CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] lo studio di questi rapporti in una visione generale della problematica dantesca G. Contini, Dante 1903), pp. 9-35; F. Torraca, La canzone “Al cor gentil ripara sempre Amore”, in Atti della R. Accad. di archeol., lettere e belle arti di Napoli, ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] e storica e ne rivela l'orientamento. Questa era la visione dei Padri della Chiesa, in particolare di Ireneo e di ha valicato. Gesù Cristo è questo. È il gesto con cui Dio, che è amore, è venuto a salvare l'uomo che aveva creato per se stesso e lo ha ...
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Induismo
OOscar Botto
di Oscar Botto
Induismo
sommario: 1. Formazione del concetto di induismo. Caratteri generali. Moderne interpretazioni. 2. Induismo antico e induismo classico. Le costanti di una [...] ma si integrano reciprocamente e si perfezionano in una visione sempre più completa della condizione umana nel mondo. In di tempio in tempio e cantando con insolito fervore il loro amore per la divinità. Per il Visnuismo tali cantori furono gli āḷvār ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] 422; XXIV, 294) e in Esiodo (Theogonia, 878) designava la visione sensibile, come non manca di ricordare Aristotele nel De Anima (III, 3 Dioniso, la follia poetica che viene dalle Muse e la follia amorosa che viene da Eros. Alla fine del Timaeus (86 b ...
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Estetica
Mikel Dufrenne
di Mikel Dufrenne
Estetica
sommario: 1. Introduzione. 2. La natura e l'arte. 3. L'arte: creazione e ricezione. 4. L'estetica soggettivistica. 5. L'estetica oggettivistica: la [...] dal creatore, quand'egli esplicita il sistema della visione per costruire la prospettiva, come vediamo negli schemi autore che viene cancellato, quanto il suo lavoro, la sua lotta amorosa con la materia, e il suo inserimento nella storia; e ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] Probabilmente, il fatto di avere potuto prendere visione dell'Ashburnham. 443 solo così tardi indusse anche autore di rime: 1) un sonetto semplice a Guido Guinizzelli (casistica amorosa); 2) un sonetto doppio a Lapo Saltarelli (quesito, per burla, di ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] 95 e il '99 traspaiono in filigrana il Varano delle Visioni, il Monti delle terzine e degli sciolti, il Parini delle che lo legò a Veronica Römer Pestalozza. La vicenda di questo amore è burrascosa: il musicista G. Sorelli accese la gelosia del F ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] Este, dove la protasi ("Canterò l'arme, canterò gli affanni D'amor...") già preannunzia temi e modi di una concezione poetica ormai vicina a chiarificano, contemplate dall'alto e sistemate in una visione della vita di gran lunga più vasta, più ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] F. Romani, Milano, teatro alla Scala, 13 marzo 1832); L'elisir d'amore (libr. di F. Romani da Le phyltre di E. Scribe, Milano, teatro storica; è stato così possibile avere una più ampia visione del fenomeno creativo del D., la cui fortuna per ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] il significato profondo, di armonizzarne l'esperienza in una visione critica coerente.
La morte di Leone X (24 e poesia d'arte, Bari 1946, pp. 251-263; L. Tonelli, L'amore nella Poesia e nel Pensiero del Rinascimento, Firenze 1933, pp. 187 s.; A. ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...