Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] evidenza nei continuatori degli imparisillabi della III declinazione: amore < amorem, ponte < pontem, salutarlo): «là i potrai vedere» (Inf. VI, 87), «non mi volea far cristiano» (Dec. I, 2), «s’incominciò a confortare» (Dec. X, 9), «dopo ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] e individuo sono di uso generale; tale, tipo, cristiano, ecc., sono invece di registro popolare.
Alcuni nomi processi naturali (malattia, nervosismo, ecc.), stati psicologici e fisici (amore, rabbia, sonno, ecc.), eventi naturali (neve, pioggia, ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] muore), combinate o no con paronomasie del tipo dottore dolore, amore amaro, schemi che favoriscono facili ➔ giochi di parole e ) risalgono al comune fondo culturale greco, latino, poi cristiano, medievale e rinascimentale» (Lurati 2002: 166). Già ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] diversi mòniti che sporadicamente si levavano a ricordare al cristiano che la salvezza eterna andava ricercata «per mezzo
Angela, Piero (2005), Ti amerò per sempre. La scienza dell’amore, Roma, Rai-Eri; Milano, Mondadori.
Benni, Stefano (1990), Baol ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] diversi forestierismi e dialettalismi; il grande influsso del l. cristiano.
Il l. tardo
Mentre il l. volgare si breve di tradizione callimachea si unisce al culto della passione amorosa, dell’eros come centro dell’esistenza. Notevoli, tra questi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] san Francesco, il genere letterario della lode viene impiegato per manifestare l’amore per la natura, che comunque è un primo passo che deve portare a Dio. Sviluppando in senso cristiano la fisica di Aristotele, che attribuiva il moto non già a una ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] semestre invernale del 1908-09; conservò per tutta la vita l’amore per quella città e l’ambiente operoso e festoso della sua università pubblicate da Enrica Malcovati (in Saggi di umanesimo cristiano, marzo 1954). Del carteggio con Manara Valgimigli ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, ardore di c.; virtù di c., anche tra i...