perfezione
Alfonso Maierù
Il termine designa la compiuta realizzazione di una cosa in ordine alle sue possibilità, e perciò anche il conseguimento di un fine.
Nel linguaggio scolastico, perfectio è [...] Donna gentile del Convivio D. personifica la Filosofia, amoroso uso di sapienza (III XII 12): essa è consegue p. e felicità, nel massimo grado consentito a ciascuno, nella visione beatifica, quando egli, uscito dalle mani di Dio che ha seminato in ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] in qualche codice della Commedia, che si tratta di una visione (tra le poche scevre è proprio la copia legata col , suggerimento, dovuto al Garni, gli sostituisce il Detto d'Amore). Né il Castets manca di accostare la rosa mistica del Paradiso ...
Leggi Tutto
MARINELLI, Lucrezia
Paolo Zaja
MARINELLI (Marinella), Lucrezia. – Nacque a Venezia, nel 1571, da Giovanni; non si conosce il nome della madre.
La formazione culturale della M. avvenne in ambito familiare, [...] di modelli di perfezione spirituale.
A dimostrare la complessità e la ricchezza della visione della M. è il discorso che segue la Vita, intitolato Rivolgimento amoroso, verso la somma bellezza e rivolto alla dedicataria del poema, la granduchessa di ...
Leggi Tutto
bene (sost.)
Domenico Consoli
Sul concetto di b. si era variamente pronunciato il pensiero greco, che D., se pure in modo parziale, potè conoscere attraverso il trattato ciceroniano De Finibus bonorum [...] tua fatica a buon termine ", il felice compimento del viaggio dantesco risolvendosi nella visione di Dio e nel possesso della verità.
L'‛ amore d'animo ' (distinto dall'‛ amore naturale ' o istinto) non erra quando s'indirizza verso il primo bene (Pg ...
Leggi Tutto
GALLI, Angelo (Angelo di Galli, Agnolo di Galli)
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV a Urbino, da Benedetto "maestro de l'intrate", come si legge nella inscriptio [...] In seguito, sempre il Nonni ha pubblicato una tenzone poetica sull'origine di Amore (Una tenzone poetica di A. G. e Mariotto Davanzati, in Studi toscana prelaurenziana.
Elaborata in forma di visione sul modello della boccacciana Commedia delle ninfe ...
Leggi Tutto
speranza (isperanza)
Fernando Salsano
Vincent Truijen
Con valore assoluto, significa l'atto dello sperare, ovvero la fiduciosa attesa di un bene, come in If III 9 Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate: [...] speranza de' beati), o è l'appellativo della donna di cui si spera l'amore (Rime XLIX 8 mi tien già confortato / di ritornar la mia dolce speranza , l'uomo giungerà alla beatitudine eterna e alla chiara visione di Dio. In quel momento - come già s. ...
Leggi Tutto
SERDINI, Simone
Marialaura Aghelu
– Nacque a Siena, verosimilmente nel settimo decennio del XIV secolo, da Simone e da Caterina di Giovanni di Meo Barocci.
La documentazione disponibile non indica con [...] Serdini, divenne presto tradizionale (così Serdini è nominato nella Fantastica visione di Gambino d’Arezzo, V, 21) e, talvolta, Malatesta.
Dedicò rime, oltre che a Pandolfo (il capitolo amoroso XXIV), anche a Malatesta da Cesena (la canzone I), ...
Leggi Tutto
pace
Domenico Consoli
" Concordia e stabilità di rapporti " fra due stati o popoli o città o fazioni politiche, opposto a " guerra ": dimmi se Romagnuoli han pace o guerra (If XXVII 28); Cerca, misera, [...] le cittadi, e in questa posa le vicinanze s'amino, in questo amore le case prendano ogni loro bisogno, lo qual preso, l'uomo viva felicemente Itinerarium, prol. 1).
Questa p. sovrannaturale consiste nella visione di Dio (Vn XXIII 8, e cfr. 26 70 ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Capolavoro del genere allegorico, il Roman de la Rose testimonia, già nella cronologia [...] ,
che non considerò i sogni falsità,
anzi descrisse la visione
che ebbe il re Scipione.
Chiunque crede e dice
che della poesia di Jaufré Rudel, il cantore dell’amor de lonh, “amore da lontano”. L’amor cortese, del resto, è un sentimento che si ...
Leggi Tutto
TROTTI BENTIVOGLIO, Costanza e Margherita
Altea Villa
– Costanza nacque il 21 giugno 1800 a Vienna, dal marchese milanese Lorenzo Galeazzo (1759-1840) e da Maria Antonia Hedwig Schaffgotsch (1771-1837), [...] a una profonda amicizia, il poeta dimostrò sempre per lei un amore fedele. Costanza tuttavia tornò sempre dal marito, cui era legata da eletto al Parlamento e questo lo legò ulteriormente alla visione politica moderata del cognato, che non vedeva di ...
Leggi Tutto
visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...