BOCCACCIO (Boccaccino) di Chellino
Zelina Zafarana
Figlio di Chellino (o Golino, o Ghelino: forme varie per Michele) Bonaiuti, di Certaldo, non se ne conosce l'anno della nascita. Sappiamo che svolse [...] in un contesto di onesta dignità e con accentuazione di tratti morali, e non di rado con toni di affetto. Così nell'AmorosaVisione, composta poco dopo il ritorno da Napoli a Firenze, il poeta ravvisa fra la schiera degli avari - dopo il gruppo dei ...
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FREZZI, Federico
Simona Foà
Figlio di Freccia, nacque a Foligno, intorno alla metà del XIV secolo, e a Foligno si formò negli anni in cui governavano Ugolino e Trincio Trinci.
Tra i biografi del F. [...] loro volta suddivisi in capitoli. La scrittura del F. risente anche del modello boccacciano del Ninfale fiesolano e dell'Amorosavisione, e dei Trionfi di Petrarca. Nei testimoni manoscritti che presentano anche la lettera di dedica a Ugolino Trinci ...
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ANGIÒ, Giovanni d'
Giuseppe Coniglio
Figlio di Carlo II e di Maria d'Ungheria, nacque a Napoli intorno al 1276. Nel marzo 1297 si recò insieme con i fratelli Filippo, principe di Taranto e Raimondo [...] un pretesto per sciogliere il matrimonio, nel nov. 1321 Sposò Agnese di Périgord, donna di rara bellezza, cantata dal Boccaccio (AmorosaVisione, cap. 4°; e pare anche nel Filocolo, 1, VII, con nome anagrammato), che gli portò in dote 35.000 fiorini ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] Probabilmente, il fatto di avere potuto prendere visione dell'Ashburnham. 443 solo così tardi indusse anche autore di rime: 1) un sonetto semplice a Guido Guinizzelli (casistica amorosa); 2) un sonetto doppio a Lapo Saltarelli (quesito, per burla, di ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] delle coscienze con lo scopo di dare una visione programmatica chiara e organica, non ridotta a semplice sempre; la passione per l'esattezza della ricerca filologica; l'amore crescente per il pensiero e la spiritualità cristiana dei primi secoli che ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] proprie tradizioni culturali le premesse per una visione politica di potenza ormai irrealizzabile. Quando, dica altro se non quanto piace al doge, forse più per timore che per amore". Era un dire che si trattava di un tiranno, o avviato per quella ...
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GALLI, Angelo (Angelo di Galli, Agnolo di Galli)
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV a Urbino, da Benedetto "maestro de l'intrate", come si legge nella inscriptio [...] In seguito, sempre il Nonni ha pubblicato una tenzone poetica sull'origine di Amore (Una tenzone poetica di A. G. e Mariotto Davanzati, in Studi toscana prelaurenziana.
Elaborata in forma di visione sul modello della boccacciana Commedia delle ninfe ...
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MACHIAVELLI, Bernardo
Fulvio Pezzarossa
La data di nascita del M., riferibile al 1432 secondo la dichiarazione catastale del 1470, è in contrasto con le poche notizie sul padre Niccolò di Buoninsegna, [...] Medici come per alcune norme pontificie, in una visione conservatrice che guarda a tradizioni nobiliari.
Le posizioni La peste a Firenze nel Quattrocento, in Id., Toscana bella. Paesaggi genti amori nel Medioevo, Torino 1999, pp. 54, 62 s., 105 s.; A ...
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POLENTA, Francesca da
Enrico Angiolini
POLENTA, Francesca da. – Nacque verso il 1259-60 a Ravenna, figlia di Guido Minore da Polenta (morto nel 1310) e di una donna appartenente alla famiglia Fontana.
Andò [...] da un’iniziale accentuazione di epoca romantica posta sull’irresistibilità dell’amore umano, da cui pure la colpa di Francesca uscirebbe purificata, al successivo ripudio di una visione anacronistica rispetto alla morale di Dante quale uomo del suo ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...