CONTARINI, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1477, secondogenito dei cavaliere Zaccaria e di Alba Donà di Antonio.
Questo ramo - uno dei più ricchi e potenti dei numerosi in cui si articolava [...] ha poche persone alla sua predica", ma il 7 luglio 1535 poteva annunciare la distruzione dei "regno di Sion" anabattista: notizia "molto desiderata da tutti questi principi", i quali con grande soddisfazione "hanno inteso il prender per forza della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il protestantesimo contemporaneo, le cui radici affondano nelle dottrine teologiche dei [...] spirituale delle tendenze radicali della Riforma, espresse nel Cinquecento dal movimento anabattista, ferocemente represso e dai cattolici e dai protestanti. Come gli anabattisti, i battisti praticano il battesimo degli adulti, poiché concepiscono la ...
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CARACCIOLO, Galeazzo
E. William Monter
Nacque a Napoli, unico figlio maschio di Colantonio, marchese di Vico dal 1531, e di Giulia della Lagonessa nel gennaio del 1517.
Il C. venne perciò educato con [...] italiana, appena arrivata, era stata legalmente sposata da protestanti in Italia; garantì l'autenticità della conversione di un anabattista pentito; rimproverò un lavoratore della seta di Lucca, anch'egli arrivato da poco a Ginevra, per non aver ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] anno).
Non doveva suonare gradevole né a Zurigo né a Ginevra l'atteggiamento, che qui viene teorizzato, nei confronti degli anabattisti: se hanno una religione nel loro intimo, questa va rispettata e non si ha il diritto di chiedergliene conto; vanno ...
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GUSSONI, Vincenzo
Giuseppe Gullino
, Nacque a Bergamo, dove il padre si trovava come podestà, il 18 maggio 1588, dal cavaliere Andrea e da Elisabetta Barbarigo di Agostino.
A Venezia la famiglia risiedeva [...] del G., la convivenza nello stesso popolo di coraggio militare e imbelle pacifismo: moltissimi infatti "vivono nella relligione anabattista, che li obliga a non far male al prossimo con così pazza superstitione che, per non offendere alcuno, privano ...
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MARACCO, Giacomo (Iacopo)
Giovanna Paolin
Nacque nel Veronese, forse a San Bonifacio, intorno al 1511 da Giovanni Matteo, membro di una famiglia legata da interessi a quell'area territoriale e probabilmente [...] che indicavano il profondo e continuo coinvolgimento di alcune clarisse del monastero di S. Chiara a Udine con il movimento anabattista. Le protezioni delle famiglie e dell'Ordine impedirono ogni passo ulteriore, e quando il M. - reso edotto già dai ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] . Nel maggio 1549, in una lettera a Bullinger, per la prima volta il M. accusò Renato di essere la guida degli anabattisti. In quell'anno fu accusato presso lo stesso Bullinger da parte del filoluterano Baldassarre Altieri di trascurare la Chiesa di ...
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Fecondità
Antonio Santini
Introduzione
Nella vita di una persona non esiste evento più ricco di significato e di implicazioni future del divenire genitore, e non esiste aspetto del comportamento individuale [...] questo massimo. Al di là del caso di particolari gruppi umani di limitata ampiezza (ad esempio gli Utteriti, setta anabattista di origine europea stabilitasi intorno al 1870 nel nord degli Stati Uniti e nel Canada), la sola popolazione di dimensioni ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] dall'altro non solo propone numerosi spunti anticlericali, ma loda obliquamente Lutero, Bernardino Ochino e perfino gli anabattisti. Non a caso Francesco Negri citerà positivamente l'opera landiana nella sua Tragedia intitolata Libero arbitrio (1546 ...
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LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] licenza per il secondo matrimonio, ma a patto che resti segreto: perché non appaia ch'essi favoriscono la poligamia come gli anabattisti; perché la legge civile non l'ammette; e perché l'esempio non sia seguito. Peggio ancora, quando il segreto viene ...
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anabattista
s. m. e f. e agg. [tratto da anabattismo] (pl. m. -i). – Appartenente a gruppi o correnti ereticali del sec. 16° e segg., che sostenevano la necessità di conferire il battesimo ai soli adulti. In senso più ampio sono così designati...
anabattismo
s. m. [dal lat. tardo anabaptismus, gr. ἀναβαπτισμός der. di ἀναβαπτίζω «immergere di nuovo», quindi «ribattezzare»]. – Le dottrine e il movimento degli anabattisti.