Fondatore del cenobitismo cristiano (Tebaide Inferiore, Egitto, 292 circa - Pbōw, Egitto, 346). Autore della famosa regola monastica che S. Girolamo, già nel 404, fece conoscere all'Occidente con la sua [...] in assoluta povertà, praticando il digiuno, trascorrendo la notte in preghiera. P. poté così conoscere i limiti dell'anacoretismo cercando di superarne i difetti mediante il cenobitismo. Recatosi a Tabennesi sulla riva del Nilo, raccolse intorno a sé ...
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Padre della Chiesa, il più celebre degli oratori sacri (Antiochia fra il 344 e il 354 - Comana, Cappadocia, 407). Educato con gran cura presso il retore Libanio e nella religione cristiana dal vescovo [...] Melezio e da Diodoro di Tarso, condusse per qualche tempo vita ascetica, come monaco e quindi anacoreta, per sottrarsi all'onore e all'onere dell'episcopato; tornato ad Antiochia, fu però ordinato diacono (381) da Melezio e prete (386) da Flaviano; ...
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MARCO Diacono
Silvio Giuseppe Mercati
Vescovo di Gaza, morto nel 420, autore della Vita di Porfirio. Importante per la storia delle ultime lotte fra il paganesimo e il cristianesimo a Gaza nei secoli [...] V.
Venuto in pellegrinaggio in Palestina, vi si trattenne, vivendo della professione di calligrafo. Poi si ritirò presso l'anacoreta Porfirio, che, vescovo di Gaza, lo consacrò diacono e l'ebbe coadiutore nell'opera di distruzione del paganesimo. La ...
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Archimandrita dei cenobiti gerosolomitani (n. Magarisso 424 circa - m. in Cappadocia 529). In Palestina visitò Simeone Stilita, poi a Gerusalemme (451) si fece seguace dell'asceta Longino. Nel 455 circa [...] (presso Gerusalemme) fondato da Icelia; ma, per non esserne nominato igumeno, si ritirò a Metopa per condurre vita da anacoreta. Raggiunto da molti discepoli, vi costruì un monastero (460-470), che divenne un grande centro di vita ascetica. Fatto ...
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Botanica
Colonia temporanea o permanente di organismi unicellulari, all’inizio liberi l’uno dall’altro, i quali poi si riuniscono per una delle loro membrane. Per es., alcune Alghe verdi Protococcali. [...] monaci (cenobiti) si ritiravano a condurre vita religiosa in comune, sottoposti alla medesima regola (mentre l’anacoreta era solitario).
Zoologia
Aggruppamento coloniale delle Ascidie composte, di forma stellata, costituito da gruppi di individui ...
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RIBEIRO, Aquilino
Giuseppe Carlo ROSSI
Romanziere e novelliere portoghese, nato a Carregal (Beira Alta) il 13 settembre 1885. Fa tema centrale della sua feconda attività (una quarantina di volumi) la [...] tormentas, 1913; Estrada de Santiago, 1922. Tra i romanzi: A via sinuosa, 1919, e Lápidas partidas, 1946, il ciclo Maria Benigna, 1933, S. Banaboião anacoreta e mártir (1937), Volfrâmio (1944). Il R. ha tradotto Il Santo del Fogazzaro, Lisbona 1907. ...
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HOSIOS LUKAS
A. Guiglia Guidobaldi
(gr. ῞ΟσιοϚ ΛουϰᾶϚ)
Complesso monastico tra i più celebri della Grecia, situato tra i monti della Focide, nei pressi dell'antica città di Stiride, a km. 35 ca. da [...] dello stratega dell'Ellade Krinites, fu eretta una prima chiesa dedicata a s. Barbara. Due anni dopo la morte dell'anacoreta, avvenuta nel 953, alcuni monaci a lui devoti portarono a termine la costruzione e la decorazione della chiesa ed elevarono ...
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SIMONE
Francesco Salvestrinii
(Simone da Gaville, Simone Bencini). – Nacque probabilmente nel villaggio di Gaville, non lontano da Figline in Valdarno superiore, durante i primi anni Venti del XIV secolo, [...] risultano le sue permanenze come guida del monastero maremmano di Monteverdi Marittimo sulle Colline Metallifere e quale anacoreta presso l’eremo delle Celle a Vallombrosa. Sappiamo, invece, con maggiore certezza che nel 1359 divenne superiore ...
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TELESFORO, santo
Francesco Scorza Barcellona
Tra i vescovi di Roma citati nella sua lista, Ireneo di Lione ricorda solo di T. che "rese gloriosamente la testimonianza", cioè che morì martire. Eusebio [...] pretendeva di far risalire le origini dell'Ordine al profeta Elia, annoverava tra i suoi adepti T., per la fama di anacoreta che gli veniva dalla notizia del Liber pontificalis. Nei martirologi la commemorazione di T. compare a partire da quello di ...
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QUIMPER (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia occidentale, nella Bretagna, capoluogo del Finistère, con 18.297 ab. (1931). È situata sulla riva destra [...] di Pont-l'Abbé e Douarnenez.
Sembra sia l'antica Corisopitum dei Romani, che fu governata, nel secolo IV, dal santo anacoreta Corentin, che fu poi vescovo. A questo, per tutto il Medioevo, successe una lunga serie di vescovi signori. Nella guerra di ...
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anacoreta
anacorèta s. m. [dal lat. tardo anachoreta, gr. ἀναχωρητής, dal tema di ἀναχωρέω «ritirarsi»] (pl. -i). – In senso ampio, chi, abbandonando la vita attiva e il consorzio degli uomini, si ritira in solitudine per dedicarsi alla preghiera...
anacoretico
anacorètico agg. [dal lat. tardo anachoretĭcus, gr. ἀναχωρητικός] (pl. m. -ci). – Di, da anacoreta: vita, disciplina, solitudine anacoretica. ◆ Avv. anacoreticaménte, non com., da anacoreta: vivere, isolarsi anacoreticamente.