Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] / esse ~ lui / lei / loro non veicola solo un’opposizione di caso (soggetto ~ non soggetto), ma anche di referenza (anaforico ~ deittico) e informativa (elemento dato ~ elemento nuovo).
Il sistema dei pronomi personali italiani marca la persona e il ...
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Asino
Paolo Falzone
Datazione e circostanze di composizione
Poemetto incompiuto in terza rima. Problematica ne è la datazione. L’unico indizio che permetta di ancorare la fluttuazione cronologica a [...] , si può soltanto aggiungere che i vv. 52-57, censurati dall’editore (non resta che un «Vidi...» in triplice anafora), alludevano con molta probabilità a potenti della curia romana, e forse allo stesso papa Leone X.
Più svincolata dalla contingenza ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] di S. Gregorio Nazianzeno, mentre più raramente è usata quella di S. Cirillo, propria al rito copto, recensione dell'anafora alessandrina detta di S. Marco. I libri liturgici (dal sec. XII prevalentemente, dal XIV solo in boḥeirico e accompagnati ...
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Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] non essere riuscito a sbarazzarsi completamente della ‛poesia'?). L'unico elemento su cui si fonda l'architettura della prosa è l'anafora, in una sorta di litania dolorosa. Si vedano i gruppi di tre o più elementi legati paratatticamente o per via di ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] difetti del Pascoli. E come difetti si potrà anche continuare a reputarli: ma non prima di avere inteso che l'anafora di Dormivano segnala uno scarto da un piano letterale a uno allegorico (Dante, più candidamente, invitava ad aguzzare la vista ...
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Cristiani in movimento
Patrizio Foresta
Cristiani in movimento: significante e significati
I movimenti sono una componente rintracciabile in tutta la storia del cristianesimo e delle Chiese cristiane; [...] rito particolare concesso ai neocatecumenali (comunione sotto le due specie, spostamento del rito della pace prima dell’anafora). Nella medesima occasione Giovanni Paolo II investì di un mandato missionario in America latina e Europa cento famiglie ...
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Narratori italiani e scrittura dell’estremo
Daniele Giglioli
Letteratura e realtà: un rapporto in crisi
Che cos’è la scrittura dell’estremo? Non uno stile, non un genere, non una poetica, non una scuola [...] dopo cena» (N. Ammaniti, Io non ho paura, 2001, ed. 2003, p. 86).
Analoga motivazione ha il frequente impiego dell’anafora (C. Lucarelli, Almost blue, 1997, p. 44: «Quell’istinto cocciuto e un po’ animalesco, aveva detto Vittorio. // Quell’istinto ...
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Stile
Giuseppe Patota
Scritti politici minori
Per avere un’idea dello stile che caratterizza la prosa politica di M. è necessario (e per alcuni aspetti sufficiente) analizzare alcuni dei suoi scritti [...] 4), «questi così furiosi venti e spessi splendori» (§ 4). La seconda e la terza serie aggettivale realizzano anche un’anafora, che conferisce lentezza e solennità al discorso, come del resto anche la terna precedente «ora... ora... ora... » (§ 3). Si ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] volte).
Tutt'altro timbro e più sovrana padronanza stilistica hanno naturalmente gli esempi della Commedia. Domina, fra le figure retoriche, l'anafora, magistralmente inserita nel ritmo del verso (Pg XIV 4 Non so chi sia, ma so ch'e' non è solo) e ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] un elemento rimanda a un referente indirettamente, tramite il rinvio a un’espressione referenziale altrove utilizzata nel testo (➔ anafora). Questo stesso apparato può servire alla deissi del discorso, quando viene usato per far riferimento a parti ...
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anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...
anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...