Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] Vita Nuova, il rapporto fondamentale è con la propria interpretazione poetica, con la propria poesia, con la propria visione e rappresentazione dell'amore. Che coinvolge tutt'una serie di altri rapporti: col pubblico, coi suoi pari e maggiori, con la ...
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La letteratura in Francia
Gianfranco Rubino
Le panoramiche generali, e più che mai quelle dedicate a fenomeni in corso, sono sottoposte per loro natura a necessità selettive che rischiano di ridurre [...] tutto basato sulla descrizione e l’apologia di un film la cui visione viene raccontata per filo e per segno. In altri romanzi come L’ ’imprévu, 2005; Trois hommes seuls, 2008) quanto in happy end amorosi (Dans le train, 2002, trad. it. In treno, 2003 ...
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Matteo Maria Boiardo: L'inamoramento De Orlando, Parte I - Introduzione
Antonia Tissoni Benvenuti
L'Inamoramento de Orlando
Se questa edizione restituisce un testo più arcaico e quindi di più difficile [...] 'incoercibile «Ma certo chi nel fior de' soi primi anni / sanza caldo de amor e il tempo passa, / se in vista è vivo, vivo è sanza core», dell'uomo.
L'insegnamento morale - o se vogliamo la visione del mondo - che Boiardo ci trasmette trova invece le ...
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Cristo
Kenelm Foster
Descriveremo e analizzeremo la figura e il tema di C. nelle opere di D., disponendole secondo il graduale sviluppo della cristologia dantesca che esse presentano. Un paragrafo conclusivo [...] 'uomo mortale, ma di deo; in VII 3 (vv. 1-3), dove Amore dolente è posto in relazione con la morte di C. tramite la Bibbia e linea di sviluppo va posta, in qualche modo, anche l'improvvisa visione di C. nella sua umana sofferenza, che D. ha nell' ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] pure voleva avere nel giovane Verga: il dramma dell'amore è sempre negativo, ed è soffocato dalla miseria o cose è più forte degli affetti e dei desideri degli uomini.
Cotesta visione oggettiva della vita, in fondo ha tutta la forza di una religione ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] culture più diverse, l'inevitabile allargamento della nostra visione verso il passato e il presente dell'intero un omaggio alla recente tradizione romanza che imponeva di incentrare nell'amore e nella donna ogni più varia esperienza. Ma Petrarca se ...
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La dipendenza dalle droghe
Pier-Vincenzo Piazza
Véronique Deroche-Gamonet
Giovanni Marsicano
La dipendenza: un fenomeno naturale
La dipendenza dalle droghe è un fenomeno conosciuto dal genere umano [...] a una brutta notizia (per es., una perdita o una delusione amorosa), il sopraggiungere di uno stato di tristezza e di prostrazione è certamente sono a tutt’oggi ancora sconosciute.
Una visione unificata della tossicodipendenza
La comparsa di modelli ...
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parere (verbo)
Antonietta Bufano
Quanto alla morfologia, sono da notare le seguenti forme: par, indic. pres. II singol. (Pg XXIV 40) e spessissimo III singol.; all'imperf. indic. anche pariemi (Pg XXXI [...] 49, 25 58 (gli angeli parean [" somigliavano a ": cfr. 3.] pioggia di manna), 26 70. Un'altra visione si ha nel cap. IX: Amore ne la mia imaginazione apparve come peregrino leggeramente vestito [§ 3]... Elli mi parea disbigottito, e guardava la terra ...
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metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] 19-20); e d'altro non ci asseta (III 72); 'l sacro amore... che m'asseta / di dolce disïar (XV 64-66), dove il il poeta allude in XXXIII 62, quando parla del godimento della visione e quando con immagine assai raffinata sente la dolcezza scendere a ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] lo studio di questi rapporti in una visione generale della problematica dantesca G. Contini, Dante 1903), pp. 9-35; F. Torraca, La canzone “Al cor gentil ripara sempre Amore”, in Atti della R. Accad. di archeol., lettere e belle arti di Napoli, ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...