GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] nel suo Teatro comico dieci anni più tardi. Ma nella visione progressiva del G. ideologo è con la commedia La donna di spirito o sia La donna di testa debole, Il padre per amore (1757); Lo spirito di contraddizione, Il ricco insidiato, L'apatista o ...
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DUSE, Eleonora
Ferdinando Taviani
Nacque a Vigevano (prov. Pavia), il 3 ott. 1858, in una stanza di locanda, da Alessandro e Angelica Cappelletto, entrambi attori.
Il nonno, Luigi Duse, celebre attore [...] ed era stata al centro di lunghe riflessioni negli anni dell'amore con Boito.
Arrigo Boito e Gabriele D'Annunzio segnarono la vita in Italia il pensiero legato alla nascita della regia. La visione del teatro del futuro non fu solo materia di romanzo: ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] . XVII, Les petits riens di W. A. Mozart secondo la visione di Nicola Moscardelli, La torre rotta, pantomima in un atto di Guido e costumi di M. Signorelli). Nel 1938, diretta con amorosa cura dal B. e superbamente interpretata da Lamberto Picasso e ...
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CAMASIO, Sandro (Alessandro)
Sisto Sallusti
Nacque a Isola della Scala (Verona) il 5 nov. 1886 da Giuseppe e Costanza Chiroli. Prima di laurearsi in giurisprudenza entrò nel mondo giornalistico come [...] di stampo dannunziano, Povero Teo!, patetico ritratto di un amore caduco, Come finirono due unghie, Contratto fallito e Le dell'Oxilia da quello del C., ravvisa nel secondo "una visione più ottimistica e gaia della vita". Comunque si voglia dissociare ...
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CORRADI, Giulio Cesare
Martino Capucci
Nacque a Parma, in un anno da porre presumibilmente tra il 1640 e il 1650. Del tutto ignoti sono gli itinerari della sua formazione letteraria nonché gli avvenimenti [...] più che all'invenzione narrativa, alle risorse di una visione parodistica e allo spettacolo scenografico, di cui anche le didascalie solenne moralità, ché il vincitore di Arminio soffre sì pene d'amore e di guerra, ma, in fine, mostrando che l'eroe ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...