Generale, ammiraglio e uomo di stato inglese (Potheridge, Devonshire, 1608 - New York Hall, Essex, 1670). Si distinse in più azioni in Spagna e in Irlanda (1642-43); tornato in Inghilterra, passò (dal [...] fossero i suoi propositi, e avviò trattative con Carlo II, consigliandogli la concessione della libertà religiosa e di un'amnistia generale e manovrando per nuove elezioni, il cui esito favorevole alla monarchia non era dubbio. Ottenuta la riapertura ...
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ẒIYĀ Pascià, ‛Abd ul-Ḥamīd
Ettore Rossi
Poeta e uomo politico ottomano. Nacque nel 1825 a Kandïllï, sul Bosforo, presso Costantinopoli, studiò secondo i metodi e gli usi del tempo, acquistando buona [...] collaborò ai periodici Mükhbir "L'informatore" e Ḥurriyyet "La Libertà". Morto ‛Ālī Pascià e concessa dalla Porta l'amnistia ai profughi nel 1871, Ẓiyā Pascià fece ritorno a Costantinopoli, collaborò alla redazione della costituzione del 1876, fu ...
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Uomo politico messicano, nato a Jiquilpan (stato di Michoacán) il 21 maggio 1895. Da ragazzo apprendista tipografo, a 17 anni organizzava già una cooperativa operaia; poi si unì al movimento rivoluzionario [...] trovò nuovi sbocchi nei paesi totalitarî, benché, sostenitore dei repubblicani spagnoli, li avversasse. Nel 1937 concesse un'amnistia politica, escludendone solo il Calles, e fece cessare le persecuzioni contro i cattolici. Uscito di carica, prestò ...
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BORGHESE, Camillo
Bruno Di Porto
Primogenito di Marcantonio IV, principe di Sulmona e di Rossano, e di Anna Maria Salviati, nacque in Roma il 19 luglio 1775. Ricevette scarsa istruzione, distinguendosi [...] , col principe Checchino Santacroce e il duca Lante Della Rovere, compromessi come lui. Tornato in Roma nel 1802, in seguito all'amnistia di Pio VII, ospitò, nel maggio, il generale G. Murat, che probabilmente lo esortò a recarsi a Parigi. Dopo aver ...
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ALFANI, Luigi (Gino)
Alberto Caracciolo
Figlio di magistrato, avvocato egli stesso, nacque ad Agnone (Campobasso) il 10 maggio 1866, stabilendosi quindi a Napoli. Incline, da giovanissimo, alle idee [...] ai "moti del pane" del 1898, subì quindi una nuova condanna, che lo indusse a riparare all'estero sino all'amnistia. Tornato in Italia, esercitò gran parte della sua opera socialista a Torre Annunziata, dirigendo in quel grande centro operaio la ...
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RAVERA, Camilla
Militante comunista, nata ad Acqui il 18 giugno 1889. S'iscrisse alla sezione torinese del PSI nel gennaio del 1918. Fu con il gruppo di Gramsci fondatore del PCI in Italia nel 1921 e [...] luglio 1930 mentre dirigeva il centro interno clandestino, e dal Tribunale speciale fu condannata a 15 anni. Nel 1932, con l'amnistia del decennale fascista, la sua pena fu ridotta a cinque anni e sei mesi. Scontata la prigione nelle carceri di Trani ...
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DONATI, Amerigo
Sergio Raveggi
Figlio di Corso, nacque presumibilmente a Firenze nel penultimo decennio del XIII secolo. Quasi certamente per la giovane età non risulta prender parte attiva alla guerra [...] provata fede guelfa e nera per fronteggiare la minacciosa discesa in Italia di Arrigo VII, anch'egli poté beneficiare dell'amnistia, pur dovendo sottostare all'obbligo di non avvicinarsi a più di quattro miglia dalla citta per un ulteriore periodo di ...
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ABATEMARCO, Domenico
Pasquale Villani
Nato a Lagonegro (Potenza) nel 1796, esercitò per un breve periodo l'avvocatura a Napoli. Esponente della carboneria, fondò la vendita dei "Figli di Filangeri" [...] 1827 si trovavano a Roma, donde, invano, si adoperarono per essere riammessi nel Regno; essi furono, anzi, esclusi anche dall'amnistia concessa il 18 dic. 1830 da Ferdinando II.
Rientrato, col fratello, in patria nel 1831, da Firenze, dove sì erano ...
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Uomo politico tedesco (Lipsia 1871 - Berlino 1919). Eletto deputato socialdemocratico (1912) al Reichstag, fu spesso in conflitto con la linea ufficiale del partito in favore di interventi diretti e azioni [...] organizzato una manifestazione contro la guerra, L. fu condannato al carcere dal quale fu liberato grazie a un'amnistia nell'ottobre. Rifiutò l'adesione dello Spartakusbund al governo dei commissarî del popolo, spingendo alle estreme conseguenze la ...
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Femminista e comunarda francese (Brest 1827 - Ivry-sur-Seine 1921). Impiegata come rilegatrice di libri nella capitale francese, ha preso parte agli scioperi che hanno agitato la categoria nel 1865. Dopo [...] stata arrestata e condannata alla deportazione in Nuova Caledonia; ha fatto ritorno a Parigi solo nel 1880, a seguito dell’amnistia generale. Dopo aver lavorato per qualche anno nella tipografia de L’Intransigeant, è caduta in miseria e ha vissuto i ...
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amnistia
amnistìa s. f. [dal gr. ἀμνηστία propr. «dimenticanza», comp. di ἀ- priv. e tema di μιμνήσκω «ricordare»]. – Provvedimento di clemenza, concesso di solito per celebrare determinate ricorrenze, con legge deliberata a maggioranza dei...
amnistiare
v. tr. [der. di amnistia] (io amnistìo o amnìstio, ecc.; ma di solito usato solo nei tempi composti). – Concedere un’amnistia, applicare a un reo il decreto di amnistia; nel passivo, fruire di un’amnistia: fu amnistiato e dimesso...