Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] legittimità e legalità è debitore principalmente alla tradizione giuridica romana, i problemi cui esso fa riferimento erano già ben tra il capo e i diretti seguaci - diventati ormai apparato amministrativo - si raffredda (e può dar luogo a frizioni e ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] su tradizioni patriarcali e gentilizie, dando vita a un'amministrazione unitaria prematura, che presto si tradusse, dal IX secolo .
Sistemi curtensi
Nell'Occidente europeo di ascendenza romana la grande proprietà fondiaria, sia delle famiglie ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] . Paura a cui si aggiungevano, per la Chiesa romana, l’incapacità politica di affrontare le fratture determinate dalla si risolse non nel primato dell’esecutivo, ma nel primato dell’amministrazione, che in qualche modo ne era l’opposto. L’aspirazione ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] imbevuto di venerazione per il diritto e la lingua romana, aveva sottolineato l’opportunità di giungere a una , sempre tenendo presente l’esperienza francese sia nella materia amministrativa che in quella legislativa.
Ne sono prova i codici, ...
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Diritto romano in Cina
Sandro Schipani
Premessa
Dalla prima pagina del Milione di Marco Polo, apprendiamo che il Gran Khān aveva chiesto notizia dell’imperatore, «e che signore era, e di sua vita e [...] la prigionia di guerra, siano giunti in Cina alcuni soldati romani, della Prima legione, di M. Licinio Crasso, il area della repressione criminale; quella delle istituzioni dell’amministrazione; quella dei rapporti interpersonali privati. La prima ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
MMario Caravale
Numerosi sono i passi del Liber Constitutionum Regni Siciliae in cui Federico II definisce l'amministrazione della giustizia il principale [...] Regno dopo la metà del sec. XII con il compito primario di amministrare la giustizia penale riservata al re ‒ con l'eccezione del reato a ciascuna delle due nationes ‒ quella di origine romana e quella di origine longobarda ‒ presenti nell'Italia ...
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Domenico Dalfino
Abstract
L’evoluzione storica del regolamento di giurisdizione viene tracciata attraverso l’analisi della dottrina e della giurisprudenza: dalla genesi dello strumento processuale del [...] . 2.7.2010, n. 104, cd. codice del processo amministrativo, che ha recepito tale interpretazione), bensì in via preventiva («Finché 3761, che trasferì dal Consiglio di Stato alla Cassazione romana, formata da componenti di nomina regia, il potere di ...
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Il diritto
Lujo Margetić
Introduzione
La conoscenza della struttura del sistema e degli istituti giuridici è di massima importanza per tutte le società. Questa constatazione ovvia vale naturalmente [...] fine del secolo XII.
La terza raccolta, la Ratio de leggi Romana (4), contiene 38 capitoli, la maggior parte dei quali espone norme diritti più forti di quelli di un semplice amministratore, tuttavia molto più limitati dei diritti del proprietario ...
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Le riforme amministrative di Costantino
Hartwin Brandt
Costantino il Grande non è solo l’imperatore della svolta cristiana, ma anche l’originario promotore di riforme innovative in ambito monetario [...] e le diocesi ma anche, più in generale, l’amministrazione delle province.
Del tutto indiscusso è, innanzitutto, il fatto qualcos’altro, che permise ai barbari di entrare nei domini romani. Infatti per la previdenza di Diocleziano tutto l’impero era ...
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MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] politica sorda alle specificità del Mezzogiorno e al suo passato amministrativo e giuridico, non tutto da rifiutare. In un intervento giurie popolari.
In primo piano restava però la Questione romana (cui dedicava i saggi di un volume Sulle relazioni ...
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camerlengo
camerléngo (anche camarléngo, camerlingo, camarlingo) s. m. [dal lat. mediev. camarlingus, che è dal franco kamerling «addetto alla camera o fisco del sovrano»] (pl. -ghi). – 1. Nel medioevo, persona addetta alla custodia del tesoro,...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...