Comune della prov. di Salerno (6,2 km2 con 5434 ab. nel 2007), situato sulla costa meridionale della penisola sorrentina, su un ripido pendio, con le pittoresche case di tipo orientale disposte su gradini sovrapposti. L’amenità del paesaggio, la mitezza del clima, dovuta allo schermo dei Monti Lattari che riparano la città dai venti del Nord, ne fanno una delle più frequentate località di soggiorno ...
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AMALFI, Giovanni Battista d'
Gaspare De Caro
Nacque a Napoli, il 3 giugno 1624, da Francesco (Cicco) e da Antonia Gargano. Pare che fosse soprannominato Matteo: con questo nome comunque figura nella [...] cronaca di A. Giraffi. Fratello minore di Tommaso Aniello, il celebre Masaniello da cui prese il nome la rivolta antispagnola del 1647, fu continuamente al suo fianco, fedele esecutore dei suoi ordini ...
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Fratello (sec. 11º) di Mansone II, titolare del ducato. Dopo aver privato del potere il fratello, fu a sua volta cacciato da Guaimario principe di Salerno (1039), che poi ridiede a Mansone il ducato conservandone il dominio effettivo. Ma nel 1052 G., che si era rifugiato a Bisanzio, fu richiamato dagli Amalfitani e governò fino al 1069, associandosi il figlio Sergio IV ...
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Nipote (m. 1493) di Pio II, fu fatto da questo governatore di Castel S. Angelo. Da Ferrante re di Napoli, per il quale aveva combattuto contro gli Angiò, ebbe le investiture (1461) del ducato di Amalfi [...] e di altri feudi; divenuto suo genero, gli rimase fedele anche durante la congiura dei Baroni ...
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Figlio (sec. 10º-11º) di Sergio I. Resse il ducato col padre e quindi da solo (966-76), poi col figlio Giovanni I fino al 984, e ancora, dopo un breve periodo di governo di Adelterio (984-88 circa), da solo fino al 1004 ...
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Al governo con la madre Maria (1034-38), fu cacciato dal fratello Giovanni II. Riavuto il potere dopo la conquista della città da parte di Guaimario di Salerno (1039) sotto la protezione di questo, fu ancora cacciato dal popolo (1052), stanco di quella soggezione estranea, mentre l'esule Giovanni era richiamato da Costantinopoli ...
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Fondatore (m. 966) della dinastia ducale amalfitana. Salì al potere (958) spodestando il prefetturio Mastalo II; assunto il titolo ducale, si associò al governo il figlio Mansone I. ...
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AMALFI, Tommaso Aniello d', detto Masaniello
Gaspare De Caro
Nacque il 20 giugno 1620 a Napoli, contrariamente alla tenace tradizione che lo vuole nativo di Amalfi, da Francesco, detto Cicco, e da Antonia [...] Gargano. Visse nel popolarissimo quartiere Mercato, facendo il garzone di pescivendolo, ma dedicandosi anche al contrabbando. Prima degli eventi che gli dettero una improvvisa notorietà, l'A. non si distingueva ...
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Generale imperiale (Pisa 1600 - Vienna 1656). Combatté nell'esercito del granduca di Toscana, partecipando alla battaglia della Montagna Bianca (1620) e segnalandosi ad Asti (1625). Entrato nell'esercito [...] Passato con il consenso dell'imperatore al servizio della Spagna, fu inviato con truppe spagnole nel Brabante e nominato duca d'Amalfi. Quando (1648) i Francesi, con l'aiuto delle truppe svedesi, minacciarono gli stati ereditarî di casa d'Austria, l ...
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GIOVANNI
Ulrich Schwarz
Secondo duca di Amalfi di questo nome, figlio del duca Sergio (III) e di sua moglie Maria della casa dei principi di Capua.
G., che regnò con varie interruzioni dal 1029 al 1068-69, [...] ; G. e suo padre nel corso del 1028 si videro costretti a fuggire in esilio a Bisanzio e a lasciare il governo di Amalfi a Maria e a suo figlio Manso (II). Dobbiamo la conoscenza di questa circostanza al tardo Chronicon Amalfitanum (circa 1300) e al ...
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amalfitano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Amalfi, cittadina in prov. di Salerno, sulla costa merid. della penisola sorrentina, che nel medioevo fu una fiorente repubblica marinara: la riviera a., il dialetto a.; come sost., abitante o nativo di...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...