di successione temporale, e la causa è inferita. In (27 ...
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anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...
anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...