AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] aperta d'ogni parte che ne permetteva la completa visione, aveva un carattere sacro nonostante il tema, . 4, p. 9 (Casa di Marte e Venere), tav. 2, p. 7 (Casa dell'Amore punito), tavv. 109-110, pp. 144-146 (Casa del Citarista), tav. 157, pp. 218-219 ...
Leggi Tutto
dare
Beatrice Guidi
Verbo che ricorre frequentemente in tutta l'opera di D., sia nella prosa che nella poesia. Dal suo significato proprio, che è quello del latino dare, l'uso è esteso a una ricchissima [...] Dammi, Signor mio... lo riposo di te; dammi... che... sia chiamata tua. Riferito ad Amore, in Vn IX 7, Rime XC 72, CXVI 1, Fiore LXXXVII 5; ovvero ad et infine iti alla gloria celestiale dove nella visione di Cristo sarebbe il lor desio quietato ...
Leggi Tutto
Maria Vergine
. - Prima di essere un tema saliente della poetica della Commedia il dogma di M., vergine e " theotokos ", l'intatta Madre di Dio nel cui grembo il Verbo prese umana carne, è centralissimo [...] 'ispiratrice e la moderatrice della sua perpetua storia d'amore: la quale rivolge all'oggetto una sua trepida attesa, lo trasfigura in una parusia celeste, poi lascia che dalla mistica visione nuova poesia fiorisca.
L'eredità di questa poesia mariana ...
Leggi Tutto
Buonaccorsi, Biagio
Denis Fachard
Autore di pregevoli liriche di stampo umanistico (poesia amorosa e didattica di carattere morale, liriche d’occasione e canti carnascialeschi) caratterizzate da rielaborazioni [...] «quel grande» di cui non condivideva la dimensione comica né la visione teatrale, e in mezzo a quel gruppo di funzionari e cittadini impegnati Non di rado emergono pure accenti d’ira nell’intimare amore della patria («tu se’ fiorentino et a te s’ ...
Leggi Tutto
sentire [indic. imperf. I e III singol. anche sentia; pass. rem. I e III singol. anche sentio; pass. rem. III plur. anche sentier]
Alessandro Niccoli
Verbo di notevole frequenza, con circa 230 presenze [...] sentiva osannar di coro in coro. Con una proposizione oggettiva: Vn VIII 5 3 Amor sente a Pietà donne chiamare (ripreso al § 7), e XXI 3 10; era come quei che si risente / di visione oblita.
Più frequentemente, la sensazione avvertita appartiene ...
Leggi Tutto
natura
Enzo Volpini
A introdurre il tema della n. giova anzitutto ricorrere al passo della Monarchia (II II 2) ove si legge che, quemadmodum ars in triplici gradu invenitur, in mente scilicet artificis, [...] sublunare, concorrono a limitare e determinare, secondo quella visione gerarchica di esseri e di cause ricevuta e accolta è lo ritornare a lo suo principio (Cv IV XII 14), e questo vinco d'amor che fa natura (If XI 56 e 62; cfr. Pg XVIII 26, Cv III ...
Leggi Tutto
occhio
Federigo Tollemache
Si hanno le occorrenze seguenti: Vita Nuova 56, Rime 68, Convivio 71, Inferno 67, Purgatorio 101, Paradiso 95, Fiore 6.
O. è dato dalle Concordanze dell'I.B.M. come il sostantivo [...] che la Commedia è essenzialmente una visione, che culmina poi nella visione intuitiva di Dio, in cui si e XCV 10; Cv I XI 4 colui che è cieco de li occhi sensibili; II IV 17, III Amor che ne la mente 79, I 10, X 1, IV XXIX 7, Pg XXVIII 57, XXXI 62 e ...
Leggi Tutto
scuola (scola)
Guido Favati
Charles T. Davis
La locuzione ‛ tenere s. ', iterata sinonimicamente con ‛ leggere ', cioè con " tenere lezioni " di livello universitario, appare quanto mai appropriata [...] se vorrà seguire i suoi consigli, diverrà dottissima nella pratica dell'amore, tanto da poter dare lezioni ad altri (tu terrai scuola Mosè ed Elia, i quali però sono scomparsi quando la visione ha termine, e la scuola rimane dunque priva della loro ...
Leggi Tutto
via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] 12). La v. che D. imbocca e poi percorre fino alla visione di Dio, principio de le nostre anime e ultimo desiderabile (Cv forza della fede (If II 30), abbandonando la via torta che 'l mal amor fa apparire quella del bene (Pg X 3; e si noti l'antitesi ...
Leggi Tutto
Minnesänger
Andrea Palermo
Premessa: "Was ist Minnesang?"
"Was ist Minne?", 'Che cos'è la Minne?', si domandò in uno dei suoi componimenti il più celebre fra i 'cantori della Minne', i Minnesänger, [...] ; dall'altro, presenta contemporaneamente anche il superamento di questa concezione, giacché nell'audace visione poetica di Heinrich von Morungen il servizio d'amore prosegue nell'aldilà, in un'esaltazione mistica in cui convergono senz'altro anche ...
Leggi Tutto
visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...