Giulio Cesare, Gaio
Manlio Pastore Stocchi
, Colui ch'a tutto 'l mondo fé paura (Pd XI 69) campeggia nella storia con tale rilievo di condottiero e di uomo politico che è pressoché impossibile delinearne [...] di una svolta storica decisiva. Il pensiero cristiano non poteva non confermare questa linea interpretativa, giacché Bruto come exemplum accanto a Catone Uticense in un capitolo De Libertatis amore et favore [Policr. VII XXV, Webb II p. 218]), ...
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DELEDDA, Grazia
Angelo Pellegrino
Nacque il 27 sett. 1871 a Nuoro, tra le periferie culturali più remote d'Italia, da Giovanni Antonio e da Francesca Cambosu. Pur formatasi in seno a una famiglia discretamente [...] , abbia potuto con tanta facilità mescolare l'apologo cristiano-romantico alla maniera di Chateaubriand (Les Martyrs fu , ibid. 1924; La fuga in Egitto, ibid. 1925; Il sigillo d'amore (novelle), ibid. 1926; Annalena Bilsini, ibid. 1927; Il vecchio e i ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] passione per l'esattezza della ricerca filologica; l'amore crescente per il pensiero e la spiritualità cristiana dei L.: la politica per l'uomo, Fossano 1996; A. Silvestrini, G. L., un cristiano nella città dell'uomo, in AS, 1996, n. 7-8, pp. 601-610 ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] il patrimonio religioso ebraico e arrivando a stringere un patto d’amore scambievole tra le parti (Coda, 1998, pp. 132-139 Giordani, Diario di fuoco, Roma 1980; Id., Memorie di un cristiano ingenuo, Roma 1981; Il Movimento dei Focolari. L’unità è la ...
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MICHELSTAEDTER, Carlo Raimondo (Ghedalia Ram). – Quarto e ultimo figlio di un’agiata famiglia di lingua italiana e di origini ebraiche ashkenazite (il nome indica la provenienza da Michelstadt, piccolo [...] fu nuovamente a Gorizia, dove pubblicò una recensione sul Più che l’amore di D’Annunzio (in Corriere friulano, 6 maggio 1908), al quale aveva alla tragedia sofoclea, dai presocratici all’esempio cristiano. Essa si accompagna all’invito a decostruire ...
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Foscolo, Ugo
Mario Scotti
Il F. attese allo studio sistematico e all'interpretazione di D. negli anni della sua vita inglese (1816-1827); ma il nome di D. compare nelle sue opere di poesia e di critica [...] dolce di Calliope labbro ", che spiritualizza nella sua poesia l'amore.
Appena un cenno, e non di rilievo, è dedicato a Schlegel, che aveva riconosciuto in D. il massimo poeta cristiano ma gli aveva rimproverato una certa ruvidezza d'animo, sostiene ...
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GRATAROLI (Gratarolo), Guglielmo
Alessandro Pastore
Nacque a Bergamo il 16 maggio 1516 da Pellegrino, di una famiglia originaria di San Giovanni Bianco in Val Brembana e trasferitasi a Bergamo nel corso [...] appellarsi al futuro concilio generale e al tribunale di Cristo e concludeva con un appello esplicito alla tolleranza confessionale e presso gli Svizzeri (del quale elogia le virtù e l'amore "ergo omnem doctrinam pietatemque", c. a3r): il G. ammette ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] della tradizione latina (come Abelardo e il Dialogo tra un Ebreo, un Cristiano e un Filosofo o il Libro del Gentile e dei tre saggi di Ebreo – o Yehudah Abrabanel – e dei suoi Dialoghi d’amore (per il quale Moshe Idel parla di vero e proprio best ...
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FRANCESCHINI, Marcantonio
Maria Grazia Branchetti
Nacque a Bologna il 5 apr. 1648 da Giacomo e Giulia Maffei, entrambi bolognesi; fu fratello del musicista Petronio.
Lo Zanotti (1739, p. 219) descrive [...] da Giove, e una camera minore, dove eseguì Venere e Amore. Nel corso di tali esperienze lo stile del F. evolse dipinti particolarmente lodati furono la S. Elisabetta d'Ungheria sviene davanti a Cristo (1685) per S. Maria della Carità, e, per la ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] e individuo sono di uso generale; tale, tipo, cristiano, ecc., sono invece di registro popolare.
Alcuni nomi processi naturali (malattia, nervosismo, ecc.), stati psicologici e fisici (amore, rabbia, sonno, ecc.), eventi naturali (neve, pioggia, ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, ardore di c.; virtù di c., anche tra i...