Fatto umano tipico (ovvero conforme a una fattispecie penale incriminatrice), antigiuridico e colpevole a cui è ricollegabile una sanzione penale.
I reati si distinguono in delitti e contravvenzioni a [...] seconda del tipo di pena per essi stabilita. Ergastolo, reclusione e multa sono le sanzioni afferenti i delitti; arresto e ammenda le sanzioni identificative delle contravvenzioni (artt. 17, 39 c.p.).
Ai fini della classificazione del reato può avere ...
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cordigliero
Lucia Onder
Dal francese antico cordelier; il termine indica il frate minore francescano, che si cinge alla vita con il ‛ cordiglio ', in If XXVII 67 Io fui uom d'arme, e poi fui cordigliero, [...] / credendomi, sì cinto, fare ammenda: D. allude a Guido da Montefeltro (v.), che indossò il saio nel 1296. In qualche codice anche fiorentino la forma cordeliero o cordelliero, più contigua al francese. ...
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Diritto
Istituto in base al quale, nei casi e nei modi previsti dalla legge, il pagamento volontario di una somma di denaro prima dell’apertura del dibattimento produce l’effetto di estinguere il reato. [...] : in questo caso il contravventore può essere ammesso a pagare una somma corrispondente alla metà del massimo dell’ammenda, nonché le spese del procedimento. La disciplina dell’oblazione facoltativa prevede, oltre al maggiore onere economico per l ...
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ENRICHETTO delle Querce (dalle Querce)
Elisabetta Putini
Nacque a Bologna intorno alla metà del sec. XIII e fu notaio addetto all'ufficio dei Memoriali. La sua fama è legata soprattutto al noto sonetto [...] della Garisenda ("Non mi poriano già mai fare ammenda"), oggi di comune attribuzione dantesca (Rime, LI), che egli trascrisse sul suo registro dei Memoriali, anonimo e in fonerica emiliana, in calce ad un contratto stipulato nel secondo semestre del ...
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Finanziere francese (Bourges 1395 circa - Chio 1456); consigliere e finanziatore di Carlo VII re di Francia, fece centro della sua attività Montpellier, e organizzò grandi imprese di commercio nel Levante, [...] che gli procurarono una ricchezza favolosa. Caduto in disgrazia del re, arrestato (1451) e condannato a una cospicua ammenda (1453), evase nel 1454 e si rifugiò a Roma presso Niccolò V, che ne proclamò ufficialmente l'innocenza. Fu poi al seguito ...
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Coeur, Jacques
Finanziere francese (Bourges 1395 ca.-Chio 1456). Consigliere e finanziatore di Carlo VII re di Francia, fece centro della sua attività Montpellier e organizzò grandi imprese di commercio [...] Levante, che gli procurarono una ricchezza favolosa. Caduto in disgrazia presso il re, arrestato (1451) e condannato a una cospicua ammenda (1453), evase nel 1454 e si rifugiò a Roma presso Niccolò V, che ne proclamò ufficialmente l’innocenza. Fu poi ...
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vittima
Alessandro Niccoli
In senso proprio è l'essere vivente ucciso nel sacrificio reso a una divinità; ricorre solo nella locuzione ‛ fare v. ', " sacrificare ", e in senso traslato. Con riferimento [...] a morte iniquamente pronunciata da Carlo d'Angiò contro Corradino di Svevia: Pg XX 68 Carlo venne in Italia e, per ammenda, / vittima fé di Curradino.
Alludendo all'uccisione di Buondelmonte ai piedi della mutila statua di Marte in capo a Ponte ...
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Console (305 a. C.), vinse i Sanniti; nel secondo consolato (294) vinse i Sanniti e gli Etruschi e trionfò contro il volere del senato; dedicò il tempio della Vittoria; console per la terza volta (291), [...] sconfisse nuovamente i Sanniti (conquista di Cominium e di Venusia); poiché, in seguito a questa vittoria celebrò il trionfo di propria autorità, il Senato lo punì con un'ammenda. ...
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GENTILE, Giovanni Valentino
Giuseppe De Luca
Nacque in Cosenza; per difficoltà religiose, riparò fra i protestanti di Ginevra, ove appare dal 1557 circa. D'accordo con altri profughi quali il Biandrata [...] teologico che ben presto incontrò i sospetti e poi la censura esplicita della comunità ginevrina. Ammonito e condannato a far ammenda, fuggì contro la promessa da Ginevra, ed errò in Francia e nella Savoia. Rifugiatosi a Berna, fu riconosciuto e ...
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Umanista francese (Malines 1490 - Padova 1522). Compiuti gli studî a Parigi e Poitiers, venne in Italia (1511) e si stabilì a Roma ove fu rapidamente conquistato dall'umanesimo fiorente alla corte di Leone [...] e I. Sadoleto per la cittadinanza romana onoraria, che ebbe (1519) dopo aver recitato cinque discorsi su Roma per fare ammenda di una sua operetta giovanile antiromana in lode dei Franchi (De laudibus divi Ludovici atque Francorum, 1510). Ma la sua ...
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ammenda
ammènda s. f. [der. di ammendare]. – 1. Riparazione di una colpa commessa o risarcimento di un danno recato ad altri: fare a. di un fallo, riconoscerlo e ripararlo; ha fatto anni di penitenza per a. dei suoi peccati. 2. a. In diritto,...
ammendamento
ammendaménto s. m. [der. di ammendare]. – 1. non com. Lo stesso che emendamento. 2. In agraria, correzione dei vizî di costituzione di un terreno agrario, effettuata mediante aggiunta di sabbia se troppo compatto, di argilla o...