FAGGI (de Faggis, Faggio), Angelo, detto il Sangrino
Floriana Calitti
Nacque nel 1500, a Castel di Sangro (Aquila), da cui il soprannome il Sangrino, con il quale spesso lo troviamo nominato nelle fonti [...] F. passò gli ultimi anni della sua vita in meditazione, tra veglie, astinenze e preghiere sull'esempio degli antichi anacoreti di cui aveva cantato le glorie nei suoi versi.
Probabilmente fra le ultime opere è un poemetto sul Battista: interessante ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] e di scenette non dissimili nella loro ingenuità da certi dipinti due e trecenteschi brulicanti di eremiti, frati ed anacoreti rapiti in estatiche visioni o, più prosaicamente, intenti nelle loro occupazioni quotidiane. Si vedano ad esempio i due ...
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BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] ma soprattutto di colore. Si tratta di figure di santi a cavallo contro paesaggi solcati da nubi chiare evelate, anacoreti in solitudine su prati verdissimi, fra arbusti appena fioriti; scene di martirio in complesse articolazioni compositive; figure ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luigi Einaudi
Riccardo Faucci
Economista e intellettuale di fama internazionale, Luigi Einaudi è considerato uno dei padri della Repubblica. Dopo i lunghi anni di raccoglimento cui lo costrinse il fascismo, [...] Libertà deve comprendere una certa dose di libertà economica, pena la riduzione della società a una comunità di ‘anacoreti’.
Qui Einaudi rovescia l’impostazione crociana che abbassa l’economista a mero indagatore del ‘fattore economico’ nell’attività ...
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CRESCENZI, Giovanni Battista
Luigi Spezzaferro
Nato a Roma il 17 genn. 1577 da Virgilio e Costanza Del Drago, risulta citato nel testamento del padre (1592) come il quarto di sei fratelli: Giacomo, [...] C. "la più importante commissione straniera in Italia durante la prima metà del secolo" (Haskell, 1966), i dodici Paesaggi con anacoreti (dipinti fra gli altri dal Poussin e da Claude) ordinati a Roma per il Buen Retiro. D'altronde, mentre Palomino ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] diventò oracolo e santuario per i luoghi intorno. Maturò così in lui una vocazione di apostolo e padre spirituale; dall'anacoreta venne fuori l'abate.
Accadeva allora non raramente che un monastero, anziché scegliersi l'abate dal suo seno, o da ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] che appare nella miniatura, sul fiume Pellena. Annesso al monastero vivariense c'era un eremitaggio "montis Castelli" per gli anacoreti (Inst., 1, 29, 3). "Monasteriuni Vivariense sive Castellense" è la denominazione data da C. stesso in Inst., 1, 29 ...
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anacoreta
anacorèta s. m. [dal lat. tardo anachoreta, gr. ἀναχωρητής, dal tema di ἀναχωρέω «ritirarsi»] (pl. -i). – In senso ampio, chi, abbandonando la vita attiva e il consorzio degli uomini, si ritira in solitudine per dedicarsi alla preghiera...
anacoretico
anacorètico agg. [dal lat. tardo anachoretĭcus, gr. ἀναχωρητικός] (pl. m. -ci). – Di, da anacoreta: vita, disciplina, solitudine anacoretica. ◆ Avv. anacoreticaménte, non com., da anacoreta: vivere, isolarsi anacoreticamente.