BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] polemiche fra V. Branca e V. Pernicone, in Belfagor, I-II (1946-47), e inoltre V. Branca, L'editio princeps dell'AmorosaVisione, in La Bibliofilia, XI, (1938), pp. 460-468; E. Raimondi, Il Claricio: metodo di un filologo umanista, in Convivium, n.s ...
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BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] , spiriti mercantili e sentimento religioso.
Usciva frattanto, sempre nello stesso anno, l’edizione per Laterza di Le Rime, L’AmorosaVisione, La Caccia di Diana, da lui curata in un unico volume, mentre le attente segnalazioni in Studium de La nuova ...
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BENVENUTO da Imola
Lao Paoletti
Del cognome Rambaldi, tradizionalmente attribuito a questo celebre esegeta dantesco del sec. XIV, non si hanno, allo stato attuale delle conoscenze, testimonianze certe [...] sulle famiglie nobili d'Imola, 1664; Chartularium Studii Bononiensis, I, Bologna 1921, pp. 8, 17-18; G. Claricio, Amorosavisione con apologia di G. Claricio imolese..., Milano 1521, in App.; L. A. Muratori, Antiquitates Italicae Medii Aevi, I ...
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BOCCACCIO (Boccaccino) di Chellino
Zelina Zafarana
Figlio di Chellino (o Golino, o Ghelino: forme varie per Michele) Bonaiuti, di Certaldo, non se ne conosce l'anno della nascita. Sappiamo che svolse [...] in un contesto di onesta dignità e con accentuazione di tratti morali, e non di rado con toni di affetto. Così nell'AmorosaVisione, composta poco dopo il ritorno da Napoli a Firenze, il poeta ravvisa fra la schiera degli avari - dopo il gruppo dei ...
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LAPPOLI (Pollio Lappoli, Pollastra, Pollastrino, Pollio Pollastrino), Giovanni
Giovanna Checchi
Nacque ad Arezzo, da Giuliano di Bernardo, nel 1465. Al cognome Pollastra, con cui fu noto e che era usato [...] dal figlio Giulio nel 1556 a Cosimo I de' Medici), divenuto un farraginoso prosimetron, che, sul modello dell'Amorosavisione del Boccaccio e dei Trionfi del Petrarca, è infarcito di cataloghi di santi, scrittori sacri e profani, personaggi storici ...
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FREZZI, Federico
Simona Foà
Figlio di Freccia, nacque a Foligno, intorno alla metà del XIV secolo, e a Foligno si formò negli anni in cui governavano Ugolino e Trincio Trinci.
Tra i biografi del F. [...] loro volta suddivisi in capitoli. La scrittura del F. risente anche del modello boccacciano del Ninfale fiesolano e dell'Amorosavisione, e dei Trionfi di Petrarca. Nei testimoni manoscritti che presentano anche la lettera di dedica a Ugolino Trinci ...
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ANGIÒ, Giovanni d'
Giuseppe Coniglio
Figlio di Carlo II e di Maria d'Ungheria, nacque a Napoli intorno al 1276. Nel marzo 1297 si recò insieme con i fratelli Filippo, principe di Taranto e Raimondo [...] un pretesto per sciogliere il matrimonio, nel nov. 1321 Sposò Agnese di Périgord, donna di rara bellezza, cantata dal Boccaccio (AmorosaVisione, cap. 4°; e pare anche nel Filocolo, 1, VII, con nome anagrammato), che gli portò in dote 35.000 fiorini ...
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CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] ,poeta e oratore dignissimo,con alcune menimissime osservationi in volgare grammatica sopra l'AmorosaVisione, Mediolani 1521.
Bibl.: V. Branca, L'editio pricenps della AmorosaVisione, in La Bibliofilia, XI (1938), pp. 40-50; V. Pernicone, G.C., in ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] non tolse che quest'aspetto di Dio restasse assai poco operante nel suo sentimento. Il suo stesso amore di Dio fu essenzialmente "amor Dei intellectualis"; e nella visione del "Vero in che si queta ogni intelletto", e non nell'atto di amare Dio, che ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] Probabilmente, il fatto di avere potuto prendere visione dell'Ashburnham. 443 solo così tardi indusse anche autore di rime: 1) un sonetto semplice a Guido Guinizzelli (casistica amorosa); 2) un sonetto doppio a Lapo Saltarelli (quesito, per burla, di ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...