TREMBECKI, Stanislaw
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato intorno al 1735 nel voivodato di Cracovia, morto a Tulczyńl 12 dicembre 1812. Fu ripetutamente a Parigi, e, imitatore entusiasta, imparò dai Francesi [...] e i rifacimenti da Voltaire (tradusse anche brani della Gerusalemme Liberata), le satire, le favole, gli epigrammi e le anacreontiche si distinguono per lepidezza di stile, nitidezza d'immagini e consumata esperienza di versificazione. Fu per queste ...
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Due sono gli scultori greci di questo nome: il primo fu figlia di Nicandro da Megalopoli, e operò verso il 150 a. C.; di lui rimane soltanto una base con la firma, ad Olimpia (Löwy, Inschr. griech. Bildhauer, [...] il piccolo Cupido che stava in groppa e che dava nelle rispettive figure, un contrasto poetico degno delle "anacreontiche" ellenistiche: il vecchio Centauro tormentato da Amore, che il giovane reca invece lietamente. Meglio conservata, sotto questo ...
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Poeta russo, nato nel 1787, morto nel 1855. Ufficiale malgrado le proprie aspirazioni, partecipò nel 1807 alla campagna contro Napoleone, nel 1809 a quella contro gli Svedesi, nel 1812-14 di nuovo a quella [...] si fusero armonicamente in creazione originale. Tra i poeti classici amò soprattutto Orazio, Tibullo e Properzio. Scrisse da principio anacreontiche, ma in seguito predilesse il tono elegiaco. Certo influì su di lui, oltre la triste vicenda della sua ...
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CAPOZZI, Francesco
Stefano Giornetti
Nato a Lugo (Ravenna) il 4 ott. 1812 da Lorenzo e da Lucrezia Gaiani, fin dall'adolescenza mostrò inclinazione e interesse per la poesia, studiando e imitando le [...] 126-31; e Lugo 1836); Rimembranze storiche d'amore (Lugo 1837);la raccolta Nuovi canti erotici (Lugo 1838)di trentasei anacreontiche; un piccolo poema su La pietosa istoria di Francesca da Rimini (Orvieto 1840), cinque canti in ottava rima di agevole ...
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FERRAZZI, Giuseppe Iacopo
Paolo Preto
Nato a Cartigliano (Vicenza) il 19 marzo 1813, da Michele Pio, agente comunale, e Maria Bertoncello, entrò in seminario a dieci anni e fu ordinato sacerdote il [...] moda del tempo, per cui "quanti aveano studiato dovevano esser poeti" (Brentari), il F. scrisse odi saffiche, anacreontiche ad imitazione dell'illustre I. Vittorelli, sonetti e madrigali per nozze, monacazioni e ingresso di sacerdoti, senza peraltro ...
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SOFRONIO
Silvio Giuseppe Mercati
. Patriarca di Gerusalemme, nato a Damasco nella seconda metà del sec. VI. Dopo essere stato qualche tempo maestro di retorica, si ritirò nella laura di S. Teodosio [...] per gratitudine verso i Ss. taumaturghi per guarigione da oftalmia ribelle, sfoggiando la sua abilità di retore. Anche nelle Anacreontiche (da ricordare quelle sulla presa di Gerusalemme, sulla Croce e sulla visita ai luoghi santi) segue l'indirizzo ...
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MENZINI, Benedetto
Guido Mazzoni
Poeta, nato a Firenze il 29 marzo 1646, morto a Roma il 7 settembre 1704. Sentendo altamente di sé, non solamente cedé alla maniera pingdarica allora in voga che portava [...] d'entrambi al gusto corrente.
Vacue e roboanti sono quasi sempre le canzoni pindariche; migliori invece le anacreontiche, in strofette melodiose, e i sonetti pastorali, in quadretti rappresentativi. Nei tre libri del Terrestre Paradiso, in ...
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VITTORELLI, Iacopo Andrea
Raffaele Spongano
Poeta, nato a Bassano il 10 novembre 1749, ivi morto il 12 giugno 1835. Educato nel collegio dei gesuiti di Brescia dal '61 al '70, visse poi tra Bassano, [...] legate in rima dai tronchi finali e a rima baciata nei mediani. Destinate al canto, non ne spirava, come dall'antica anacreontica, la gioia sapida e fugace del piacere, ma una grazia arguta o patetica; e ciò nonostante valse a farle denominare così ...
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ANSELMI, Giorgio
Mario Quattrucci
Da non confondere con l'omonimo suo avo, medico e scienziato (donde l'appellativo di "nepos" che l'A. talvolta ebbe cura di porre sui frontespizi delle opere), nacque [...] .
Nel clima di appassionati studi umanistici che fiorirono a Parma, le poesie latine dell'A. (odi e anacreontiche) rivelano una sapiente padronanza delle letterature classiche, una discreta tecnica nel maneggiare il verso latino, cui peraltro difetta ...
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MORATÍN, Nicolás Fernández de
Alfredo Giannini
Poeta e autore teatrale spagnolo, nato nel 1737 a Madrid, dove morì l'11 maggio 1780: fu padre di Leandro Fernández de Moratín. Passò i primi anni della [...] da Goya nella collezione delle sue potenti acqueforti La tauromaquía), il M. spicca sopratutto nella lirica. Più che le anacreontiche, le aggressive satire letterarie, le letrillas, le erotiche, sono lodate le sue odi, tra le quali quella Al conde ...
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anacreontica
anacreòntica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. anacreontico]. – Odicina o canzonetta d’ispirazione leggera, amorosa, bacchica, in metri brevi e di stile vezzoso, coltivata in Italia nella seconda metà del Cinquecento e poi nel...
anacreontico
anacreòntico agg. e s. m. [dal lat. tardo Anacreontĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Conforme allo stile, alla maniera di Anacreonte, poeta greco (c. 57o - 485 a. C.), autore, oltreché di giambi vigorosi e crudi nell’invettiva, di liriche...