lui (lei)
Riccardo Ambrosini
1.1. La distribuzione delle forme oblique del pronome maschile ‛ lui ', che, come ‛ lei ', reca chiari indizi della sua tonicità nell'uso ritmico-prosodico e nel suo frequente [...] il re de l'universo, / noi pregheremmo lui de la tua pace, alla visione del ‛ vivo raggio ' di Dio, in Pd XXXIII 78) o il bene che tutti si dolien per lei; Cv II Voi che 'ntendendo 35, III Amor che ne la mente 10 s'io vo' trattar di quel ch'odo di ...
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Passione
Giorgio Sassanelli
Il termine passione, in rapporto al significato fondamentale del verbo latino pati, "patire, soffrire" da cui deriva, si contrappone ad azione e indica la condizione di passività [...] , di cui definisce non solo l'identità ma la stessa visione del mondo. Nella passione, la spinta dominante della pulsione ( che essi si volgano a fini convergenti o contrapposti, esse sono di amore e di odio [...]; l'odio che nasce da un torto subito, ...
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MACHIAVELLI, Bernardo
Fulvio Pezzarossa
La data di nascita del M., riferibile al 1432 secondo la dichiarazione catastale del 1470, è in contrasto con le poche notizie sul padre Niccolò di Buoninsegna, [...] Medici come per alcune norme pontificie, in una visione conservatrice che guarda a tradizioni nobiliari.
Le posizioni La peste a Firenze nel Quattrocento, in Id., Toscana bella. Paesaggi genti amori nel Medioevo, Torino 1999, pp. 54, 62 s., 105 s.; A ...
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MONTE, Andrea
Marco Berisso
MONTE, Andrea. – Rimatore fiorentino vissuto nella seconda metà del secolo XIII.
Di lui rimangono 11 canzoni e un centinaio circa di sonetti, quasi tutti conservati esclusivamente [...] occitane (esemplare in questa direzione la canzone Oi dolze amore, canz. III). Altrettanto presente, a partire da una visione (anch’essa tradizionale) di Amore come signore crudele e potenza distruttiva esplicitata soprattutto nella tenzone ...
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Alessandro Niccoli
Quanto alla morfologia, si rileva come le forme con la vocale tonica scempia sono le uniche usate nella Vita Nuova e nella Commedia, mentre nelle altre opere prevalgono quelle [...] pensare, e trovai che l'ora ne la quale m'era questa visione apparita, era la quarta de la notte stata, e XII 9; 13, CC 7. In senso estensivo: Cv III I 1 Lo quale amore... trovando la mia disposta vita al suo ardore... di picciolo in grande fiamma ...
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GIOVANNI dalle Celle
Maurizio Moschella
Nacque nel 1310 da Gano, della famiglia dei Catignano, probabilmente a Firenze, dove il padre fu personaggio autorevole, visto che è menzionato in un documento [...] condannato a un anno di carcere per aver intrattenuto una relazione amorosa con una giovane donna, colpa che G. confessò all'agostiniano tracce significative della nascente cultura umanistica nella visione del mondo di G., che rimane improntata ...
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AMBRA (dall'arabo ‛anbar)
G. Pesce
Succo resinoso fossilizzato di piante a loro volta fossili.
La più bella delle ambre, di color giallo chiaro, limpida trasparente, contenente in minima quantità zolfo [...] di Zeus ed Hera o di Kronos e Rhea o d'Urano e Ghe o amore di Posidone e Amymone o di Eracle ed una delle sue amate?) che sul un'influenza ionica indebolita, vediamo trasparire la locale visione primitiva ed elementare. Pertanto la struttura picena ...
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Andrea Cappellano
Antonio Viscardi
Autore di un trattato latino in tre libri, il De Amore, larghissimamente divulgato e ritenuto " il codice più completo dell'amore quale si trova in atto nei romanzi [...] considerazione fisiopsicologica del fatto erotico. E basterà riportare la definizione dell'amore che apre il trattato: " Amor est passio quaedam innata procedens ex visione et immoderata cogitatione formae alterius sexus, ob quam aliquis super omnia ...
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CRASSO, Nicolò
Claudio Povolo
Figlio di Marco di Nicolò di Alvise e di Triffona di Dominici, si sposò nel 1607 con Laura Zuccaredda, da cui ebbe due figli, Alvise e Lucrezia.
Dalla fede di battesimo [...] non con fatica e raramente", come quando, preso dalla rievocazione amorosa, viene ispirato da una vena melodica sensuale che fa sentire assolutistico, più aveva contribuito a demistificare la mitica visione di Venezia come Stato in cui si realizzava ...
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Francesco De Sanctis: Opere – Introduzione
Natalino Sapegno
Pur senza entrare nel merito delle riserve, che più volte e fondatamente sono state espresse, circa l’attendibilità nei particolari della [...] accentuazione di un metodo storicistico, e della totalità della visione storica, comunque essa si specifichi poi nel proprio assunto e positivistica. Esso è alle radici più tardi dell’amorosa e penetrante fatica di ricostruzione filologica del Croce, ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...