CURIA
G. Lugli
F. Castagnoli
I Romani chiamarono curĭa la sede dove i cittadini si radunavano per deliberare o per scopi religiosi. Le curie vecchie, ricollegate dalla tradizione alla primitiva città [...] fino all'8o a. C. quando fu restaurata da Silla (curia Cornelia). Bruciò nel 52 a. C luogo alla nota accesa polemica tra S. Ambrogio e Simmaco (382 d. C.). Studi in onore di A. Calderini e R. Paribeni, Milano 1956, p. 569 ss.
(G. Lugli)
Nelle colonie ...
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DE CAPITANI D'ARZAGO, Alberto
Ada Gabucci
Nacque a Paderùo Dugnano (Milano) il 13 ag. 1909 dal marchese Giuseppe e da Maria Dozzio. Fin da ragazzo mostrò una netta propensione per gli studi classici [...] zona di Porta Romana dal Seveso all'arco (Milano 1942), nel quale illustrò anche un tratto di XVI centenario della nascita di s. Ambrogio, il D. fu incaricato di studiare . Pochi lavori del D. esulano da questo argomento o dall'archeologia locale, ...
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PAOLINO (Meropius Pontius Paulinus)
G. Chierici
Fu considerato il primo vescovo in Italia dopo quello di Roma. Nato a Bordeaux fra il 353 ed il 355 (la data è ancora incerta) e convertitosi al cristianesimo [...] a Cimitile non troviamo ricordo di quanto aveva visto a Milano, tanto che l'influenza di Ambrogio potrebbe intendersi come spinta ad operare, anziché come indicazione di un linguaggio artistico da seguire. In quel tempo nella Campania non mancavano i ...
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NICOMACHI e SIMMACHI
C. Bertelli
Un dittico d'avorio già impiegato come chiusura del reliquiario dell'abate Bercario a Montier-en-Der, e ora diviso tra il Museo di Cluny, a Parigi, e il British Museum, [...] che si scontrò con S. Ambrogio per il culto della Vittoria nel fig. 173), la valva con le Marie al sepolcro, di Milano (v. nike), la valva con l'Ascensione, di Monaco clima dei mosaici è comunque molto lontano da quello dell'arte associata ai nomi dei ...
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TEODOSIO I (Flavius Theodosius)
Red.
Imperatore romano (Cauca, c. 347, Milano, 395). Figlio del magister equitum di Valentiniano, magister militum di Graziano, poi da questi creato Augusto il 19 gennaio [...] Sino al 391 rimase a Milano, in rapporti talvolta tempestosi con il grande vescovo Ambrogio (Natale del 390). Tornato del 388. Teodosio siede in trono, dinanzi a un tribunal sormontato da timpani triangolari e aperto in un arco al di sopra della ...
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LODIVECCHIO
A. Frova
Centro a 11 km ad E di Lodi corrisponde a Laus Pompeia, città della XI Regione augustea (Transpadana), posta fra Lambro e Adda, al punto di incontro delle due vie romane per Mediolanum, [...] municipio retto da quattuorviri, iscritto alla tribù Pupinia. Sede di vescovado nel IV sec. per iniziativa di S. Ambrogio che vi elesse e soprattutto da un bel ritratto virile bronzeo (270-300 d. C.), ora al museo di Milano, oltre che da bronzetti e ...
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SIMMACO (Q. Anicius Symmachus)
C. Bertelli
Console nel 391. Figlio di L. Aurelio Aviano S., era imparentato con S. Ambrogio. Nel 375 si definiva iuvenis, nel 396 già pensava agli annis in senectam vergentibus. [...] dotato di una ricca eloquenza, sostenuta da frequenti citazioni erudite, fu il massimo 1931, c. 1146-56, s. v. Symmachus, n. 18; A. Paredi, S. Ambrogio e la sua età, Milano 1941; S. Wyger, Der Streit um den Altar Victoriae, Berlino 1939; R. De Chirico ...
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ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto rito a.): la basilica a.; inni a., quelli...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...