GIACOMO DA LENTINI
RRoberto Antonelli
Caposcuola della Scuola poetica siciliana, è più dubbio che possa esserne riconosciuto anche quale primo promotore (Monteverdi, 1971, p. 282; Antonelli, 1994, pp. [...] successiva, tutti in qualche modo derivabili dalla poesia trobadorica: innanzitutto la vista / visione dell'amata, o la sua assenza, la lontananza amorosa (non il vero e proprio amor de lonh), e i suoi effetti sull'amante (l'archetipo è Jaufre Rudel ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] stesso metro (I funerali), nel 1809 un'altra satira dal titolo Amore, poi nel 1810 la traduzione del romanzo di Oliver Goldsmith, Il , s'ella anche oblia chì l'ama". Il sogno-visione (antico modulo preromantico radicato nel B. dagli anni della ...
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GRAZZINI, Antonfrancesco (detto il Lasca)
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1504 da Grazzino e Lucrezia di ser Lorenzo de' Santi.
Il padre del G. era nato nel 1452; rimasto orfano, fu allevato [...] estensore della lezione tenuta dal Martelli), poi uno sul sonetto Già fiammeggiava l'amorosa stella (R.V.F. 33), oggi introvabile, e un altro su lingua del Machiavelli e consisteva in una visione cittadinesca e borghese e nell'inscindibile rapporto ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] verso Hiroshima, che presentava la sua visione problematica della condizione pubblica della letteratura, di Prato (Udine) 2001; R. Zucco, Teatro del perdono. Per G., L’amore che mia madre, Feltre 2008; G. Ferroni, Gli ultimi poeti. G. G. ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] neofita marxista" (G. Ferrata). Nel medesimo inverno 1943-44 tradusse Un amore di Swann di M. Proust, che verrà pubblicato da Bompiani nel 1948. entrambi la convergenza analogica tra la moderna visione del mondo e le ipotesi probabilistiche della ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] nuovo satiro (Milano), favola allegorica che narra la storia amorosa di un illusionista, Mida, e di una ballerina, i suo modo, soprattutto con ricordi d'infanzia", nel quale "la visione poetica si fa corporea proprio per quelle linee personali che la ...
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Nacque a Vicenza il 10 ag. 1485, in una nobile e potente famiglia, da Bernardino e da Elisabetta Savorgnan, sorella di quell'Antonio Savorgnan, cui è dedicata la raccolta delle Lettere storiche e che fu [...] l'accenno autobiografico contenuto in due sonetti in cui si parla di un amore nato in verde età (Brognoligo, 1904, p. 22). Ancora da lettere rimanendo pur sempre oggetto di questa riflessione una visione pessimistica dell'inutilità della vita umana. A ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] della disputa letteraria, assegnare al Poliziano una visione dinamica ed evolutiva (tanto più notevole in 363); 7 strambotti in volgare - i primi 5 di argomento amoroso e stretta imitazione petrarchesca, gli altri due di contenuto sentenzioso - ...
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WALTHER VON DER VOGELWEIDE
AAndrea Palermo
Per introdurre al lettore italiano la figura del poeta tedesco medioevale W. va fatta innanzitutto menzione di quello che a prima vista sembra un paradosso, [...] cui riportiamo di seguito l'inizio:
"Qualcuno mi può dire che cos'è l'amore? / Ne so qualcosa, ma ne vorrei sapere di più. / Chi ne capisce prese a pretesto per una visione di W. quale 'eroe della nazione tedesca', visione a cui non è estraneo ...
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ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] e li più goffi vocaboli siciliani e lombardi".
Ma la visione critica dell'E. non obbediva ad un'ottica passatista. Il livore e odio verso il sommo pontefice piuttosto che da disinteressato amore per la verità. Anche l'uso del volgare viene contestato ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...