MELI, Giovanni
Luigi Sorrento
Poeta, nato a Palermo il 6 marzo 1740, ivi morto il 20 dicembre 1815. Alternò fin dalla gioventù, secondo la tradizione siciliana e l'indirizzo dominante dei tempi, lo [...] col fascino della donna, onde le figure di Nici, Dori, Clori, Filli, cui diede vita, poi, la sua arte nelle bellissime Anacreontiche e canzonette: L'occhi, Lu pettu, Lu gigghiu, Lu Neu, Lu dubbiu, Separazioni, Mi stuffasti, e in cento altre. Sia che ...
Leggi Tutto
BRESCIANI BORSA, Antonio
Anna Coviello Leuzzi
Nacque ad Ala (Trento) il 24 luglio 1798 da Leonardo, discendente dei Bresciani di Verona e dei Borsa conti palatini stabilitisi nel Tirolo, dalla Lombardia, [...] ], p. 359) dava pubblica testimonianza della sua stima per il B. accennando ai giovanili componimenti poetici (sermoni, anacreontiche, ecc.), rimasti poi sempre inediti ma indice di una velleità non più coltivata. Intanto, ad onta dell'opposizione ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Primo interprete della sensibilità contemporanea della generazione successiva alla [...] di San Cipriano a Murano, ma inizia precocemente un’autonoma attività letteraria (composizione di inni, elegie, odi anacreontiche, canzonette, traduzioni e sonetti, diffusi in forma manoscritta) che gli permette di mettersi in evidenza nei salotti ...
Leggi Tutto
BURATTI, Pietro
Armando Balduino
Nacque il 13 ott. 1772 a Venezia, da Petronio e dall'olandese Vittoria Van Uregarden, dove la sua famiglia, bolognese d'origine, si era trasferita da parecchi anni, [...] superstiti, fra i molti che afferma di avere smarrito o distrutto di proposito - compose poesie in lingua italiana (anacreontiche, odi, sonetti d'occasione che non si scostano dai moduli più logori di un'arcadia convenzionale), non disdegnando però ...
Leggi Tutto
AUDRICH, Everardo
Antonella Dolci
Nacque a Livorno il 19 sett. 1715 da Pietro, originario della Provenza, e da Livia Foschi, d'origine fiamminga. Entrato fra gli scolopi il 6 luglio 1733, vi compì i [...] dei solidi, ma non disdegnerà motivi più duttili e apparentemente più suggestivi, come idilli sulle acque, canzoni sul fuoco, anacreontiche sull'eco, sulle acque minerali, ecc. Queste ultime composizioni lo resero celebre. Non v'è però nei metri e ...
Leggi Tutto
MAGALOTTI, Lorenzo
Federico Millosevich
Erudito e letterato, nato a Roma di nobile famiglia fiorentina il 13 dicembre 1637, morto a Firenze il 2 marzo 1712. Studiò prima nel seminario romano sotto i [...] con senso d'arte molto notevole per il suo secolo; scrisse qualche novella imitando il Boccaccio; compose rime filosofiche, anacreontiche, poesie giocose nel solito stile del Seicento; e, senza partecipare molto ai lavori del vocabolario della Crusca ...
Leggi Tutto
Di nobile famiglia biscaglina, nacque il 18 ottobre 1741 a Cadice, dove si vuole che avesse la prima educazione letterana nel Collegio dei gesuiti, di cui era rettore lo zio materno, il padre Mateo Vázquez. [...] è la raccolta delle poesie Ocios de mi juventud pubblicate nel 1773 col nome di Don José Vázquez. Le canzonette anacreontiche, in cui imitò il Villegas, sono spesso notevoli per naturalezza e grazia, e segnano un ritorno alle tradizioni classiche ...
Leggi Tutto
RICCI, Angelo Maria
Giorgio Piras
RICCI, Angelo Maria. – Nacque a Firenze il 30 aprile 1688, da Francesco e da Caterina Carpinea, di modesta condizione e cultura. Dopo aver ricevuto la prima educazione [...] …, Firenze 1735 (rist. Venezia 1739, 1751, Bologna 1830, Parma 1836); Le favole greche d’Esopo volgarizzate in rime anacreontiche toscane […] Con alcune operette del medesimo, utili per lo studio della lingua greca…, Firenze 1736 (rist. Venezia 1737 ...
Leggi Tutto
Celebre chansonnier francese, nato a Parigi il 19 agosto 1780, morto il 16 luglio 1857. Suo padre, Jean-François de B. de Mersic, infatuato dell'idea di una sua pretesa nobiltà (proveniva in realtà da [...] sue rime, e aveva per conforto "de francs amis et l'amour des chansons". Dalle avventure galanti traeva materia per rime anacreontiche e festose, dagli eventi politici argomento di satire giocose e vivaci. Alle canzoni, che gli daranno la fama, non ...
Leggi Tutto
LUZÁN, Ignacio de
Salvatore Battaglia
Letterato spagnolo, nato a Saragozza il 28 marzo 1702, morto a Madrid il 19 maggio 1754. Conobbe molte lingue e molte letterature; di cultura umanistica e di mentalità [...] critica era portato dalla sua varia, se non profonda, esperienza di letterato. Fu, infatti, garbato traduttore di liriche anacreontiche, di odi oraziane, di episodî ovidiani; ridusse in versi castigliani l'Artaserse e La clemenza di Tito del ...
Leggi Tutto
anacreontica
anacreòntica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. anacreontico]. – Odicina o canzonetta d’ispirazione leggera, amorosa, bacchica, in metri brevi e di stile vezzoso, coltivata in Italia nella seconda metà del Cinquecento e poi nel...
anacreontico
anacreòntico agg. e s. m. [dal lat. tardo Anacreontĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Conforme allo stile, alla maniera di Anacreonte, poeta greco (c. 57o - 485 a. C.), autore, oltreché di giambi vigorosi e crudi nell’invettiva, di liriche...