(ebr. Ĕmōrī) Popolazione semitica occidentale, seminomade, la cui invasione in Mesopotamia determinò intorno al 2000 a.C. la fine dell’impero di Ur, e una profonda crisi in tutta la regione. L’ingresso [...] sensibilmente la componente etnica locale e dovette richiedere un certo tempo per attuarsi completamente. La differenza tra elemento accadico e elemento amorreo si mantenne in età paleo-babilonese dando origine a una bipartizione etnica e sociale. ...
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Shamshi-Adad
Nome di cinque re assiri.
S.-A. I (1812-1780 a.C.), di origine tribale amorrea, regnò su gran parte dell’Alta Mesopotamia, dalla sua capitale Shubat-Enlil (Tell Leylan), delegando il potere [...] in Assiria al figlio Ishme-Dagan. Gli archivi di Mari conservano numerose sue lettere e dettagliate notizie sulle sue attività militari e diplomatiche. La sua genealogia è inclusa nella Lista reale assira. ...
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Larsa
Città della bassa Mesopotamia, corrispondente all’od. sito di Tell Sankarah, in Iraq. Dopo l’epoca della III dinastia di Ur, fu centro di una dinastia amorrea e capitale di un regno che, accanto [...] a quello di Isin, ebbe ampio potere nella Mesopotamia merid. (1960-1735 a.C. ca.), culminando con il re Rim-Sin. L. passò poi sotto il dominio della dinastia babilonese di Hammurabi ...
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Popolo stanziato nell'omonima regione storica della Mesopotamia, di cui occupava la parte centro-settentrionale. La regione nella seconda metà del 3° millennio a.C. fu annessa all'Impero degli accadi, [...] ai quali all'inizio del 2° si sostituì la stirpe amorrea. Questa fondò lo Stato di Assur (dal nome della sua prima capitale) che, dopo secoli di alterne vicende, dalla metà dell'8° sec. a.C. conobbe un'enorme crescita territoriale e di potere. Grazie ...
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