Poeta bizantino del sec. IX. Siciliano d'origine, studiò a Costantinopoli sotto Leone il Filosofo, matematico nella scuola di Magnaura. Scrisse in distici elegiaci un velenoso attacco contro il maestro [...] 'empio maestro", appellandosi a Cristo sola fonte di verità e imprecando contro gli eretici e i miscredenti. Migliori le anacreontiche, di cui una piange il naufragio dei genitori e dei fratelli, con accenno all'invasione araba della Sicilia.
Bibl ...
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GLEIM, Johann Wilhelm Ludwig
Giovanni Vittorio Amoretti
Poeta tedesco nato il 2 aprile 1719 a Ermsleben, morto il 18 febbraio 1803 a Halberstadt. Studiò a Halle, dove conobbe A.G. Baumgarten, strinse [...] e favorì largamente artisti e letterati bisognosi.
La sua lirica si muove per lo più sulla linea e sui motivi anacreontici: amori, baci, elogio del vino, della vita gaia, delle piacevoli giovanette. Questo tono mantenne sino alla più tarda età, anche ...
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NAVARRETE, Manuel
Poeta messicano, nato a Zamora (Michoacán) nel 1768, morto a Tlalpujahua nel 1809. Vestì l'abito francescano a Querétaro, poco dopo il 1787; insegnò retorica nelle scuole francescane [...] e diede le sue liriche al Diario de México, giornale di larga diffusione.
D'ispirazione arcadica, il N. compose anacreontiche, soprattutto sotto la viva influenza di Meléndez Valdés; ma il suo classicismo di maniera è riscattato nelle liriche di ...
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Nato a Palermo nel 1579, morto a Roma nel 1642. Visse dapprima a Napoli poi a Roma, ove s'arrolò nell'esercito mandato da Clemente VIII contro i Turchi a scarcerare Rodolfo d'Ungheria. Poi fu al servizio [...] di Pompeo Colonna; ma morì in un ospedale di Roma. Scrisse rime di amore, eroiche e sacre, e leggiadre canzonette anacreontiche; ma molto più importanti sono due suoi oratori, La Fede e Il Trionfo, che segnano un momento capitale nello sviluppo del ...
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Poeta russo, nato a Kazan' nel 1743, morto a Zvanka nel 1816. Nel D. si trovano già alcuni germi della grande poesia del principio del sec. XIX. Nella sua ricchissima produzione hanno il primo posto le [...] è un inno a Dio come fonte di felicità ultraterrena. Un posto secondario nella produzione del D. hanno le poesie anacreontiche e le opere drammatiche. Sotto Alessandro I D. fu anche ministro della Giustizia.
Opere complete a cura dell'Accademia delle ...
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FOSCARINI, Iacopo (Giacomo) Vincenzo
Aurelio Cevolotto
Figlio del nobiluomo Giacomo Angelo e della nobildonna Felicita Cicogna nacque a Venezia l'8 nov. 1783. Compì i suoi primi studi sotto la guida [...] le poesie singole uscite in miscellanee, fogli volanti o giornali, le opere pubblicate a stampa dal F. sono: Quattro anacreontiche e tre sonetti (nozze Pisani - Maldura), Venezia 1823; Sonetti a Dio, ibid. 1829; Sonetti a Maria, ibid. 1830; Versi ...
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KINKER, Johannes
Scrittore olandese, nato a NieuwerAmstel il 1° gennaio 1764, morto ad Amsterdam il 16 settembre 1845.
Ebbe una notevole importanza per lo sviluppo delle idee kantiane in Olanda, specialmente [...] ) e l'Essai sur le dualisme de la raison humaine. Il suo primo lavoro poetico è costituito da una raccolta di poesie anacreontiche pubblicata nel 1785, cui seguirono il dramma Van Rots, la tragedia Almanzor en Zehra (1804), ecc. Assai più notevoli di ...
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LEONE Magistro (Λέων μάγιστρος)
Silvio Giuseppe Mercati
Letterato e diplomatico bizantino del sec. IX-X. Della famiglia dei Choirosfaktai, fu promosso magistro poi proconsole e patrizio da Leone VI suo [...] da Barda nell'anno 863.
Bibl.: L'epistolario in Δελτίον τῆς ἰστορικῆς ἑταιρίας, I, iii, (1884), pp. 377-410; le anacreontiche presso Bergk, Poetae lyrici Graeci, 4ª ed., III, pp. 355-362; K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Litteratur, 2ª ed ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] , e veri e propri epigrammi, in cui è conchiusa e stilizzata all'estremo una scena della commedia dell'amore, sono tutte le Anacreontiche del poeta bassanese.
Del quale fu detto che «visse e morì poeta di Irene e di Dori» (Carrer): di fatto tra le ...
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BOGGIERO, Basilio (al secolo Giovanni)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Celle (Savona) il 5 apr. 1752. La sua famiglia (il padre esercitava il commercio) si trasferì in Spagna quando egli era ancora in tenera [...] 1776, e per moltissimi anni, come professore di belle lettere: egli compose in quel periodo carmi, egloghe e cantiche anacreontiche, che furono poi pubblicate postume. Nel 1782 tradusse dal greco in lingua spagnola il trattato Del sublime; volse pure ...
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anacreontica
anacreòntica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. anacreontico]. – Odicina o canzonetta d’ispirazione leggera, amorosa, bacchica, in metri brevi e di stile vezzoso, coltivata in Italia nella seconda metà del Cinquecento e poi nel...
anacreontico
anacreòntico agg. e s. m. [dal lat. tardo Anacreontĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Conforme allo stile, alla maniera di Anacreonte, poeta greco (c. 57o - 485 a. C.), autore, oltreché di giambi vigorosi e crudi nell’invettiva, di liriche...